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Pillole Ultras

Scritto da Paolo Spinoso

Vietato agli anconetani entrare a Cagliari per i prossimi tre anni, ecco quanto è successo. Crotonesi costretti a cedere la propria curva. “Le coreografie più belle” fa tappa a Salerno.

Trasferta da dimenticare, quella di Sabato, per i tifosi dell’Ancona in terra
Sarda. Una cinquantina circa gli ultrà partiti Sabato mattina alla volta
di Cagliari che, una volta atterrati all’aereoporto, sono stati fermati dalla
polizia e portati tutti in questura. Il motivo? Presunte intemperanze durante
il volo e molestie al personale. Dopo una nottata passata cercando di chiarire
il tutto i fermati vengono tutti identificati e per loro scattano i fogli di
via e il divieto di entrare nel capoluogo sardo e in tutta la sua provincia
(previa approvazione della procura) per i prossimi tre anni.
I ragazzi del Collettivo commentano quanto accaduto dicendo che le accuse sono
infondate; qualche coro, qualche applauso in onore alla bellezza delle Hostess
ma tutto nei limiti. Inoltre ipotizzano che le forze dell’ordine abbiano architettato
tutto questo per impedire agli anconetani di raggiungere lo stadio in quanto,
come è noto, tra le due tifoserie non corre buon sangue.
Sarà comunque la magistratura a chiarire il tutto visto che i tifosi
dell’Ancona hanno dato mandato ad un avvocato di procedere per via legale.

E veniamo a quanto è accaduto Domenica a Crotone perchè è
una vicenda veramente squallida. I tifosi di casa infatti sono stati costretti,
poco prima del match, ad abbandonare la propria curva per far spazio ai tifosi
avellinesi. Motivo di tale gesto da parte delle forze dell’ordine è stato
l’eccessivo numero di tifosi irpini giunti a Crotone (circa 6000 unità).
La cosa naturalmente non è andata giù ai crotonesi che hanno protestato
con una fitta sassaiola e qualche carica ai danni della polizia nella quale
è rimasto ferito un giornalista di una radio locale. Tutto questo però
non è servito a riavere la curva. I pitagorici sono stati costretti a
vedere la partita dalla tribuna e ad assistere ai festeggiamenti, dell’appena
conquistata promozione in B, degli odiati avellinesi proprio nel settore in
cui gli ultrà crotonesi “combattono” domenicalmente le proprie
battaglie, settore da oggi non più totalmente rosso-blu ma con l’aggiunta
di qualche sfumatura verde.

Chiudiamo riportando un comunicato dei Fedayn Napoli che tengono a chiarire
la loro posizione in questo momento così difficile per la loro squadra.

—-Non ci e’ mai piaciuto intervenire, per dover chiarire la nostra posizione
in merito alla disastrosa posizione della s.s.c. Napoli. Sappiamo bene che siamo
con un piede e mezzo in c, ma cio non ci spaventa, comunque che sia ben chiaro:
la societa’ e’ una cosa che con noi non ha nulla a che vedere, noi non siamo
e non saremo mai come certi papponi che dietro strani raggiri e rapporti societari
hanno avuto a loro benficio, dei cospicui guadagni e su questo ogni riferimento
e’ puramente voluto. Vorremmo poi rammentare che preferiamo una caduta con stile,
non certo piangendo ora e facendo lacrime da coccodrillo riempiendo magari lo
stadio con gente di poco conto, e sopratutto con poca fede. Saremo sempre noi…quelli
che intraprendono battaglie col/con Napoli dal 1979, quelli che mai e poi mai
si sentiranno dire :”vi siete venduti”, quelli che non hanno paura
di umilianti campi di c. Il nostro modo di essere, la nostra mentalita’, ma
sopratutto la nostra storia non hanno categoria…e che sia ben chiaro: NOI
NON ABBIAMO PADRONI
FEDAYN EAM 1979 —-

“LE COREOGRAFIE PIU’ BELLE”
Questa settimana percorriamo lo stivale verso Sud e facciamo tappa a Salerno.

SALERNITANA

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Autore

Paolo Spinoso

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