Dalla Redazione

Premio Sportivo Nicola Ceravolo: La Santacroceravolo 1965 precisa

Riceviamo e Pubblichiamo

OGGETTO: COMUNICAZIONE DOVEROSA

Il consiglio direttivo Clubs Riuniti Santacroceravolo 1965 si e’ riunito per discutere della manifestazione intitolata “ 1° premio sportivo Nicola Ceravolo” organizzata in memoria del compianto Avv. Nicola Ceravolo Presidente storico dell’U.S. Catanzaro 1929.

Pur ritenendo sempre positivo ed ammirevole organizzare iniziative in ricordo del “Presidentissimo” c’è sembrato doveroso fare qualche riflessione.

Innanzitutto è opportuno precisare che la Società è del tutto estranea a tale manifestazione premiale alla quale, oltretutto, è stata invitata a partecipare solo 48 ore prima del suo svolgimento, trovandosi così nell’impossibilità materiale di intraprendere qualsiasi iniziativa; tuttavia, in verità, anche qualora ne fossimo stati informati tempestivamente, per quanto la società sia legata al ricordo dell’Avv. Ceravolo e ritenga lodevole qualsiasi progetto che riporti alla mente la sua figura, ci saremmo trovati in seria difficoltà a prenderne attivamente parte per una questione di coerenza e, soprattutto,  di memoria storica. La Santacroceravolo, infatti, ha già più volte, negli anni passati, organizzato con grande successo e commossa partecipazione premi Nazionali a lui dedicati, in occasione dei quali sono stati premiati personaggi dell’ambiente non solo sportivo ma anche letterario, scientifico e culturale che hanno portato alto nel mondo il nome della Calabria, e dei quali esistono svariate testimonianze. Siamo molto orgogliosi di come e quanto è stato organizzato , pur non avendo beneficiato del sostegno di gran parte della classe politica, della stampa e della grande distribuzione alimentare che, invece, si sono dimostrate attive  e partecipi nei confronti di un premio nato fuori dalla realtà sia Comunale che Provinciale ed impostato in modo completamente diverso da quelli messi su dalla nostra Società per ben 4 anni, svoltisi 2 volte nel centro di Catanzaro 1 presso villaggio Guglielmo di Copanello e 1 al Regina Margherita di Reggio Calabria,  creando cosi una manifestazione itinerante e versatile. Nostro unico rammarico è di non essere riusciti –ed in questo ci sentiamo vicini all’organizzatore del premio discusso- a coinvolgere solidalmente esponenti politici dei vari schieramenti e dei diversi enti locali. Dopo tutti gli sforzi fatti per organizzare questi eventi dispiace constatare che molti giornalisti, dirigenti, personalità di rappresentanza e persone vicine a vario titolo all’Avv. Ceravolo sembrano aver dimenticato quanto è stato fatto.

La nostra intenzione non è quella di dar adito a polemiche inutili, ma soltanto di manifestare il nostro rammarico per quanto accaduto e di lanciare un messaggio alle istituzioni locali affinché si adoperino, con lo stesso entusiasmo manifestato in occasione di questo premio, per sostenere i giovani della nostra Città, contribuendo allo sviluppo della realtà sportiva locale e dando risposte concrete e rapide alle richieste già da tempo inoltrate. L’appello è ovviamente rivolto, innanzitutto, ai responsabili territoriali del settore sportivo, ai quali spesso abbiamo chiesto sostegno economico e materiale e dai quali, altrettanto spesso, abbiamo ricevuto risposte insufficienti e tardive o rifiuti scarsamente motivati. 

La società ha tanti progetti in cantiere, per la cui realizzazione è essenziale l’appoggio della classe politica e imprenditoriale  del territorio, quelle stesse classi che hanno dimostrato il loro interessamento per un premio nato altrove e che troppo spesso invece sono apparse del tutto disinteressate, o ancora peggio contrarie, ad iniziative locali pensate da e per i giovani della Città, che denunciano da ormai troppo tempo la carenza di strutture sportive adeguate e le eccessive lungaggini burocratiche che impediscono l’utilizzazione di quelle poche esistenti.

I recenti fatti di cronaca che hanno occupato le prime pagine dei giornali locali e nazionali, i continui episodi di bullismo e vandalismo urbano e la pubblicazione dei dati relativi alla delinquenza giovanile, sempre più in aumento, nel nostro territorio, complice senza dubbio l’assenza di un tessuto sociale e di relazioni in grado di prevenire e contrastare questi fenomeni, rendono, nei fatti, ancora più evidente la necessità di una risposta rapida ed efficace delle Istituzioni proprio a sostegno dei giovani, al fine riportarli sulla via della legalità e di ridurre la microcriminalità.

Il nostro è un sodalizio con ben 44 anni alle spalle e che per diverso tempo ha rappresentato l’unica alternativa alla strada per i giovani non solo della zona nord di Catanzaro ma di tutto l’interland cittadino; ed in molte occasioni è stata lasciata sola, lottando contro i mulini a vento della Politica alla quale, si è reiteratamente ed inutilmente rivolta per ottenere, tra le tante cose, la possibilità di gestire il campo sportivo “campo scuola” che invece l’allora Assessore allo Sport del nostro Comune ha affidato ad altri, privando così la nostra società, e di conseguenza i giovani del quartiere, dell’unica struttura sportiva della zona che oggi versa in un degrado vergognoso, data la scarsa manutenzione da parte dello stesso Comune.

Il nostro intento quindi – ci preme ribadirlo – non è quello di screditare, pur non condividendone le modalità organizzative, quanto è stato fatto ma piuttosto di richiamare l’attenzione su questioni, ce lo si permetta, più urgenti e concrete e di risvegliare dal torpore degli ultimi anni la classe politica  locale, dimostratasi poco attenta alle diverse problematiche giovanili del territorio. La Città deve smettere di vivere unicamente di ricordi; è giusto fare tesoro del nostro glorioso passato sportivo, ma è doveroso non restare ancorati al Dirindindì e Dirindindà degli anni d’oro e guardare al futuro.

Tutto ciò senza nulla togliere alla figura senza eguali del Presidentissimo Ceravolo, una personalità unica e carismatica alla quale la nostra società è sempre rimasta legata, non solo nella denominazione ma anche nella volontà di trasmettere, con orgoglio e determinazione, quei valori di lealtà e sana competizione che lui stesso ci ha insegnato e ha osservato fino alla fine, trasmettendo a tutti noi l’amore incondizionato per il calcio.

A questo punto ci domandiamo però se è o meno il caso di mantenere questo nome. Da parte nostra c’è tutta la voglia e l’entusiasmo di portare avanti questo progetto e consolidare ancora di più questo legame. Perchè il calcio, per chi come il presidente Ceravolo e come noi lo ama davvero non e’ solo uno sport ma una passione da condividere.

Catanzaro 27/03/2009                                                              

IL CONSIGLIO DIRETTIVO                                                                                                   C.R. SANTACROCERAVOLO 1965

Autore

Salvatore Ferragina

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