Dalla Curva

Primo Punto esterno: Morale e Classifica

Il derby della provincia “regala” ai ragazzi del presidente Pittelli il primo punto esterno di questa stagione.

Davanti ad un buon numero di spettatori (e 400 cuori giallorossi al seguito al D’Ippolito di Lamezia), finalmente si intravede un bagliore, ma il giorno è ancora lontano.

Salvatore F: “Che strani scherzi che gioca il calendario, speriamo che le altre squadre non protestano, 4 partite consecutive in casa non si erano mai viste.
Che dire della squadra, sta migliorando, manca qualcosa sicuramente (ancora una volta , l’ennesima, è chiaro il riferimento all’attaccante, ndr) ma anche su quello che abbiamo c’è qualcosina da dire.
Per esempio: Morfù, è chiaramente fuori condizione, ma ha margini di ripresa; Siclari ha margini di ripresa, ma prima deve fare un supplemento di allenamento come si faceva una volta, piatto e collo e muro dei distinti, in più essendo ragazzino deve farsi le ossa anche con la Beretti.
Chi invece, mi pare abbia compiuto un’involuzione nel gioco e nella personalità, è Cuffa, e se devo essere sincero anche Mister Domenicali, a mio modesto avviso, mi sembra un attimo “fermo” su alcune scelte tecniche non del tutto comprensibili.
L’argentino non contrasta, non imposta, non punta l’uomo, non verticalizza, che mi dicesse a cosa serve; Wahab in dieci minuti ha contrastato, verticalizzato, allargato il giuoco…e domenica scorsa con il Rende nonostante una prestazione non eccelsa, era sempre lì al centro del campo a spezzare la manovra ospite e cercare di far ripartire l’azione. Non sarebbe il caso di rivedere qualcosa ?
Il Catanzaro pur giocando con due tre uomini in meno per i motivi di cui sopra ha ben controllato il Lamezia, non mi pare di aver visto Botticella particolarmente impegnato ed anche la difesa, nella fattispecie Ballanti e Zini hanno concesso pochissimo agli avanti biancoverdi, basti pensare che solo una volta il Lamezia ha avuto una punizione dal limite, peccato per l’errore di Gimmellli…se quella palla l’avesse rinviata in tribuna, forse a quest’ora ? Mah? Chissà ?
Comunque ricapitolando, se Bueno è Buono, e se Domenicali “accomoda” Cuffa in attesa di tempi migliori, e se Morfù si riprende, e se Mazzoli viene preso più in considerazione…forse forse, quasi quasi a gennaio si può aggiustare il tiro.
Ed anche se con i se e con i ma non si va da nessuna parte, oggi ho visto una squadra che ha limiti ma che ha lottato, e questo è il primo ritrovato seganale”.

Vittorio S: “Ero presente in tribuna a Lamezia ed ho visto una partita di C2 come da aspettativa.
D’altronde siamo in C2 e non si può fare gli schizzinosi, forse qualcuno ha dimenticato che tipo di pantano è questa categoria? Per il bel gioco c’è sempre tempo, per i risultati no, bisogna cercare di fare punti ovunque ed in ogni modo, per liberarsi di questa scomoda posizione di classifica.
Il punto di oggi è un punto guadagnato contro una compagine che se non fosse stato per i due punti di penalizzazione oggi sarebbe secondo in classifica. Una Vigor che come tutte le altre squadre incontrate finora si è ampiamente dimostrata alla nostra portata. Peccato, veramente peccato per i punti smarriti finora, ma sono fiducioso che con qualche innesto al posto giusto, possiamo dire ancora la nostra. In fondo finora con un campionato pessimo, siamo ad appena 9 lunghezze dal vertice, e poi la prima in classifica è il Marcianise che ci ha battuti solo a tempo scaduto.
Secondo me è ancora lecito sperare e crederci.
Tatticamente ripeto non ho visto la partita delle grandi occasioni, ma oggi non bisognava perdere per dare continuità ai 3 punti di domenica scorsa. L’abbiamo fatto, onore e merito a questi ragazzi che veramente ci stanno mettendo per lo meno il cuore”.

Giovanni S.: “Ho visto la patita in televisione e finalmente alla fine non sono rimasto con l’amaro in bocca per un’altra partita persa.
Ho visto un Catanzaro passare in vantaggio e mantenerlo senza grossi patemi d’animo fino all’erroraccio di Gimmelli; ho visto un goal del Catanzaro sul punteggio di 1-1 annullato non capisco bene per quali motivi; ho visto in campo uno spento Cuffa e di contro un Wahab molto più vivace per gli scampoli di partita giocati.
E come al solito ho visto che manca l’ultimo passaggio, perché non c’è un attaccante a cui affidarlo.
Mi chiedo come si possa pensare di avere fiducia in Siclari che nonostante l’impegno si spegne prestissimo visto la sua precaria condizione fisica; ma è solo una mia impressione oppure il ragazzo è in vistoso soprappeso?
Anche Morfù non mi è sembrato particolarmente brillante, ma forse in questo caso bisogna avere un attimo di pazienza visto il recente infortunio.
Comunque sia un punto che oltre a fare classifica è un’ulteriore iniezione di fiducia ad una squadra che ora come ora deve pensare a tirarsi fuori dai bassifondi e poi pensare a tutto il resto, le prossime due domeniche ci potrebbero aiutare in questo, visto il doppio impegno casalingo.
Inutile sottolineare l’importanza di conquistare il bottino pieno in entrambe le partite, rimango peraltro convinto che questa è la strada giusta per riportare le persone allo stadio, orgoglio grinta e punti sono la medicina che serve a curare questo male cronico d’inizio stagione.
FC o US poco importa, le maglie che vedo sul campo sono quelle che rappresentano la Città dei Tre Colli, allora avanti tutta per non far morire questa passione”.

E dopo aver raccolto le impressioni dei tifosi sulla partita di ieri in quel di Lamezia, un commento a caldo da parte di un “tifoso” particolare alla fine di un’altra partita: Inter – Catania.

Il tifoso d’eccezione è ovviamente Giorgio Corona, quasi incredulo appena scorsa la nostra vista, in un angolino vicino l’autobus del Catania, in compagnia del suo immancabile telefonino.

Piccolo siparietto iniziale con Caserta, che ci illumina sul fatto che lì non ci sono magliette per i tifosi, rimane sorpreso quando viene rimarcato che non siamo in cerca di “pezze”, ma solo di un pezzo di storia giallorossa.
Seduto su un angolo del vano bagagli dell’autobus, il viso di Giorgio si illumina appena sente “Catanzaro”, è palese il suo stupore, ma non più di tanto visto che anche se da qualche mese indossa un’altra maglia, l’affetto dei suoi “vecchi” tifosi continua a fargli compagnia, e dopo la sua prima domanda: “Cosa abbiamo fatto a Lamezia ?” parla un po’ del suo presente e  del suo recente passato.
Riporto di seguito il Corona -pensiero

GIORGIO CORONA : “Sono felice di giocare in Serie A, perché credo sia il sogno di tutti i calciatori, giocare in uno stadio come questo (il riferimento è al G. Meazza di Milano ndr); ma credo che altrettanto importante sia l’affetto dei tifosi che ti vogliono bene, perché apprezzano sinceramente la tua voglia di onorare sempre la maglia. In questo senso interpreto le telefonate che continuo a ricevere dai miei “amici” di Catanzaro, l’ultima venerdì. So di aver lasciato un buon ricordo, ma posso dire che da parte mia è lo stesso. A Catanzaro ho lasciato un pezzo del mio cuore e della mia vita e sarà per me difficile dimenticare gente straordinaria che mi ha fatto sentire come a casa.
A Catanzaro sono stato benissimo, e lo dimostra il fatto che è stata l’unica città in cui mi sono fermato per più di un anno (3 sono le stagioni trascorse con la maglia giallorossa ndr), e difficilmente sarei andato via se la società non fosse fallita. Certo non posso negare che oggi sono felice di giocare nella massima serie e confrontarmi con calciatori di livello internazionale, ma Catanzaro è stata oltre la piazza che mi ha consacrato definitivamente, la piazza dove ho ricevuto il massimo in termini di relazioni umane”.
Storce un po’ il muso Corona alla mia domanda se tornerebbe a Catanzaro.
“Sono felice che Catanzaro abbia ancora una squadra nei professionisti, ma ritengo improbabile, visto anche i miei 32 anni che riesca a tornare in giallorosso come calciatore, quello che però posso dire che in altri termini non ci penserei su due volte”. Chissà magari in cuor suo è per questo che continua a seguirci e continua a leggerci, a mantenere i contatti con i suoi ammiratori a Catanzaro.

Termina con un abbraccio l’incontro con Corona, e con un gesto da campione, una foto con un ragazzino su una sedia a rotelle con due sciarpe al collo una nerazzurra e l’altra rossoblu.

Un sentito ringraziamento al bomber delle ultime tre stagioni ed un arrivederci a presto, perché sono sicuro che la love story tra il Bomber di Cinisi e Catanzaro non sia finita qui, troppa gioia nei suoi occhi alla parola Catanzaro, tanto affetto da parte nostra nel continuare a seguirlo nonostante la maglia che indossa.

Per l’ennesima volta Giorgio in bocca al lupo, continua a ricordarti di noi, come il buon 98% dei tifosi del Catanzaro si ricorda di te.

Massimo Saverino

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Massimo Saverino

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