La Striscia

Prossima fermata: serie B!

Scritto da Francesco Panza

Il Catanzaro strapazza anche il Monterosi con tre gol. Domenica sarà esodo giallorosso a Salerno

L’ultima gara del turno infrasettimanale valida per la 32^ giornata del girone C di Serie C, vede affrontarsi Catanzaro e Monterosi, formazioni con obiettivi diversi: la promozione in B per il Catanzaro, la salvezza per il Monterossi.

La capolista Catanzaro conosce già il risultato della sua prima inseguitrice, distanziata alla vigilia del match da ben 14 punti. Al “Degli Ulivi” di Andria, il Crotone impatta a reti bianche contro il fanalino di coda. La vittoria non darebbe al Catanzaro la matematica certezza, ma l’aria di festa che si respira in città è palpabile da tempo. Si può toccare con mano guardando la città colorata di giallo e rosso per celebrare una squadra che si appresta a lasciare la Serie C a suon di record (non ancora conclusi) dopo un campionato passato a dominare e asfaltare ogni avversario che gli è capitato davanti.

I 9310 presenti al “Ceravolo” hanno assistito all’ennesima apoteosi giallorossa fatta di spettacolo sugli spalti e in campo, ingredienti che rendono il calcio lo sport più bello al mondo.

Mister Vivarini ha tutti i calciatori a disposizione e decide di dare spazio dall’inizio a Pontisso per Ghion e Brignola per Situm. Esattamente quei cambi che hanno cambiato la sfida di lunedì a Crotone in corso d’opera. Per il resto la solita squadra che ha letteralmente ammazzato il campionato.

L’ex Menichini, allenatore della compagine della Tuscia è squalificato per l’occasione, si è goduto lo spettacolo di calcio e di pubblico dagli Sky box del Ceravolo. Non può non essere tornato coi ricordi indietro nel tempo, vedendo il “suo” stadio nelle stagioni dal 1978 al 1980.

Manca Carlini rimasto a casa per la delusione dei tifosi catanzaresi che avrebbero voluto salutare un calciatore che ha lasciato un ottimo ricordo a Catanzaro, contribuendo alla costruzione di questo gruppo meraviglioso. L’unico ex nelle fila del Monterosi è Parlati che ha giocato scampoli di partite nella stagione 2020/21.

È un Monterosi che non t’aspetti quello all’inizio di partita. I laziali non vogliono recitare il ruolo della vittima sacrificano e per questo si schierano alti facendo buona densità nel mezzo e aggredendo i portatori di palla giallorossi.

Il Catanzaro sembra sorpreso da questo atteggiamento spavaldo e aspetta gli avversari. Al 9′ i giallorossi potrebbero già passare avanti- A conferma di quanto suddetto è un’azione strana per chi conosce il gioco del Catanzaro. Con il Monterosi sbilanciato in avanti, Vandeputte conquista palla quasi all’altezza dell’area grande e la porta con una corsa sfrenata saltando chiunque gli capiti davanti per ottanta metri di campo. Una volta penetrato in area dal settore di sinistra, serve Biasci che solo soletto si divora la rete del vantaggio calciando fuori alla destra di Forte che nulla avrebbe potuto fare.

Nei minuti successivi l’inerzia della partita non cambia e al 21′ una palla recuperata nel mezzo è portata in ripartenza veloce da Biasci che serve Sounas. Il greco imbecca Iemmello che gli corre al fianco e anche il cannoniere del torneo spreca la ghiotta occasione spedendo al lato di un soffio un goal ormai fatto. Da non credere comunque che i due cecchini catanzaresi (38 reti in due) possano mancare due reti così.

Sembra andare in scena la più classica delle giornate storte, ma una volta prese le misure i giallorossi diventano padroni del campo. Dopo i due contropiedi sprecati, arriva un’azione che è un marchio di fabbrica della squadra di Vivarini. Lo scambio rapido, stretto e di prima fra Iemmello, Verna e Vandeputte porta il belga alla conclusione da fuori con Forte che si distende in tuffo sulla sua sinistra e compie un paratone deviando in corner la conclusione.

Un rimpallo di Martinelli in piena area chiama invece Fulignati alla presa a terra dopo un’incursione dell’ex Parlati. È il preludio alla prima rete del Catanzaro che arriva a tre minuti dal termine della prima frazione. Corner di Vandeputte, sponda di Martinelli e Scognamillo ancora di testa è pronto a infilare alle spalle di Forte. Con il risultato di uno a zero arriva il duplice fischio dell’arbitro che chiude la prima frazione di gioco.

Inizia la ripresa senza cambi e con il Catanzaro che attacca sotto il muro della curva “Massimo Capraro”. Una conclusione di Vandeputte è deviata in angolo dopo quattro minuti di gioco. Il belga s’incarica della conclusione con un destro a uscire. Lo schema da palla inattiva ancora una volta funziona. Martinelli arriva in corsa e di destra segna la rete del raddoppio infilando il pallone all’angolino basso di sinistra. Sul due a zero ormai il Catanzaro gioca sul velluto. Il pubblico si diverte e con le torce degli smartphone accessi in tutti i settori dello stadio, inscena una coreografia di luci con il coro “Serie B”, Serie B”.

Dopo un’ora di gioco Vandeputte sigla la sua undicesima rete di questo superbo campionato. Una percussione di Scognamillo è frenata da un difensore in maglia bianca che serve in un corridoio invitante Vandeputte che arriva in area e con un sinistro diagonale chirurgico trafigge l’incolpevole Forte. Tre a zero, partita finita e campionato quasi chiuso.

Nella restante mezz’ora il Catanzaro potrebbe calare il poker con Curcio subentrato per Biasci e Cianci al posto di Brignola. Fanno il loro ingresso in campo anche  Katseris, Welbeck e Cinelli rispettivamente per Pontisso, Sounas e Verna. Termina la partita e la festa ha inizio.

La gente rimane sugli spalti. Si canta, si sventolano le bandiere in ogni settore stracolmo di famiglie e bambini che si sono avvicinati alla squadra della città. I calciatori festeggiano in campo e poi salutano i tifosi. Vivarini commosso guarda quella che ormai è diventata la sua gente. Qualche lacrima di commozione scende sui volti dei tifosi che ora vedono il traguardo ad un passo. D’altronde il Catanzaro non poteva che abbandonare questa categoria da protagonista, lasciando un segno indelebile.

Qualcuno va indietro nel tempo e pensa a questi lunghi anni trascorsi fra serie C2 e C1. Si pensa alla prima stagione post fallimento quando con una maglia improponibile e con una nuova denominazione, il Catanzaro di Pittelli esordiva perdendo a Monopoli nel campionato di C2 stagione 2006/2007.

Da allora diciassette anni contraddistinti da tante delusioni e qualche gioia. Dal Catanzaro della cocente delusione del Flaminio, passando per quello degli spartani e ancora un altro fallimento, fino all’era Cosentino con la gioia della rinascita e della promozione in C1.

Poi salvezze, play off persi per la B, rischio retrocessione nei dilettanti con il drammatico play-out contro la Vibonese. E infine il Gruppo Noto al comando. Salvezza al primo anno, poi ancora la maledizione degli spareggi promozione persi (Potenza, Feralpi e Albinoleffe). Infine Padova, un tasto dolente che aveva tutte le sembianze della mazzata finale e invece si è rivelato un crocevia determinante per costruire il sogno lucido che stiamo vivendo.

Dall'”Euganeo” di Padova all'”Arechi” di Salerno. Il lungo viaggio del Catanzaro sta per concludersi. Prossima fermata: Serie B!

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Francesco Panza

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