Intervistiamo

Russotto a NetClub: «Catanzaro e Catania nel mio cuore»

Andrea Russotto
Scritto da Samuele Cardamone

Le parole del doppio ex intervenuto ieri all’interno di NetClub, il programma radio di Puntonet

Andrea Russotto, ora in forza alla Sambenedettese, è doppio ex della sfida fra Catania e Catanzaro. Dopo i sei anni divisi equamente tra Calabria e Sicilia oggi sarà spettatore interessato della sfida con il cuore diviso a metà.

Ieri è stato ospite telefonico all’interno della sesta puntata di NetClub, il programma radio di Puntonet. Ecco le sue parole.

Russotto Sambenedettese

Russotto con la maglia della Samb

Andrea hai saltato le ultime partite. Come stai adesso?

“Sto meglio, ho avuto una febbre non curata bene che ha portato un po’ di problemi, l’ho trascurata per non restare fuori troppe partite ma adesso mi sono ripreso. Il riposo di questa settimana è solo precauzionale”

Una partita speciale per te quella di Catania. Le squadre che scenderanno in campo sono state importanti per il tuo rilancio.

“Si, sono arrivato a Catanzaro in un momento difficile, la mia carriera era in stand-by. Il Catanzaro mi ha rilanciato e sono molto legato alla società e alla città che mi hanno dato tantissimo. Ogni volta che sento parlare di Catanzaro il mio cuore si accende. Anche a Catania sono legatissimo. In Sicilia ho trovato la mia compagna e mio figlio è nato lì. Sicuramente sarà una grandissima partita tra due squadre forti con ottimi allenatori. Sono queste le partite belle da giocare e da vedere”

Bernardo gol Cosenza

Il gol di Bernardo al Cosenza

Qual è il tuo ricordo più bello di Catanzaro?

“Ricordo con particolare emozione il derby contro il Cosenza finito 1-0 con gol di Bernardo. I tifosi sono stati uno spettacolo.”

Sei stato inserito, nel 2007, nella lista dei 50 talenti emergenti del calcio internazionale. Questa nomina ti ha un po’ condizionato in giovane età?

“Sinceramente, non sono cose che condizionano in modo negativo. È stato motivo di orgoglio anzi. Il problema è che della mia carriera parlano tutti credendo di sapere la verità. In molti dicono che io non abbia la testa. Ho un carattere particolare ma sono giusto e diretto e ho sempre portato avanti i miei ideali restando corretto e rispettoso nei confronti di tutti.”

Quando avevi 16 anni è vero che hai avuto delle pressioni da parte della GEA, società di procuratori sportivi, per entrare nella loro “scuderia”?

“Come succede per tutti i ragazzi emergenti all’epoca si avvicinarono dei procuratori e tutti mi spingevano per andare con loro. Quando mi è stato chiesto di parlare dei fatti avevo 16 anni e hanno strumentalizzato le mie parole, ma non è successo niente di particolare, solo il forte interesse di un procuratore. Non ho nulla contro la GEA tant’è che il mio procuratore attuale, Franco Zavaglia, faceva parte di quella società.”

Russotto Catanzaro

Russotto con la maglia giallorossa

In molti si chiedono se ci sia stata l’opportunità di tornare a Catanzaro in estate.

“Sì. C’è stato un contatto. Come si sia evoluto non lo so. Alla fine ho fatto delle scelte, ma c’è stata solo una chiacchierata come se ne fanno tante nel periodo di mercato.”

Quanto ti è dispiaciuto lasciare Catania?

“Catania la sento un po’ la mia città. Vivendo tanto tempo in un luogo e in una realtà importante, lasciarla è stato difficile perché lì è rimasta una parte del mio cuore.”

Sarai a Catania per assistere alla partita?

“Sarò al “Massimino” per vedere la partita restando sempre collegato con Vicenza per vedere la mia squadra”

C’è grande differenza tra i gironi di Lega Pro?

“Sicuramente c’è differenza tra i gironi. Il girone C è difficilissimo, ma anche il nostro girone è molto impegnativo. Non esistono risultati scontati come lo erano una volta, ormai non è facile affrontare nessuno. Nel girone C sicuramente i campi sono più caldi, al Sud la gente la vive diversamente ed è difficile affrontare uno stadio intero. Ricordo che a Catania in semifinale playoff contro il Siena c’erano 21 mila persone. Anche a San Benedetto, pur non essendo al Sud, il pubblico è pazzesco. Si vive molto di calcio e la piazza merita di più.

Autore

Samuele Cardamone

5 Commenti

  • Russotto torna da noi, con te sono stati tre anni fantastici, eri uno dei pochi a illuminare il gioco e hai lasciato il segno nel cuore di molti tifosi, con te aumenteremmo il già alto livello di spettacolo che produciamo diventando forse la più bella squadra da vedere in serie C. Un abbraccio

  • Chi mi conosce sa che per anni ho ammirato e sostenuto Russotto contro i numerosi detrattori.
    Ma ora non sono sicuro che il suo ritorno sia un bene, soprattutto per questioni caratteriali e poi perché è tifoso del Catania

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