Ryanair resta, impegni della Regione

Approvato il bilancio  di Sacal chiude il bilancio con 1,7 milioni di euro di perdita

Ryanair resterà a Lamezia. Francesco Grandinetti dirada i dubbi di qualche giorno fa e ricorda che «oggi le cose si stanno normalizzando, la Regione tramite l’assessore Mimmo Tallini nella scorsa assemblea ha ribadito l’intenzione da parte del presidente Giuseppe Scopelliti di continuare nella direzione di contribuire ad incrementare i voli, quindi non bisogna far altro che attendere le delibere regionali consequenziali e firmare l’accordo». Il consigliere d’amministrazione della Sacal torna sulla questione aeroporto alla vigilia dell’assemblea fissata per domani in cui i soci saranno chiamati ad approvare il bilancio. Dichiara: «I calabresi per i biglietti low cost devono ringraziare la Regione e la Sacal, non altri. Questo il senso che ho voluto dare nelle dichiarazioni rese venerdì scorso alla Gazzetta del Sud». E spiega: «La compagnia aerea irlandese riesce a fare i biglietti low cost grazie ai milioni di euro che ogni anno la Regione stanzia per far siglare gli accordi tra Ryanair e Sacal.

Fonte: Gazzetta del Sud

 

È stato approvato ieri mattina, con il 60,82% di voti favorevoli il Bilancio d’esercizio 2012 della SACAL, la Società di gestione dell’Aeroporto di Lamezia Terme. L’Assemblea dei Soci – spiega una nota della società – riunitasi con la presenza della quasi totalità degli azionisti pari al 91,98% degli Enti pubblici e privati, è stata chiamata a deliberare l’approvazione del bilancio per l’anno 2012, primo punto all’ordine del giorno, che quest’anno ha presentato una perdita di esercizio di 1.703.989 euro. Il Bilancio è stato approvato con il voto favorevole espresso dai soci che rappresentano il 60,82% e con voto contrario del Comune di Lamezia Terme e l’astensione del socio UBI Banca Carime. Durante i lavori assembleari, aperti dal presidente Sacal, Massimo Colosimo coadiuvato dal direttore generale, Pierluigi Mancuso, sono stati esaminati nel dettaglio valori economici, gli investimenti, i costi, i ricavi. Un risultato, quello del 2012, prevedibile considerato il grave periodo di crisi che ha contraddistinto pressoché ovunque il settore dell’aviazione commerciale, e che ha visto la quasi totalità degli scali italiani in arretrato in termini di volumi di traffico e coi conti in rosso per quanto riguarda appunto i bilanci aziendali.

“Un anno difficile quello affrontato dalla precedente gestione Sacal – commenta il presidente Colosimo – che comunque, almeno in termini di numero passeggeri e voli, ha retto bene se si considera che il totale passeggeri è stato di 2.208.000 e che i dati regionali confermano un calo del settore turistico. Per quanto riguarda la perdita di esercizio del 2012, la società ha dovuto far fronte a una serie di costi, per esempio dell’IRAP, dell’elettricità, dei servizi vigilanza e gli esodi agevolati dei dipendenti e del personale che è la spesa più consistente alla quale l’attuale gestione ha già preso provvedimenti”. (AGI)

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Redazione

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