Scoppiettante puntata di RadioForum

Ventunesima puntata del talk radiofonico dedicato alle aquile, che ha avuto come ospiti telefonici il giornalista Ernesto Tronca, Danilo Colacino, Franco Rotella, il neo-giallorosso Florian Myrtaj e Piero Braglia

Ernesto Tronca comincia il suo consueto editoriale pensando subito agli acquisti “movimenti in continua e dinamica evoluzione; agli acquisti di Miceli, Nocerino e Morabito confermo le trattative odierne concluse di Nicola Di Liso dal Perugia e dell’argentino Bryan Robert dalla Lazio. Delle ultime ore il possente attaccante scaligero Florian Myrtaj dal Verona. Intanto è concluso il girone di andata, che per il nostro Catanzaro hanno prodotto 4 vittorie, 5 pareggi di cui uno solo in trasferta e ben 12 sconfitte, con 20 reti realizzati e 39 subite. Intanto i serbatoi della pazienza sono ormai prossimi a prosciugarsi; a Catanzaro e dintorni, stufi di questa situazione lo siamo un po’ tutti, dal tifoso curvaiolo e pirotecnico impagabile al magazziniere. Prima della gara si denota tensione un po’ dappertutto, mentre una voce interiore comanda la vittoria, una componente che poi contrasta con una realtà dura e drammatica. Oggi navighiamo sull’onda di cocenti malumori, siamo di fronte ad una enciclopedia della sofferenza. Inizia il girone di ritorno, si assottigliano le opportunità a monte di problematiche che si assottigliano sempre più. La società, cui spetta urgente recupero di credibilità, ha scelto il silenzio stampa, rinnovando fiducia incondizionata a Cagni, che ha avuto la amabilità di rassegnare le dimissioni, subito respinte. Non sta certamente a me indicare i rimedi a questo stato confusionale generalizzato, anticamera di una crisi di risultati di identità di futuro quanto meno credibile. Ma chiedo a chi di dovere di studiare a fondo il problema e cercare soluzioni che l’attuale momento impone. Agli atleti dico di trovare subito i ritmi, un dovere verso se stessi e verso l’immensa tifoseria, animata da una passione che ti deve fare correre anche quando le gambe non le senti più, una passione che ti lascia senza fiato quando alzi gli occhi verso gli spalti. Se Cagni rimarrà, che si dimostri vero padrone di una squadra. Intanto al nostro Catanzaro un augurio: domenica si va a Bari, che vi siano in Puglia gli stessi risvolti positivi del dopo Taranto dell’anno scorso, questa volta per la salvezza ed il mantenimento di una sudata serie B che abbiamo conquistato tutti con molti sacrifici, amore, onestà, rispetto, passione e con molta partecipazione al destino agonistico del Catanzaro”

Gennaro Maria Amoruso, ideatore di questo format, commenta l’ultima partita dei giallorossi affermando “ieri si è consumata l’ennesimo psicodramma collettivo, la sconfitta di ieri è maturata nei primissimi minuti della gara. Dal ventesimo del primo tempo in poi, oltre al rumoreggiare, qualcuno si è reso protagonista di un gesto che io ritengo incivile; si può esser arrabbiati quanto si vuole, si può contestare ma sempre nei limiti della civiltà. Il gesto della bottiglietta non ci voleva e per questo mi sento di chiedere scusa personalmente al tecnico Gigi Cagni. I tifosi del Catanzaro ieri hanno licenziato l’allenatore, la frattura è poi stata ampiamente ripresa dal cccc e dagli Ultras 1973 con un comunicato. Il dramma è continuato anche dopo la partita, con continua e rumorosa protesta dei tifosi e la perla del silenzio stampa, riunione negli spogliatoi, dimissione del mister e rigetto da parte della società, con la conclusione di portare la squadra in ritiro. Lo scopo della trasmissione di questa sera non è quello di creare ulteriori fratture o di contestare, ma un intento costruttivo: la situazione è difficile per il Catanzaro, ma cercando di essere lucidi proveremo a suggerire qualche rimedio a questa soluzione tragica. La rinascita parte da tutti, da squadra, società e tifosi.”

Danilo Colacino, condividendo il pensiero di Gennaro Amoruso, afferma “ fai bene a predicare calma, perché anche se i tifosi hanno tutte le ragioni per contestare, è meglio non lasciarsi andare a gesti deprecabili perché possono sporcare il nome della Catanzaro sportiva e città. Purtroppo ieri il nome della Catanzaro sportiva è stata sporcata ulteriormente, è stata scritta una delle pagine più nere del calcio Catanzarese, in quanto tifoso mi sento di dire questo. La situazione è drammatica e non si intravede modo per uscire da questa crisi. Sono anche io convinto che il tempo di Cagni sia scaduto, nonostante abbia elogiato il suo arrivo, però cambiare per cambiare non mi sembra sia una soluzione praticabile; il problema va ricercato nella rosa di calciatori che è inadeguata, magari un tecnico nuovo potrebbe dare una scossa all’ambiente, soprattutto se è abituato a lavorare in condizioni difficili, ma non so se una sola persona ci possa aiutare a risalire da questa situazione. Io ero tra quelli che inizialmente aveva apprezzato la scelta di chiamare Cagni e purtroppo alla luce di quello che sta succedendo mi devo ricredere. E’ anche vero come dicono i tifosi che bisogna cercare di raddrizzare la barca altrimenti la barca affonda ancora di più, perché abbandonare la B dopo appena un anno del nostro ritorno sarebbe davvero delittuoso. Adesso è questione di unità, di orgoglio, di consapevolezza che si sta indossando una maglia prestigiosa e che si deve lottare per difenderla e trarre anche il meglio delle proprie capacità.”

Florian Myrtaj, neo-acquisto giallorosso, afferma “sono contento adesso che la trattativa è finita e finalmente posso venire a giocare con entusiasmo in una piazza che ha bisogno di ritrovarsi. Io ho detto che vengo a Catanzaro per dare anima e corpo, ma Catanzaro ha i giocatori per tirarsi fuori da questa situazione, delicata, però so che il pubblico di Catanzaro è talmente focoso che può aiutare questi ragazzi e sicuramente ci aiuterà per risalire. Con qualche giocatore ho giocato insieme, con altri contro. Vedendo i nomi del Catanzaro, è una squadra che non può che tirarsi fuori da questa situazione. La società sta facendo di tutto per apportare miglioramenti alla squadra. La classifica al momento non è buona, però non è stata assolutamente una scelta a scatola chiusa venire qui. Io mi sono informato ed ho deciso di venire con molto entusiasmo in una piazza così importante per il sud Italia. Giorgio Corona lo conosco, noi abbiamo una storia simile, entrambi abbiamo fatto molti goal in C, lui quest’anno è un po’ sfortunato, ho saputo che non è riuscito a dare il massimo. Personalmente non lo conosco però l’ho seguito, uno quando fa goal li fa sempre, se ha l’opportunità e l’appoggio di tutta la squadra li fa. Spero che in questo momento tutti i ragazzi di Catanzaro, possano dare qualcosa in più, me compreso, che vengo domani. L’Albania, come il Catanzaro è il paese delle aquile ed io, quando ho preso questo impegno, mi sono ripromesso di dare corpo e anima per questa causa. La coincidenza delle aquile speriamo porti bene. L’invito per domenica, rivolto a tutti i tifosi, è di seguire la squadra come hanno sempre fato, dare fiducia a questa squadra che non può che migliorare visto che i giocatori ci sono.” Gennaro Amoruso idealmente gli manda un abbraccio ed il benvenuto in giallorosso da parte di tutti i tifosi, che avrà modo di conoscere già dalla prossima partita col Bari.

Franco Rotella, afferma “ abbiamo sostenuto questa società e questo tecnico, molti ce lo stanno rimproverando, ma io ritengo che i tifosi devono sempre sostenere la squadra e la società. Adesso questo allenatore non è più sostenibile, stiamo perdendo tempo. C’è stata questa riunione ieri sera, magari qualcuno ha sorriso di questa riunione, però noi dobbiamo cercare delle soluzioni. La prima può essere quella di mandare via un tecnico; purtroppo i risultati lo stanno sconfiggendo da solo, ieri lo stadio unanime ha chiesto l’allontanamento. Noi lo abbiamo chiesto ufficialmente alla società, ora sta alla società prendere e dei provvedimenti e dire se vuole collaborare ancora, altrimenti prenderemo le distanze da una società che quando ci ha chiesto un appoggio lo ha avuto. Ora vuole tenere questo allenatore non più sostenibile, quindi le strade si dividono, ognuno farà le sue mosse. Noi sappiamo che anche nella società ci sono almeno due dirigenti che non sono d’accordo con la conferma di Cagni e ci dispiace di questa frattura che c’è all’interno della società. Noi pensiamo che serva un manager di calcio, uno che si interfaccia con allenatore, società e tifoseria. Un imprenditore da solo non può avere tutta questa competenza da solo. A noi pare che stia sfumando anche la posizione del presidente Parente; il signor Princi deve capire che ha a che fare con una tifoseria che viene da anni di C ma anche da prestigiosi anni di serie A e poi il Catanzaro è quello che trascina tuta la tifoseria calabrese ed anche fuori. La tifoseria in passato ci ha sempre rimproverato di aver contestato sempre e di non aver lasciato lavorare tranquilla la società, addirittura ci è stato detto che eravamo la rovina del Catanzaro. Oggi noi abbiamo fatto una scelta, di sostenere società e squadra e l’abbiamo mantenuta perché siamo gente di parola. Ci è sembrato che infierire su questa società in questo momento era pericolosissimo. Sia i club che gli ultras hanno aderito alla iniziativa di sostenere la squadra e ieri tutti abbiamo aderito al comunicato. Io non penso che la nostra attuale situazione sia così catastrofica, se riusciamo oggi a cambiare allenatore e a rasserenare l’ambiente ce la possiamo fare. L’unica cosa certa è che Cagni non può stare più sulla panchina del Catanzaro, e lo dice uno che viene anche preso in giro perché io l’ho definito professore, ma questa è una mia opinione detta faccia a faccia.” Alla domanda “ e se dovesse ritornare Braglia?” risponde “io sono tifoso del Catanzaro. Quello che la gente non vuole capire è che io sono tifoso della maglietta del Catanzaro, non di Braglia, Parente, Princi. Io non ne faccio una questione personale, a me interessa che venga qualcuno in grado di salvare il Catanzaro. Poi la scelta dell’allenatore spetta alla società, non a noi.

Tony Marchese, da Milano, informa su una riunione tenutasi ieri sera in società “abbiamo avuto notizia di una riunione che si è tenuta in sede, i cui partecipanti però, interpellati singolarmente, stanno negando anche solo di essersi avvicinati alla sede del Catanzaro. Quanto meno si sono parlati, o almeno hanno tentato di farlo. In questa riunione si sarebbe consumato quello che è il destino almeno per la prossima settimana della squadra. La squadra dovrebbe essere affidata ancora a Cagni, almeno per la partita contro il Bari. A me risulterebbe anche che sia stato presente Braglia, in qualità di potenziale traghettatore della squadra verso la gestione tecnica di un terzo allenatore, ma naturalmente il buon Pierino avrebbe rifiutato.” Subito dopo questo intervento, Piero Braglia ha telefonato allo studio di RadioAmicaInBlu ed è intervenuto affermando “mi ha riferito un amico che sarei stato contattato, avrei rifiutato… io non sono stato assolutamente contattato da nessuno. Io non sono stato contattato da nessuno, non sono stato in nessuna società a parlare con i dirigenti del Catanzaro. Non ho alcuna notizia di quel che avete detto. Mi dispiace che vengano fuori queste cose in un momento difficile per tutti, anzi non capisco proprio come possano uscire. Questo al massimo dovrebbe essere la società a renderle note, non una persona, perché possono provocare solo fastidi tra le persone. Non ho ricevuto la benché minima telefonata. Io non voglio parlare del Catanzaro, c’è la società, io ne sono fuori. Dico solo che sono tutte balle. Non c’è stato alcun contatto.” Ad una e-mail giunta in studio “mister, torna tu e salvaci” Braglia risponde “ la situazione è difficile a Catanzaro. A me fa piacere l’affetto della gente, però non mi va che mettano in giro altre cose. Io non avrei alcun minimo problema a dirvelo, se solo fosse vero, a parte che io non potrei rifiutare perché sono sotto contratto del Catanzaro fino a giugno. Quindi se il Catanzaro mi richiama io sono obbligato ad accettare.”

Nutrito anche l’intervento dei tifosi, tra cui: Francesco da Catanzaro che afferma “la situazione è preoccupante, al di là dei risultati, che ormai solo i club non si sono resi conto che questa situazione va avanti da mesi. La cosa più preoccupante è che questa società sta investendo su giocatori vari, ma manca un uomo-squadra, l’anno scorso avevamo Ferrigno, questa squadra quest’anno su chi si costruisce? Non di certo Carbone, che non ha il carisma di tirare su la squadra. Il problema vero a mio avviso è Princi, è stato un protagonista negativo, ha messo soldi ma ha dimostrato incapacità totale e arroganza e questo, da tifoso, mi preoccupa.” A questo proposito Gennaro Amoruso afferma “ le ultime direttive della società sono: Cagni non si tocca, quindi rimarrà fino alla gara col Bari, la società gli ha messo a disposizione tre acquisti, di cui io ne ritengo due arruolabili, domani la squadra partirà in ritiro tra Campania e Puglia. Tutti puntano il dito contro Nino Princi, di fronte ad uno sfacelo di natura tecnica questa è il naturale risvolto soprattutto perché manca il DS. Allora questa è la prima richiesta da parte di RadioForum, è la prima volta che parliamo di DS e responsabile campagna acquisti e cessioni. Noi stiamo facendo solo campagna acquisti e così si sta prendendo una brutta rotta.”Leonardo fa un augurio al Catanzaro di pronta risposta “come quella lontana partita a Roma contro la Lodigiani, quando Gennaro da Roma gridava “avanti Catanzaro”. Ora dobbiamo ricordarci che siamo in serie B e non in C2, ne abbiamo passate di peggiori rispetto a questo. Se il pubblico di Catanzaro ci stringeremo intorno a società e giocatori e faremo sentire la nostra grinta, sono sicuro che insieme ad altri aggiustamenti in campagna acquisti, riusciremo ad ottenere quella salvezza che noi tutti meritiamo. Avanti Catanzaro.” Enrico, afferma “ io avevo capito questa situazione ben tanto tempo fa, l’avevo già annunciato. Far rimanere Cagni mi sembra un concetto che ci porta più vicini alla serie C. secondo me se va via Cagni può ritornare solo Braglia. Il Catanzaro si può salvare solo nelle prossime partite, perché poi ritorneranno quelli che ci hanno fatto 4/5 goal. C’è da fare chiarezza, perché questa società ha fatto molti errori. Mi rammarica sentir parlare di tifosi veri e tifosi non veri, io ritengo che il calcio è uno spettacolo ed ogni tifoso ha il sacrosanto diritto di poter criticare, soprattutto in condizioni vergognose come le nostre. Io ho molta nostalgia di Massimo Poggi e di Braglia, perché è l’unico insieme ad altri due ad averci fatto vincere un campionato. Non mi spiego perché non viene richiamato.” Domenico Calderoni, “ mi sta intrippando questa storia della presunta riunione e del presunto richiamo di Braglia. Tra avvocati certi dubbi dovrebbero sparire, come ha spiegato Braglia c’è un contratto ed è chiaro che non può rifiutare. Io non so se il problema sia solo il tecnico, ma come tifosi reclamiamo un intervento al presidente Parente, che ci deve dire come stanno le cose. Noi ci fidiamo solo di lui. Noi vogliamo sapere se stiamo sprecando parole, abbaiando alla luna. Ieri ho invidiato chi è andato via prima, perché era un soffrire continuare a stare allo stadio. La mia paura è se ci saremo l’anno prossimo, si fa presto a fare contratti, perché le firme sono di tutti, i debiti di pochi. La mia paura è non solo la C, ma il fallimento. Nessuno dice che il rispetto che si deve ai tifosi che sono dietro quella curva da tre giorni o trent’anni ma hanno passione per quella bandiera ed io voglio sapere cosa succede dietro quella bandiera. È stata strumentalizzata. Non deve aleggiare questo problema, ma affrontato: il futuro del Catanzaro.”

RadioForum rinnova il suo appuntamento per lunedì 24 gennaio alle 21,30 sulle frequenze di RadioAmicaInBlu e via internet per gli utenti di UsCatanzaro.net, con Gennaro Maria Amoruso, Gene Froio e Paolo Spinoso.

Sintesi a cura di Pamela Ruga

Autore

Tony Marchese

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