TARANTELLA POWER: terza serata e diecimila presenze

Grande successo dell’attore teatrale Beppe Barra

Tarantella Power supera con la sua terza serata le diecimila presenze
complessive, con l’onore di aver ospitato ancora una volta sul suo
palco (in precedenza c’era stato nel 2005), lo sconfinato talento di
Peppe Barra. Attore teatrale fin da bambino, componente della Nuova
Compagnia di Canto Popolare e protagonista di alcuni tra i più bei
lavori di Roberto De Simone (“La Gatta Cenerentola”,” La Cantata dei
Pastori”), poi cantattore di spettacoli di grande successo, il grande
maestro napoletano  ha lasciato un segno profondo  nella cultura del
nostro Paese. Il concerto di Badolato ha condensato in poco più di due
ore tutte le sfaccettature della sua arte: un arazzo sfarzoso che da
Napoli si allarga coerentemente al mediterraneo nella sua derivazione
fortemente teatrale, che ha i suoi punti di forza nell’istrionismo del
cantato e nella mano sapiente degli arrangiamenti, anch’essi piuttosto
scenici. Narratore, interprete, trasformista. Con il carisma e
l’umiltà dei grandi: dai ricordi dell’infanzia nella grande casa di
Procida, alla commossa dedica alla madre, che con Barra divise parte
della sua carriera (“A Concetta”), una rilettura coerente nella sua
diversità di “Bocca di Rosa”, dal pregiato canzoniere di De Andrè,
fino alla riproposizione di villanelle, barcarole e favole (strepitose
quelle di Basile), risalenti al ‘600 che Barra sta cercando di
valorizzare. Il suo concerto è un mosaico iridescente e complesso: una
tessitura di fili melodici ed emotivi che parlano del presente e della
memoria proiettandosi nel futuro come è stato per la conclusiva e
vibrante rilettura del superclassico “Tammurriata Nera” con tutte le
mani presenti in Piazza Fosso, alzate verso il cielo. Tra poche ore
tocca alla vena etnico-melodica del siciliano Mario Incudine, mentre
domani 26 agosto, Tarantella Power 2009, avrà il suo apice con la
produzione esclusiva che coinvolgerà Piero Pelù e l’Orchestra Popolare
Calabrese diretta dal maestro concertatore Danilo Gatto: “Un progetto
di cui siamo orgogliosi- afferma- che nasce sul nucleo dei Phaleg, da
qualche mese impegnati nella registrazione del loro nuovo album,
insieme alla collaborazione di tanti altri musicisti, provenienti da
alcune delle migliori esperienze della musica etnica calabrese, e non
solo. “
Sul palco una big band di quindici elementi, dalle sonorità moderne,
un forte impatto ritmico, ma con l’immancabile segno distintivo dei
suoni tradizionali: la lira, le chitarre battenti, le zampogne.
L’Orchestra, che ha il suo battesimo in questa Decima Edizione,
conclude il Festival ma comincia una nuova ricerca sulla musica
calabrese, con l’intento di farla conoscere sempre meglio, oltre che
di far ballare ancora più irresistibilmente come accade ogni notte
fino alle prime luci dell’alba nel pieno centro di Badolato

Autore

Salvatore Ferragina

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