Intervistiamo

Ucciso per errore dalla ndrangheta, il padre incontra Gratteri

Scritto da Redazione
Martino Ceravolo si era incatenato davanti gli uffici della Procura della Repubblica di Catanzaro
 

Si è incatenato davanti alla Procura della Repubblica di Catanzaro, Martino Ceravolo, padre di Filippo, il 19enne di Soriano Calabro ucciso per errore in un agguato il 25 ottobre del 2012 nelle Preserre vibonesi.

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Una protesta, quella di Ceravolo, attuata, come ha spiegato lui stesso, per richiamare l’attenzione delle istituzioni sul suo caso. Poco dopo il suo arrivo l’uomo è stato ricevuto dal Procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri, dall’aggiunto Giovanni Bombardieri e dal sostituto Camillo Falvo.

Al termine del colloquio Martino Ceravolo ha interrotto la protesta. Nei mesi scorsi la Dda di Catanzaro aveva chiesto e ottenuto dal gip l’archiviazione del caso.

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