Bar Mangialavori

“PER TRE PUNTI”

Al 93′ Longoni regala la vittoria alle Aquile che ora vedono ad una sola lunghezza la vetta.
di Giuseppe Mangialavori

Come si fa a rimanere impassibili dopo l’esultanza di Longoni & C., dopo un 93° che fa esplodere gli undici giallorossi? Anche la panchina giallorossa perde il controllo, manifesta il proprio entusiasmo e come un fiume in piena straripa in campo! Fossero stati altri tempi, il Ceravolo sarebbe crollato giù. Nella Massimo Capraro qualcuno si affanna a sventolare la bandiera argentina dedicando il gesto a Longoni ma ne ha tutto il tempo perché tra le gradinate dell’ex curva ovest purtroppo c’è ancora tanto spazio e non solo in quel settore…

 

E’ pur vero che alla passione bisogna sempre parlare con il linguaggio del raziocinio e capire che non è dato snobbare nessuno, neanche il Vico Equense. Dopo la scorpacciata di gol mangiati dalle punte giallorosse a seguito del pari degli ospiti, non fosse stato per il prodigioso intervento di Vono, si sarebbe potuta concretizzare la beffa della domenica ed invece, subito dopo, prima un palo interno dei Giallorossi e poi la zampata vincente di Longoni che con la massima freddezza manda a casa i campani a mani vuote. I ragazzi di Auteri ci hanno creduto fino alla fine anzi oltre i 90’, non hanno mollato mai e questo è indicativo sia del bel gruppo che si è formato, che della mano del mister che pretende il massimo dai propri uomini, fino all’ultima goccia di sudore.

 

Se non fosse stato per quei maledetti tre punti di penalizzazione… le Aquile oggi viaggerebbero in vetta alla classifica in solitudine e con due lunghezze di vantaggio su quel Gela che ieri si è arenato sulle coste siracusane e che la prossima domenica dovrà rendere visita proprio agli uomini di mister Ferrara. Quello dei tre punti è un pensiero che rischia di logorare le menti di tutta la tifoseria (meglio “rimuoverlo”), ma bisogna ingoiare il rospo e  anziché  parlare con i “se” ed i “ma”, sarà utile identificare eventi e responsabilità che hanno determinato la sanzione e cosa fare per strutturare programmi seri che non siano affidati all’improvvisazione o al tirare a campare. Si spera solo che a fine campionato la sanzione di cui sopra non sia determinante… altrimenti sarebbe una “tripla” beffa.

 

La partita più importante che deve giocare e vincere il Catanzaro è proprio quella della programmazione fondata sulla chiarezza. Tutto si basa sui programmi e sul peso che questa Società dovrà recitare anche fuori dal manto erboso, se vorrà pianificare progetti ambiziosi. Auteri ed i suoi uomini stanno dando un input importante perché ciò avvenga e non è giusto sprecare questo volano. Ai dissapori estivi è sopraggiunta una tregua vera o solo apparente? Le risposte giungeranno presto e soprattutto quando bisognerà mettere le mani nel portafoglio al fine di corrispondere quanto dovuto in proporzione alle quote di ogni socio.

 

Trasparenza e chiarezza per proporzionare il back office ad un team che sta facendo in pieno il proprio dovere e paradossalmente sta superando e di gran lunga il primo (di cui peraltro è espressione).

 

Dopo la vittoria di Noicattaro, e l’exploit della coppia Caputo – Mosciaro (con tripletta di quest’ultimo), non era facile dare continuità. In questa categoria (purtroppo la conosciamo bene…) non è mai facile. Ieri si è fatta sentire l’assenza di Bruno a centrocampo, mentre in attacco si è sprecato fin troppo. Queste risorse umane, supportate dalla giusta tranquillità potrebbero regalare belle soddisfazioni ai supporters giallorossi e magari (ce lo auguriamo) infischiarsene dei tre punti di penalizzazione.

Troppo spesso nella fase post Lodo abbiamo assistito a campionati con inspiegabili parabole. Ci si augura che ciò non accada più. Diamo allora una mano a questi ragazzi in modo da non dover mai dire un giorno: “per quei tre punti…”. Avanti Aquile!

 

Giuseppe Mangialavori

 

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Giuseppe Mangialavori

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