Intervistiamo

Scopelliti: “faccio un passo indietro, ma la mia battaglia politica continua”

Scritto da Redazione

Il Movimento cinque stelle con i suoi parlamentari calabresi annuncia: “saremo noi a cambiare la Calabria”

Il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha annunciato le dimissioni dalla carica dopo la condanna inflittagli l’altro ieri dal Tribunale di Reggio Calabria che gli ha comminato sei anni di reclusione per falso e abuso d’ufficio in relazione della gestione del Comune di Reggio Calabria, di cui è stato sindaco. “Abbiamo di fronte a noi una responsabilità grande e abbiamo dentro di noi, e io dentro di me, la grande responsabilità di dire che, dopo questa vicenda, è arrivato il momento di rassegnare le dimissioni. Lo concorderemo con tutta questa grande squadra che mi ha affiancato in tutti questi anni e che ringrazio, perchè la Calabria ha bisogno di un governo legittimato” ha dichiarato il presidente incontrando i giornalisti nella sede della presidenza della Regione, a Catanzaro, prima di riunire la Giunta regionale. “Noi siamo perchè vinca sempre la democrazia. Non gioisca il centrosinistra di fronte a queste scelte e a queste sentenze, perchè non vince la politica. Sono contento del fatto che fino adesso Giuseppe Scopelliti – ha aggiunto – è stato sempre un uomo che è sceso in campo e ha vinto sempre le sue battaglie con cifre astronomiche ogni qualvolta si è misurato. Il legame profondo, l’amore che c’è con la mia gente e la mia terra – ha proseguito – continuerà ad essere in cima ai miei pensieri e quindi per chi mi ha insegnato a fare sempre le mie battaglie credo che questa sia una giornata molto importante. Noi continueremo a fare con questa squadra tante altre battaglie e penso anche di poter dire – ha concluso – che da questa partita come sempre esco con la maglietta bagnata e la testa alta”. “Le sentenze vanno rispettate soprattutto quando si è uomini delle istituzioni, ma non posso esimermi dal commentare quella che mi riguarda. Una sentenza clamorosa che lancia un messaggio inquietante e pericoloso per tutti gli amministratori del Paese. Ad oggi non è emerso un solo elemento probatorio che consenta di individuare la certezza della mia responsabilità” ha terminato Scopelliti. 

Intanto il M5S, con i parlamentari calabresi, Dalila Nesci, Nicola Morra, Paolo Parentela e Federica Dieni, dichiarano con una nota stampa quanto segue: “Le dimissioni di Giuseppe Scopelliti, governatore della Calabria, rappresentano la fine del potere che per decenni, senza differenze tra destre e sinistre, ha svuotato la regione costringendo intere famiglie ad emigrare o a vivere di stenti”. Hanno inoltre aggiunto, “I partiti sono tutti complici. Al governo della Regione, infatti, si sono comportati come Scopelliti e sodali, o da alleati o da finti oppositori. La Calabria, prigioniera dei contrasti fra generosità e ‘ndrangheta, grande bellezza e malasanità, lavoratori operosi e assistenzialismo umiliante, può adesso conquistare la propria libertà, ma fuori dei partiti. Non c’è differenza – precisano i parlamentari Cinque Stelle – tra il Nuovo Centrodestra di Scopelliti e Gentile, Forza Italia dei vecchi Pdl, in cui tre consiglieri regionali furono arrestati per ‘ndrangheta, e il Pd di Loiero, della famiglia Adamo e di Mario Pirillo. Sono tutti uniti dall’interesse, dal teatro della politica, dalla spartizione di posti e interessi. È singolare – rimarcano i parlamentari M5S – che questi camaleonti politici non sappiano di essere finiti. La caduta del condannato Scopelliti aumenterà la sfiducia dei calabresi verso il sistema dei partiti, ormai in putrescenza”. Nesci, Morra, Parentela e Dieni concludono: “Le persone comuni e disinteressate del Movimento Cinque Stelle cambieranno la Calabria, con il coraggio, la coscienza pulita e il senso del bene comune. Si vada subito alle elezioni regionali, ma Renzi rimuova Alfano, che, avendo scelto Scopelliti come suo referente politico, non può più fare il ministro dell’Interno nemmeno per un altro giorno”.

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