Bar Mangialavori

Catanzaro, poker lucano

Scritto da Redazione
Le Aquile sbancano l’Arturo Valerio e restano in vetta. Gigantesco Russotto

Catanzaro-Martina_39Non tradisca il risultato. A Melfi non sarà facile portare a casa i tre punti per nessuna compagine di questa LegaPro. Ottima prestazione degli uomini di Checco Moriero con una particolare nota di merito per un Russotto che, oltre a portare sulla maglia il numero dieci, merita dieci con lode per l’ottima prestazione messa in campo. Anche in sala stampa il tecnico giallorosso dice, “merita dieci Russotto unitamente a tutta la squadra”.

Maiuscola anche la prestazione del compagno di reparto Silva Reis che si è fatto trovare pronto in ogni zona del campo. Se proprio si vuole cercare il classico pelo nell’uovo, quando nella seconda frazione di gara il Catanzaro si è un po’ “seduto” (vedi salvataggio sulla linea di Di Chiara…), ha rischiato di rimettere in corsa i gialloverdi. Il volenteroso Melfi dell’ex Bitetto non ha affatto sfigurato ma la forza e la personalità delle Aquile hanno messo la gara sui binari giusti per i giallorossi. Malgrado l’iniziale svantaggio infatti, dopo solo appena tre minuti Pacciardi ha siglato il gol del pareggio e tutta la squadra ha spinto sull’acceleratore mettendo alle corde l’undici lucano con altri due gol in appena dieci minuti.

Come al solito la Tifoseria giallorossa ha risposto “presente” malgrado si giocasse di sabato e in una sede non proprio comoda da raggiungere. La Tifoseria è stata più volte citata sia dal Presidente Giuseppe Cosentino, che ha ringraziato gli splendidi supporters giallorossi, che dal Tecnico Moriero che ha sottolineato oltre all’entusiasmo, “la maturità” con la quale il popolo giallorosso sta affrontando il campionato “senza pressioni e trasmettendo tranquillità alla squadra”. 

Per comprendere quale sia la motivazione della dirigenza, basti osservare cosa è successo al 96° quando le squadre oramai viaggiavano sull’1-4. L’ottimo Bindi para il rigore assegnato al Melfi e la dirigenza giallorossa esulta ma non si comprende bene se l’arbitro abbia fischiato il termine del match prima  che Tortori  ribadisca in gol. Uno a quattro oppure due a quattro? A quel punto, con una media gol migliore dei team che affiancano i giallorossi in vetta alla classifica, chiunque avrebbe dato poco peso all’accaduto. Al contrario, dopo avere appreso direttamente da Melidoni della convalida del gol, era quasi come se si avesse l’amaro in bocca.

DSC_1041Assurdo!” Direbbe qualcuno. Ed invece no. Anche da queste piccole cose si evince quanto grande sia la volontà della Società di occupare stabilmente la prima poltrona e vincere il campionato. E’ stato un episodio che molti potrebbero valutare come insignificante ed invece a chi scrive ha fatto venire letteralmente i brividi (ovviamente in senso positivo). E’ stato un vero piacere! Se tutti gli attori giallorossi dovessero mettere la stessa passione e motivazione, il Catanzaro sarà la vera corazzata del campionato. 

Ed ora il Matera ed il Cosenza nel giro di appena di cinque giorni, per una doppietta che sarebbe vitale per delineare scenari importanti per il Catanzaro 2014/2015. Un doppio confronto che vedrà un certo Auteri, adesso al servizio dei Columella di Altamura, tornare al Ceravolo con un Matera che ha fatto la voce grossa in terra sicula ed ha alle spalle una proprietà ambiziosa oltre ogni immaginazione. Chi scrive teme i biancoazzurri più della Salernitana o del Lecce e ovviamente si augura di avere torto marcio.

Comunque sia, come ha sottolineato anche Moriero, “per ora meglio non guardare la classifica e preparare una gara per volta”. Lo stesso tecnico ha sottolineato l’alto tasso di difficoltà della gara di  mercoledì prossimo, nonché di quella successiva che vedrà il Catanzaro ospite dei cugini Cosentini, in un ambiente che definire al calor bianco, sarebbe poca cosa. Cinque giorni per dimostrare di sapere affrontare e superare difficoltà  di vario genere e ribadire le gerarchie del campionato. Cinque giorni nei quali il Popolo giallorosso dovrà popolare numerosissimo gli spalti del Nicola Ceravolo e poi del San Vito.

Il Catanzaro c’è, non alza la voce e viaggia spedito, un silenzio ed una moderazione che fanno ben sperare tutti quei giallorossi che vogliono tornare stabilmente nel calcio che conta. Avanti così Catanzaro.

Giuseppe Mangialavori

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