Bar Mangialavori

Stop! Lavori in corso

Il Tecnico, intervistato da USCatanzaro.net, scommette sulla salvezza delle Aquile
di Giuseppe Mangialavori

Ennesima sconfitta delle Aquile, ma oramai, purtroppo, è il caso di dire:”non fa testo”.
Uno stand by imposto dai “lavori in corso” che fa da silenziatore a qualsivoglia sussulto spontaneo del miocardio giallorosso. Tutto è giustificato e tutto è giustificabile.

A fine gara Davide Pane – che ringraziamo per la (come sempre) preziosa collaborazione e professionalità – dalla curva giallorossa ha raggiunto a fatica la sala stampa dove ha incontrato il signor Cagni e gli ha rivolto alcune domande.

Dalla trasmissione radiofonica del dopo gara, purtroppo leggermente disturbata, abbiamo percepito le seguenti domande e risposte, integrate dalla testimonianza di chi era presente ed ha seguito l’intervista.
Ci scusiamo se qualche imprecisione ci e’ sfuggita ma non abbiamo potuto riascoltare ancora la registrazione della stessa.

UsCatanzaro.net: Signor Cagni, ha preso la squadra in una zona di classifica non pericolosa, ora siamo praticamente in piena zona retrocessione (lo dicono i fatti), per essere costruttivi e pensando al futuro, pensa che si possa recuperare la serie B solo con gli innesti di Gennaio?
A seguito degli innesti di gennaio, quando vedremo il vero Catanzaro, ci toccherà attendere altro tempo ?
Oggi non ci siamo comportati male, in effetti i ragazzi in campo si sono impegnati più del solito. Ci può fare i nomi dei rinforzi e di chi andrà via?
Cagni: Oggi la squadra non poteva dare di più. Purtroppo ci sono dei giocatori che non sono “da Catanzaro”, e questo naturalmente non si riferisce alla partita di oggi. La società e’ con me, tutti abbiamo delle responsabilità, la società i giocatori ed anche io mi assumo le mie responsabilità. Gli unici a non avere colpe sono questi magnifici tifosi che ci sostengono dappertutto nonostante i risultati.

UsCatanzaro.net:Complimenti al signor Cagni che per la prima volta da quando e’ a Catanzaro ammette di avere anche lui delle responsabilità. Visto che ci sono dei calciatori che non sono da Catanzaro, e’ ora di finirla con questa pantomima sui nomi che dura da settimane, e’ ora di fare questi nomi; visti i fallimentari risultati ottenuti con questa strategia di “dire e non dire”, che nelle ultime 5 gare ci ha fatto fare solo un punto in casa (sarebbe stato il caso di non farli giocare dall’inizio questi signori, visto che si conoscevano e visti i non risultati ottenuti facendoli giocare)?
Cagni: I nomi li vedrete il 27 Dicembre alla ripresa degli allenamenti, chi non merita non ci sarà. Io mi sento da Catanzaro altrimenti potrei andare anche via se non fosse così, mi guardo allo specchio e mi sento da Catanzaro e di aver fatto tutto il possibile….

UsCatanzaro.net: “Da Catanzaro”, ad oggi, ci siamo solo noi tifosi (mostrando la sciarpa legata al collo n.d.r.), visti i risultati in campo solo noi abbiamo meritato qualcosa, voi ancora dovete dimostrarlo…
Cagni: Io mi sento da Catanzaro ed entro Giugno lo vedrete, scommetto che meriterò quella sciarpa, ….. (con grinta e voglia di rivincita ed allungando la mano per stringerla n.d.r.)

UsCatanzaro.net: Se lei in Giugno ci salverà mantenendoci in serie B, io le regalerò questa sciarpa, questa e’ una promessa…(ed e’ partita una stretta di mano con un Cagni voglioso di dimostrare a partire dal nuovo anno di cosa sia capace n.d.r.)
Cagni ha lanciato la sua scommessa con grinta e voglia di raggiungere il suo scopo, a Giugno saremo salvi in B ! !

Sia ben chiaro che noi non chiediamo per partito preso la “testa” di Cagni, oggi forse sarebbe inutile, anche se i suoi risultati sono da dimissione secca.

E’ nostro intento mettere a nudo i limiti di questa struttura sia tecnica che societaria, ed e’ assolutamente limitativo dire che la crisi e’ solo di spogliatoio, visti i risultati ottenuti.

Con la massima umiltà e voglia di essere costruttivi che sempre ci ha contraddistinto, cerchiamo di non tenere le bistecche sugli occhi. Noi come la società, vogliamo il bene del Catanzaro e mostriamo quello che reputiamo assolutamente fuori luogo e distruttivo, come ad esempio il fatto che tutto venga scaricato sui calciatori.

Senza alcun dubbio questi signori, hanno buona parte delle colpe per il modo di comportarsi in campo. In ogni modo ciascuno deve recitare il “mea culpa”, prima di tutto la società ed a ruota l’allenatore.

Il “faccio tutto io” e’ il preambolo della sconfitta e dell’umiliazione nonostante l’innegabile buona fede.
Non creda la società’ che portando altri calciatori nuovi, tutto magicamente sparisca.

Quale calciatore accetterebbe Catanzaro sapendo che società ed allenatore scaricano tutte le colpe solo sui calciatori?
Oltre che innesti in squadra serve una riorganizzazione mentale e strutturale e questo non vuol dire cacciare via anche il massaggiatore o i magazzinieri, per esempio. Questo vuol dire operare lì dove si sono verificate mancanze di competenza, e carenze a livello umano.

L’allenatore dovrà avere dei collaboratori per gestire lo spogliatoio e parte atletica; Cagni non potrà fare tutto da solo.

Per contro la società deve avere dei collaboratori nella scelta degli uomini. Sembra una micidiale e distruttiva coincidenza, si sono trovati due entità che del “faccio tutto da solo” , fino a qui ne hanno fatto un credo da suicidio di risultati.

Come la Società stessa ha ammesso, durante la lodevolissima iniziativa presa dal CCCC volta a fare chiarezza sulla situazione attuale del Catanzaro, questo è stato un primo periodo di “apprendistato” e non verranno rifatti certi errori. L’incontro è stato molto importante e ha avuto una particolare valenza come collante tra tifoseria e Società, nel nome di un unico comune obiettivo: la permanenza nella serie cadetta.

La speranza è che il nostro Davide Pane possa privarsi della sua sciarpa, e che il tecnico bresciano sappia quello che sta facendo (e soprattutto dicendo e consigliando…). Saremo i primi a corrergli incontro per ringraziarlo e dargli atto del risultato raggiunto.

La “questio Catanzaro”, purtroppo ha portato (speriamo di parlare al passato) connotazioni a tinte fosche a volta un po’ viziate da personalismo finalizzato a molteplici scopi. Una fede come il Catanzaro non può e non deve conoscere altro fine che esuli dal Catanzaro stesso. Un solo nome, 5 consonanti e 4 vocali che solo al ripeterle più volte lasciano un nodo in gola. Non è dato a nessuno in questo momento fare o dire nulla. A nessuno tranne che agli addetti ai lavori che si sono assunti gli oneri e (speriamo) gli onori delle proprie azioni.
I paragoni con l’anno scorso (vedi Avellino) sono improponibili e li rifiutiamo anche se li temiamo. Ogni patologia ha la sua storia e non è detto che un farmaco (vedi restyling irpino l’anno scorso) che danneggia un organismo non ne guarisca un altro. Risultati negativi a queste scelte nette non compromissorie, suonerebbero certo come condanna senza appello per nessuno. Chi vivrà, vedrà. Ma chi sbaglierà (speriamo nessuno) dovrà pagare in prima persona.
Forza Catanzaro, Forza Parente, Princi e Cagni, noi siamo con voi e faremo come sempre il nostro dovere/piacere di tifosi. Avanti Catanzaro!

Giuseppe Mangialavori

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Giuseppe Mangialavori

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