Rassegna stampa

Andrisani prima, Ciardiello poi. Bisogna correre ai ripari.

Braglia: “a centrocampo e in difesa siamo in pochi”.
da Il Quotidiano

CATANZARO ­ Lesione del legamento crociato anteriore per Marco Ciardiello. Questo è quanto emerso nella giornata di ieri, nel corso dell’operazione a cui il capitano è stato sottoposto. L’intervento avrebbe dovuto porre rimedio al trauma distorsivo, subito in allenamento qualche settimana fa, che aveva provocato una frattura dell’articolazione del ginocchio con interessamento dei legamenti. L’operazione condotta dall’equipe del dottor Giuzio presso la clinica “Villa del Sole” di Catanzaro, invece, “ha confermato il sospetto diagnostico del settore medico del Catanzaro che ­ recita una nota della società giallorossa – anche in presenza di una Rmn (risonanza magnetica nucleare, la tecnica più sofisticata per scoprire lesioni interne, ndr) negativa, temeva la lesione del legamento crociato anteriore”. Il legamento in questione è stato ricostruito sempre nel corso dell’operazione di ieri, e da domani comincerà per Ciardiello la riabilitazione presso la Medical sport center. Lunghi i tempi di un recupero completo del difensore centrale, che potrà avvenire non prima di marzo 2004. Una situazione analoga, quindi, a quella vissuta da Michele Andrisani lo scorso 26 settembre. Quel giorno, sempre a “Villa del Sole”, il centrocampista fu operato a causa della rottura del menisco, ma nel corso dell’intervento si scoprì come il legamento crociato anteriore (e già ricostruito undici anni prima) avesse subito una lesione.
Il prolungamento dello stop di Ciardiello, non fa che aggravare la precaria situazione della difesa. Esigui sono i ricambi del trio difensivo formato da Milone, Pastore e Zappella a cui Braglia può attingere. L’allenatore toscano non si nasconde dietro un dito: «Rispetto al reparto avanzato in cui c’è abbondanza ­ dice il trainer di Grosseto ­ a centrocampo e in difesa siamo in pochi. Al centro di entrambi i raparti ho Ascoli come jolly. La società dovrà porre rimedio. Non voglio lamentarmi, comunque, e continuo a lavorare».
Ferrigno e compagni sono tornati da Paternò con un punto. Il primo pareggio esterno dei giallorossi dopo le sconfitte di Viterbo e Lanciano, e la vittoria conquistata a Foggia. Braglia accetta il risultato senza fare drammi: «Sono di bocca buona, ma quando si porta a casa qualcosa va sempre bene. Abbiamo raccolto un punto in un momento di difficoltà, è per questo che il pareggio mi sta bene. Alcuni detrattori che, a mio avviso, non amano il Catanzaro, storcono il naso. Non siamo il Real Madrid ­ ribadisce ancora una volta Braglia ­ col solo blasone non si vincono le gare. Il nome Catanzaro non serve per andare avanti. Ad alcune persone ­ ricorda il tecnico, riportando alla realtà coloro i quali vedevano in una promozione in B l’unico obiettivo da raggiungere quest’anno ­ non sono bastati i dodici anni di C2».
Braglia, insomma, evidenzia come il l’immediato per Catanzaro debba essere il non ritorno nell’inferno. Voltando lo sguardo, si scorgono campi di gioco di quart’ordine, stadi con capienze limitate a 2-3 mila spettatori, come si può dargli torto?
«Io dico che abbiamo affrontato questa trasferta in emergenza ­ continua l’allenatore – Milone è stato colpito dall’influenza a metà settimana, Zappella era in condizioni precarie a causa della contrattura rimediata col Sora, Ascoli ha avuto conati di vomito sabato notte. Devo ringraziarlo per aver giocato, ed è per questo che l’ho sostituito nella ripresa. Abbiamo dovuto cambiare anche modo di giocare in corsa. Abbiamo fatto 35′ da grande squadra, poi basta».
Per la seconda giornata consecutiva, la difesa non ha subito reti. Di contro c’è da registrare che il reparto offensivo non è stato particolarmente prolifico, segnando una sola rete in tre gare. Domenica prossima al Ceravolo, ci sarà il derby jonico. La gente, per le strade, comincia già a parlare e a fare pronostici. “Il vero derby sarebbe col Cosenza, ma Crotone è pur sempre a pochi chilometri di distanza”, si sente ripetere spesso dai tifosi giallorossi. Braglia analizza la squadra pitagorica: «Io non conosco Gasperini, il tecnico dei rossoblù, ma lui ha già dimostrato il suo valore. Nella gara di coppa, lo scorso mese d’agosto, Gasperini mise in campo una squadra che, dopo un solo mese di preparazione, ci mise sotto. Noi avevamo molte defezioni, il Crotone però giocò bene. Non bisogna dimenticare neanche quale sia il valore dei giocatori pitagorici. Corallo? E’ normale che quest’anno abbia alti e bassi. Lo scorso anno non giocò a Taranto a causa di un infortunio. Nella stagione successiva a uno stop grave, è plausibile che non si giochi bene in ogni partita».
ALMANACCO. Sarà presentato stamattina alle 10 l’almanacco sulla storia dell’Us Catanzaro scritto da Francesco Vallone. L’incontro con la stampa avverrà presso la sede del Comune. Saranno presenti, Sergio Dragone (addetto stampa del Comune di Catanzaro), l’assessore allo Sport, Tony Sgromo, l’amministratore delegato dell’Us Catanzaro, Massimo Poggi, e l’editore Francesco Ciambrone.

Enrico Foresta

Autore

Paolo Spinoso

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