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Avellino, con Rastelli per tornare grandi

Scritto da Emanuele Mongiardo

Via Taurino, gli irpini si affidano all’usato sicuro per rilanciarsi

Da domenica per il Catanzaro inizia una nuova fase di campionato. Dopo una prima parte in cui serviva accelerare sin dalla partenza, i giallorossi si ritrovano ad affrontare uno dei passaggi più delicati della stagione. Nel giro di un mese, infatti, arriveranno le tre avversarie più difficili sulla carta: Avellino, Crotone e Pescara. Si parte dalla Campania, dove ad aspettare i giallorossi c’è un avversario che forse, dopo domenica scorsa, ha rimesso in sesto un po’ di cose ed è pronto a ricominciare da zero. Un inizio di campionato difficile, con sole tre vittorie in otto giornate, è costato la panchina a Roberto Taurino. Storico vice di Antonio Calabro, Taurino lo scorso anno si era messo in proprio alla Virtus Francavilla, dove aveva costruito una delle squadre più dure e competitive del girone C. Il suo Avellino, però, aveva poco di quella squadra. Così è arrivato l’esonero. Il ritmo incalzante di Catanzaro, Crotone e Pescara deve aver convinto la dirigenza della necessità di cambiare in maniera immediata. Così gli irpini sono andati sul sicuro: dopo otto stagioni, infatti, torna sulla panchina biancoverde Massimo Rastelli.

L’ultima presenza di Rastelli come allenatore dei lupi è drammatica: era la primavera del 2015 e una traversa di Gigi Castaldo all’ultimo secondo contro il Bologna aveva negato ai campani la finale dei playoff di Serie B. Rastelli era quasi riuscito nel miracolo. Quella stagione gli era valsa la chiamata del Cagliari, con cui avrebbe raggiunto la promozione in Serie A l’anno successivo. L’avventura in massima serie, però, non ha dato gli esiti sperati. Dopo una salvezza tranquilla al primo anno, a ottobre 2017 arriva infatti l’esonero. Da quel momento, il tecnico di Torre del Greco ha faticato a riprendere il filo, tra Cremonese, Spal e Pordenone in Serie B. Così, dopo una prima parte di stagione senza panchina, prova a ripartire da quella che è stata la sua seconda casa.

Il Rastelli bis è cominciato con una vittoria sofferta contro la Virtus Francavilla: l’Avellino va in vantaggio per 0-2, poi si fa rimontare, ma infine la svolta con un gol di Dall’Oglio all’83’ per il 2-3 finale. Dopo una prima gara di assestamento, il nuovo allenatore cerca conferme contro il Catanzaro, un avversario che probabilmente gli evoca solo ricordi dolci. Con le aquile, infatti, ha esordito tra i professionisti a fine anni ‘80; inoltre, i giallorossi erano la sua competitor al primo anno da tecnico, in Serie C2 con la Juve Stabia: le vespe, allora, furono capaci di vincere il campionato davanti alla squadra di Auteri. Ma non solo: a Catanzaro, dieci stagioni fa, Rastelli ha conquistato la B proprio alla guida dell’Avellino. Insomma, per le aquile si tratta di un vero e proprio tabù da avversario.

Come gioca l’Avellino

Dopo una sola partita con la nuova gestione, che Avellino dobbiamo aspettarci? Rastelli, per sua natura, proverà di sicuro a sistemare innanzitutto la fase difensiva. Contro la Virtus Francavilla ha proposto un 4-3-1-2 e la linea arretrata non è sembrata irreprensibile, lasciando spesso un avversario del calibro di Patierno troppo solo in area. Se dovesse utilizzare lo stesso sistema, il Catanzaro dovrà sfruttare soprattutto le fasce, dove saranno costretti a lunghe scalate i due interni Casarini e Dall’Oglio.

Recuperata solidità dietro, lo sviluppo della fase offensiva arriverà di conseguenza. L’ex tecnico del Cagliari, di solito, predilige uno sviluppo diretto, senza troppi passaggi intermedi. La presenza delle due punte va in questo senso. Rastelli, infatti, sabato scorso ha scelto Murano e Trotta in attacco. Una coppia di corazzieri, su cui l’Avellino poteva alzare la palla senza troppi problemi per poi provare a riconquistare il rimbalzo direttamente sulla trequarti: Martinelli, Brighenti (in diffida) e Scognamillo avranno pane per i loro denti.

Alle loro spalle dovrebbe agire Russo, convertito da ala in trequartista. Russo è un giocatore estroso e dotato di un buon dribbling. Lavorerà alle spalle del centrocampo giallorosso e sarà importante impedirgli di girarsi fronte alla porta. La nuova disposizione potrebbe peraltro limitare un’altra ala virtuosa come Ceccarelli, partito dalla panchina a Francavilla. Da segnalare, infine, la probabile assenza per infortunio del portiere titolare Marcone.

A livello emotivo, le squadre che cambiano allenatore hanno sempre qualche risorsa in più nelle prime partite. Anche per questo la gara del “Partenio-Lombardi” sarà insidiosa per il Catanzaro.

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Emanuele Mongiardo

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