Rassegna stampa

Braglia e le sue trappole

Il tecnico: «Il segreto? Tre uomini sulle loro tre punte»

Corona: «Il nostro merito è stato quello di aggredirli. Il Foggia è forte»

da Il Quotidiano

FOGGIA ­ Non è facile entrare nella sala stampa dello “Zaccheria” quando la squadra di casa perde. Troppa gente e musi lunghi. Facce scure ed urla di chi non accetta la sconfitta. Eppure c’è poco da recriminare, il Catanzaro ha vinto meritatamente ed allora ci si chiede perché tanto livore. Le accuse sono tutte per i rossoneri. Giocatori e Dirigenti. Giocatori accusati di non esserci con la testa, dirigenti rei, secondo i tifosi ed alcuni addetti ai lavori, di non risolvere i problemi economici del sodalizio dauno. Poca voglia di parlare in casa Foggia e i giocatori sfilano a testa bassa senza voglia di fermarsi davanti a microfoni e taccuini. Si ferma solo mister Marino. Scuro, scurissimo in volto, ma probabilmente non solo per la sconfitta, ma soprattutto per una situazione interna diventata ormai insostenibile. Dichiara subito che riproporrebbe la formazione schierata sgombrando subito le accuse formulategli di aver sbagliato uomini. «Non siamo stati in balia del Catanzaro ­ spiega ­ non abbiamo subito gol su azione, ma su palle inattive. Abbiamo sofferto le loro ripartente e dovremo fare tesoro degli errori commessi per non ripeterli, abbiamo il tempo per riprenderci». Più che un’intervista è un monologo dell’allenatore di Marsala: «Abbiamo incontrato un avversario decisamente più forte della Fermana affrontata sette giorni fa. Sapevamo che questa gara era aperta a tutti e tre i risultati. Abbiamo avuto l’occasione per riaprire la gara, ma ci è andata male sul rigore sbagliato da De Zerbi». Gli chiediamo se ha qualcosa da dire ai tifosi contestanti. «I tifosi facciano quello che ritengono giusto fare. Noi continueremo a lavorare. Oggi abbiamo decisamente fatto un passo indietro, ma non dobbiamo farci illusioni, noi siamo partiti per disputare un campionato tranquillo e per fare un campionato di vertice bisogna che ci siano condizioni che in questo momento a Foggia non i sono». A buon intenditor.
Di tutt’altro registro le dichiarazioni di Piero Braglia: «Il Catanzaro è venuto a Foggia a giocarsi la partita e la nostra bravura è stata piazzare tre difensori sulle loro tre punte. Il Foggia è una grande squadra, se la fai giocare fa male». Sul futuro non ha dubbi: «Il Foggia lo vedo con il Catanzaro ai play-off». Ammonisce tutti colorando le sue dichiarazioni con i termini della sua madre lingua «Ora bisogna dimenticarsi subito di questo bel risultato, altrimenti fai la figura del bischero come a Lanciano dove ne abbiamo beccati tre». Sorride e scappa, il pullman sta per partire.
Si ferma un attimo Corona, autore di due gol che liquida la gara in poche battute: «Non è stato affatto facile vincere contro il Foggia. Il nostro merito è stato quello di aggredirli fino alla loro area di rigore e di non farli ragionare. Siamo stati bravi, ma il Foggia è forte». Vanno via i giallorossi. Il loro Pullman li porta felici a casa dopo una domenica di gloria. Hanno scritto un pezzetto di storia della loro squadra. Il Catanzaro non aveva mai vinto allo Zaccheria per i calabresi finora diciotto sconfitte e sette pareggi.

m.s.

Autore

God

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