Rassegna stampa

Braglia non si scompone

Il tecnico del Catanzaro non si dice preoccupato per le critiche.
da Il Quotidiano

CATANZARO ­ «Sento di avere la fiducia della società e di gran parte della tifoseria. Rimango tranquillissimo e vado avanti per la mia strada». Le polemiche seguite alla sconfitta con il Sora, non scalfiscono le ambizioni del tecnico Piero Braglia. Le accuse più frequenti, mosse nei confronti del trainer giallorosso nei consueti salotti dei “bar dello sport”, interessano l’incapacità nella lettura delle gare, lo scarso utilizzo dei nuovi arrivati e la poca creatività dal punto di vista tattico. Evidente ingratitudine nei confronti di un allenatore arrivato a Catanzaro con il solo incarico di conservare la C1 e che invece, in pochi mesi, si è ritrovato a dover dispensare lezioni di umiltà, per evitare che l’odore del campionato cadetto, per troppo tempo rimasto lontano dalle tribune del Ceravolo, facesse girare la testa a tutti.
«In quindici anni di carriera – commenta serenamente lo stesso Braglia – ne ho visto veramente tante, per questo non mi preoccupo affatto. Io ritengo di avere sempre agito nel giusto, cercando di ottenere buoni risultati anche attraverso lo spettacolo. Fino a questo momento, eccezion fatta per la gara con la Viterbese, nessuna squadra ci ha messo veramente in difficoltà. Le sconfitte fanno parte del gioco e tutti hanno avuto un loro periodo negativo. Questo è il nostro. L’importante adesso è rimettersi in carreggiata e sfruttare il più possibile questa sosta, che giunge veramente a proposito. Sarà fondamentale recuperare alcuni infortunati come Milone e Dei, per avere maggiori alternative in difesa. Tra marzo e aprile, dovremo affrontare un vero e proprio minitorneo, è lì che si deciderà il campionato. Il nostro obiettivo? Dopo la gara con la Viterbese, ho notato che qualcosa era cambiato. L’obiettivo iniziale era la salvezza, ma adesso la società mi ha chiesto di puntare a qualcosa di più concreto. Abbiamo i mezzi per poterlo fare».
Il punto di partenza è rappresentato dai play-off, è innegabile. Qualche tifoso però, probabilmente scottato dalle recenti esperienze in C2, gradirebbe vincere direttamente il torneo e magari, sfruttare un po’ di più le doti degli ultimi arrivati. «Oramai – replica stizzito Braglia -, non si può parlare di vecchi e nuovi. Tutti fanno parte dell’organico del Catanzaro. Sfido chiunque a negare che i vari Luiso, Morello, Pierotti, Zattarin e De Simone non hanno avuto le loro occasioni per mettersi in mostra. Io tengo tutti nella medesima considerazione, sta a loro guadagnarsi una maglia. La grande prova di Morello a Sora? Ciò che mi piace più di lui, è il fatto di parlare molto poco. Da quando è a Catanzaro avrà detto sì o no quattro parole. E’ un ottimo giocatore».
Un periodo negativo, dunque, alla base dei pochi punti conquistati nelle ultime gare. Probabilmente causato, dalle eccessive pressioni a cui i calciatori sono stati sottoposti. Questo aspetto però, viene escluso in modo categorico dallo stesso tecnico di Grosseto. «La squadra, al termine di ogni gara, è sempre stata applaudita. Segno evidente, che la gente che ci segue, sia in casa che in trasferta, gli riconosce un impegno costante in tutte le partite. I ragazzi non avvertono nessuna pressione, ripeto è solo un periodo no. Il campionato è ancora lungo, avremo tempo per rimediare e recuperare il terreno perso».
Oggi pomeriggio, intanto, riprendono gli allenamenti allo stadio Ceravolo alle ore 14,30.
NIENTE DERBY SU RAISAT. Crotone-Catanzaro non rientra nell’elenco dei posticipi che la Lega professionisti di serie C ha reso noto nel pomeriggio di ieri. Il Catanzaro, tra l’altro, non sarà mai impegnato per tutto il mese di marzo, di fronte alle telecamere della nota emittente satellitare.
Questi i posticipi dei campionati di C1 e C2, che saranno trasmesse nelle prossime settimane in diretta su RaisportSat a partire dalle 20, 30: l’8 marzo Igea Virtus-Palmese (C2/C), il 15 Viterbese-Acireale (C1/B), il 22 Padova-Pistoiese (C1/A) e il 29 Lanciano-Crotone (C1/B).

Domenico Concolino

Autore

Paolo Spinoso

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