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Campobasso: allontanarsi dalla zona rossa

Scritto da Redazione

Nella penultima giornata del girone d’andata, i molisani sfidano le aquile al “Nuovo Romagnoli”

Dopo il vittorioso esordio casalingo contro il Foggia di Zeman, per il nuovo Catanzaro targato Vivarini arriva la prima trasferta. Ad ospitare le aquile sarà il Campobasso di mister Mirko Cudini reduce della sconfitta in Calabria contro la Vibonese.

I molisani non stanno certo attraversando un periodo esaltante, l’ultima vittoria è datata 20 ottobre ai danni della Turris. Nel mezzo però alcuni pareggi importanti contro Foggia, Catania e Virtus Francavilla, ma anche sconfitte pesanti negli scontri diretti per la salvezza contro Latina, Messina e Vibonese.

Le statistiche parlano di un Campobasso che, in questa stagione, ha raccolto più punti in trasferta che tra le mura amiche. Sono infatti 11 i punti raccolti lontano dal Molise, contro i 7 ottenuti allo stadio “Nuovo Romagnoli“. Per quanto riguarda invece i dati sulle reti, sostanzialmente il rendimento è equivalente tra le partite in casa e in trasferta, con Rossetti che ha messo a segno il maggior numero di reti, il 33% dei goal totali della squadra.

Vivarini dal canto suo, arriva con la squadra in Molise con la voglia continuare il suo percorso nel segno dei tre punti, con l’obbiettivo di accorciare il gap dalla testa della classifica. Cudini e i suoi ragazzi venderanno cara la pelle, visto che fare punti contro un big come il Catanzaro potrebbe significare allontanarsi dalla zona calda della classifica.

ANALISI TECNICO TATTICA

Il Campobasso di mister Cudini ha iniziato la sua stagione giocando con una difesa di tre. Dalmazzi e Menna, insieme a Magri, costituivano il pacchetto arretrato ma a causa dell’infortunio dei primi due la linea difensiva è passata a quattro per garantire maggiore copertura. A destra si schiera Fabriani, giocatore prevalentemente difensivo, Magri (molto dotato fisicamente) e Sbardella centrali, Vanzan a sinistra.

La difesa così sistemata manifesta qualche difficoltà specie sulle palle alte e nella marcatura uomo contro uomo, discreta comunque la spinta di Vanzan, mancino naturale, sulla sinistra. Anche i movimenti di reparto, a volte, come la risalita per mettere l’avversario in fuorigioco, non sono sempre perfettamente sincronizzati. In porta si piazza Raccichini, giovane portiere di buona prospettiva.

A centrocampo il Campobasso si mette a tre. Il regista tuttofare, ed il cuore della squadra è l’esperto capitano Bontà, giocatore molto dinamico che raccorda i reparti facendo la doppia fase di riconquista della palla e di sviluppo della manovra. Ai lati di Bontà, mister Cudini alterna i suoi uomini nella ricerca della migliore soluzione.

Candellori e Persia sono quelli che hanno giocato di recente, ma entrambi hanno caratteristiche di palleggio e non di inserimento. Talvolta solo Persia dimostra di essere intraprendente nel provare la conclusione in porta, ma si tratta di due calciatori abili nella fase di interdizione.

Giunta e Nacci potrebbero essere schierati come ulteriori soluzioni di centrocampo se stanno bene e, soprattutto, se il mister Cudini decide di dare maggiore pericolosità all’intero pacchetto. 

Per fornire maggiore imprevedibilità, e capacità offensiva, il Campobasso si affida a Tenkorang giovanissimo calciatore di grande corsa che può giocare terzo di centrocampo o addirittura anche sulla linea degli attaccanti.

In attacco il riferimento centrale è Rossetti, calciatore dotato di discreto fisico e forza nell’uno contro uno. Il sostituto di Rossetti in mezzo all’attacco è Parigi anch’esso calciatore dotato di discreta stazza fisica. Gli esterni sono: a destra Liguori (impiegato anche a sinistra), elemento veloce ed insidioso nello scambio stretto, mentre a sinistra mister Cudini alterna Vitali, bravo a giocare anche come seconda punta in una linea di due, ed il giovane De Biase.

Ma il calciatore che può giocare in tutte le posizioni offensive è Emmausso, spesso utilizzato proprio per elevare la qualità di un reparto a volte anemico.

In conclusione, il Campobasso è una squadra che ha come punti di forza: un centrocampo dinamico, discretamente abile nelle ripartenze, e capace di ribaltare l’azione in velocità; mentre i suoi punti deboli, al momento, sono le difficoltà di organico, le lacune nel reparto difensivo e la scarsa propensione al gol.

Samuele Cardamone e Paolo Carnuccio

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