Catanzaro News La Striscia

Catanzaro, basta un tempo a Taranto

Scritto da Ivan Pugliese

I giallorossi chiudono la partita in 45 minuti con Sounas e Biasci. Mercoledì al “Ceravolo” arriva il Latina

Parte col botto il Catanzaro da viaggio, superando agevolmente una trasferta storicamente complessa, dal punto di vista tecnico e soprattutto ambientale. Uno 0-3 in scioltezza, ottenuto con mezzora di piede schiacciato sul gas che ha creato un divario incolmabile con il Taranto, all’esordio casalingo davanti al suo pubblico.

La trasferta perfetta

È domenica mattina a Catanzaro. Due autobus più tanti tifosi con mezzi propri si radunano in città e, attorno alle 11, prendono la via di Taranto. La Statale 106 si colora di giallorosso. Il serpentone catanzarese raggiunge il luogo ritrovo poco prima di entrare nella città ionica e, alle 17, viene scortato verso lo stadio Iacovone. Nel settore ospiti poco meno di 400 tifosi entrano tutti assieme. Inizia il classico ping pong di sfottò con i dirimpettai tarantini. È noto che tra le due tifoserie non corra buon sangue, ma alla fine filerà tutto liscio sotto il profilo dell’ordine pubblico. Sono 3.500 circa gli spettatori presenti sugli spalti.

Tornano i senatori della difesa

Il tecnico rossoblu Di Costanzo si affida al 4-4-2 per contrastare il collaudato 3-4-1-2 di Vivarini. Il tecnico giallorosso, rispetto all’esordio di domenica scorsa, cambia solamente in difesa affidandosi ai “vecchi” Martinelli e Scognamillo che si sistemano rispettivamente a destra e a sinistra ai fianchi del riconfermato centrale Brighenti. Mulè e Gatti si accomodano in panchina nonostante il buon esordio. Per il resto, confermato l’undici che ha battuto il Picerno, con Vandeputte sulla destra, Tentardini sull’altra fascia e Situm ancora in panchina.

È subito dominio giallorosso

All’ingresso in campo, malgrado la volontà dei pugliesi di ben figurare all’esordio casalingo, la partita si mette subito su binari definiti. Il Catanzaro è assoluto padrone del campo. Occupa ogni spazio e fa emergere la differenza di qualità fra le due squadre. I giallorossi, con i due esterni larghissimi, sfruttano l’ampiezza del campo nella manovra d’attacco. Ghion, coadiuvato da Verna, tocca un’infinità di palloni. Le trame di gioco si sviluppano dalle retrovie o partono direttamente dalla trequarti vista l’aggressione alta sui portatori rossoblu. Quando la palla è tra i piedi di Sounas, Iemmello e Biasci, l’apprensione per la difesa tarantina è evidente.

La svolta

Bastano diciassette minuti al Catanzaro in maglia bianca per indirizzare la partita. La fascia mancina del Taranto, dove agiscono Vandeputte e Sounas, è in chiara sofferenza sulle giocate di qualità degli stranieri giallorossi. È proprio uno scambio fra i due a “stappare” la partita. Sounas si accentra dalla destra, in orizzontale salta quattro avversari e con un sinistro chirurgico insacca all’angolino basso sulla sinistra di Russo. Sette minuti dopo la giocata del greco è quasi identica. Stavolta Sounas serve il pallone a Biasci che, con un tiro potente e preciso di destro, insacca all’incrocio sulla destra del portiere che, proteso in tuffo, non può arrivarci.

Partita in ghiaccio

Consolidato il risultato il Catanzaro si rilassa e concede qualcosa al Taranto. In particolare, l’ex Infantino calcia per due volte verso Fulignati che risponde presente. Ogni velleità dei pugliesi viene spenta a tre minuti dalla prima frazione di gioco. Stavolta il gol nasce da un errore di Di Maria che, da fallo laterale sulla propria trequarti, serve inspiegabilmente Iemmello. L’attaccante assiste sulla corsa Biasci che salta netto Granata e in diagonale di destro sigla la sua doppietta (terzo gol in campionato). Il primo tempo si chiude con una conclusione al volo di Vandeputte neutralizzata da Russo.

Relax giallorosso

Non ci sono cambi in avvio di ripresa. L’unica novità di Vivarini è che Vandeputte si sposta a sinistra, con Tentardini a destra. Due minuti ed il poker potrebbe essere servito. Vandeputte s’invola in ripartenza, potrebbe servire Iemmello ma invece prova la sua classica conclusione a giro che termina distante dalla porta pugliese. Mercoledì c’è il turno infrasettimanale. Il Catanzaro, consapevole del risultato in cassaforte, amministra la partita e concede spazio al Taranto. Ci provano Tommasini e il neoentrato Sakoa, ma Fulignati risponde presente e mantiene la sua porta inviolata per la seconda partita consecutiva.

Spazio ai cambi

Dopo un’ora di gioco Vivarini apre la girandola dei cambi. Situm, Cinelli e Curcio rilevano Tentardini, Ghion e Biasci. Dieci minuti dopo toccherà a Bombagi per Sounas, a seguire Cianci darà un po’ di riposo a Iemmello. A sfiorare il poker è proprio l’ex attaccante barese con un sinistro da dentro l’area di poco a lato. Arriva il triplice fischio dell’arbitro. I tifosi tarantini contestano aspramente il presidente Giove e il Direttore Galligani. I calciatori giallorossi festeggiano con il solito capannello e poi vanno a raccogliere in gruppo i meritati applausi sotto la curva Sud ospite. Dopo un’ora d’attesa i tifosi catanzaresi possono lasciare lo Iacovone.

Testa al Latina

Il Catanzaro, a distanza di 50 anni (era il 17 settembre 1972), replica lo 0-3 inflitto al Taranto con doppietta di Petrini e Ferrari, nel campionato di serie B 1972-73. L’unica differenza è che all’epoca i gol arrivarono tutti nella ripresa. Da oggi non ci sarà più tempo di pensare alla vittoria di Taranto. Mercoledì sera è in programma il primo turno infrasettimanale. Alle 21, al “Ceravolo”, arriverà il Latina, corsaro a Foggia all’esordio, sconfitto in casa ieri dal Pescara per 2-1. Due soli giorni per preparare la sfida alla squadra di mister Di Donato, per ritrovare le forze, per continuare il percorso di vittorie appena iniziato.

Autore

Ivan Pugliese

1 Commento

Scrivi un commento