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Catanzaro Monopoli 1-2: l’analisi tecnico-tattica

Scritto da Davide Greco

Giallorossi beffati in pieno recupero. Discreto esordio per Corapi e Atanasov

Sconfitta amara per i giallorossi che vengono superati in pieno recupero da un ostico Monopoli, che nelle ultime stagioni ha consolidato il proprio organico dimostrando una costante crescita tecnica. I gabbiani pugliesi non sono più una sorpresa e si apprestano a disputare un intenso girone di ritorno.

Con il mercato di gennaio ancora in corso e le numerose operazioni in uscita e in entrata già effettuate, la squadra agli ordini di Grassadonia non ha ancora raggiunto il tasso tecnico necessario per affrontare i play-off con una certa padronanza. Almeno altri due gli innesti indispensabili.

A viso aperto

La partita di oggi non ha deluso le aspettative sia sul piano dell’agonismo che della qualità tecnica dei protagonisti. Gli ospiti hanno prevalso solo nel risultato finale, un pari sarebbe stato sicuramente più giusto.

Agli ordini di mister Scienza, Il Monopoli si è disposto con il consueto 3-5-2 che vedeva Antonino fra i pali, difesa affidata a Rota, De Franco e Maestrelli, centrocampo molto robusto con Hadziosmanovic, Carriero, Giorno, Piccinni e il veloce Donnarumma, in attacco Fella e Jefferson.

Grassadonia ha riproposto il 3-4-3 con DiGennaro fra i pali, Celiento Atanasov e Martinelli in difesa, Casoli Corapi DeRisio e Nicoletti e centrocampo, Giannone Fischnaller e Kanoutè in attacco.

Chi dei due fosse più in emergenza era chiaro. Per coprire i vuoti lasciati dalle partenze di Maita, Figliomeni e Favalli, l’allenatore dei giallorossi ha buttato subito nella mischia i nuovi arrivati Corapi e Atanasov, e in più ha schierato dal primo minuto Nicoletti mettendo Casoli sulla corsia destra al posto di un evanescente Statella.

In attacco la partenza di Nicastro non è stata ancora rimpiazzata da nessun nuovo arrivo e data la scarsa condizione di Bianchimano l’unica soluzione possibile era quella di schierare Fischnaller centrale con Kanoutè a sinistra e Giannone a destra. Con gli uomini a disposizione non si poteva fare di meglio.

Il Monopoli è entrato subito in partita sfoderando un pressing micidiale che ha spesso messo in difficoltà l’intera retroguardia giallorossa più i due centrocampisti centrali, che a loro volta hanno sofferto la marcatura a uomo e il sistematico ricorso al fallo tattico che impediva al Catanzaro di costruire gioco.

La scarsa fluidità di manovra e alcuni errori di appoggio dei giallorossi hanno messo le ali ai piedi degli ospiti, che grazie all’incessante spinta di Donnarumma a sinistra e Hadziosmanovic a destra e con il supporto delle ficcanti mezz’ali, soprattutto Piccini, si sono fatti pericolosi facendo correre più di un brivido sulla schiena di DiGennaro.

Proprio il portiere del Catanzaro al 23esimo sarà protagonista con un doppio miracoloso intervento, prima sventando una conclusione ravvicinata di Fella e successivamente mandando in corner un insidioso tiro a giro di Giorno.

La spinta giallorossa

Dopo una prima fase di assestamento, finalmente il Catanzaro è riuscito a prendere le misure agli ospiti uscendo dal pressing con giocate di prima e allargando il gioco su entrambe le corsie, soprattutto quella destra dove Giannone Celiento e Casoli hanno messo in serie difficoltà Maestrelli e Donnarumma.

Con gli avversari costretti a veloci ripiegamenti e una discreta capacità di scambi rapidi, la prestazione del Catanzaro ha raggiunto il suo apice intorno alla mezz’ora proprio quando Fischnaller ha siglato il momentaneo vantaggio con un bel destro al volo.

Gli ospiti hanno provato subito a raddrizzare la partita ma hanno concesso qualche ripartenza ai giallorossi che non sono riusciti ad approfittare di una buona chance capitata sui piedi di Nicoletti e di un cross davvero invitante di Kanoutè dall’out destro.

Forse troppo poco per raddoppiare e mettere il risultato in cassaforte, ma la superiorità numerica degli ospiti a centrocampo doveva essere tamponata e quindi almeno uno dei tre attaccanti giallorossi è stato quasi sempre costretto a orchestrare lontano dalla propria zona di competenza.

Insomma il Catanzaro è riuscito ad arginare gli ospiti chiudendo le linee di passaggio grazie a una buona interdizione a centrocampo, ma per far questo è stato costretto a sacrificare la posizione di un attaccante su tre e quindi riducendo la propria pericolosità offensiva.

L’ampia libertà di movimento concessa al play Giorno non ha inciso sull’equilibrio del match che il Catanzaro ha amministrato bene fino al termine della prima frazione di gioco.

L’arma in più del Monopoli

La capacità di pressing del Monopoli è l’arma in più di mister Scienza, che con un assetto molto sbilanciato in avanti riesce ad esser pericoloso e al tempo stesso a correre pochi rischi. Teoricamente dovrebbe essere il contrario e cioè più si fa l’alta la fase di pressing, più rischi corre la difesa.

Giocando con il tridente, il Catanzaro è costretto a sacrificare più di una pedina e più di un posizionamento per uscire dal pressing, cosa che tra l’altro non sempre riesce.

Una volta usciti dal pressing bisognerebbe aggredire gli spazi esterni ma i giallorossi hanno un solo velocista che risponde al nome di Kanoutè, eppure nei 90 minuti sono state davvero poche le folate offensive della freccia giallorossa.

Eccesso di confidenza

La capacità di controllare il gioco annullando gli inserimenti delle mezzali e tamponando le corsie laterali con qualche energico raddoppio hanno consentito al Catanzaro di giocare anche meglio nella seconda frazione di gioco.

La chiave della partita sono stati i due cambi effettuati da Grassadonia, il primo per necessità il secondo per eccesso di confidenza. Al 50esimo Nicoletti è uscito per infortunio lasciando il posto a Statella, quest’ultimo si è messo a destra e conseguentemente Casoli si è spostato a sinistra.

È così venuto meno un equilibrio ormai consolidato che aveva visto Casoli prevalere nella corsa e nel corpo a corpo con Donnarumma. Statella nella stessa posizione ha avuto qualche difficoltà ad entrare in partita, subendo l’iniziativa dell’avversario.

Al 74esimo la seconda chiave del match è stata la sostituzione di Fischnaller con Dilivio, l’altoatesino nel frattempo era stato spostato a sinistra del tridente dopo l’ingresso di Bianchimano per Giannone.

Se la prestazione di Fischnaller non era stata delle migliori, a quel punto del match Grassadonia avrebbe fatto meglio a intasare il centrocampo cercando di addormentare la partita e invece ha deciso per l’ingresso di DiLivio esterno a sinistra.

Non era meglio posizionare il fresco DiLivio nella trequarti a ridosso delle punte? Non era il caso di tamponare la mediana e mettere un giocatore fra le linee invece di lasciarlo quasi inutilizzato largo a sinistra? Forse avremmo assistito a un altro finale di partita.

Fatto sta che il centrocampo giallorosso ha iniziato ad accusare la stanchezza e poi all’80esimo è successo quel che non ti aspetti. Corapi prova il tiro dalla distanza e sfiora il raddoppio, nell’immediato capovolgimento di fronte proprio Corapi tenta invano il recupero su Donnarumma che effettua il traversone perfetto per Fella, che si infila fra Atanasov e Martinelli siglando il pari.

Quel che segue è un copione quasi scritto, crollo della fiducia, gambe di legno, timida ma innocua reazione e poi in pieno recupero ancora Fella si libera di Corapi, che chiama il fallo, e serve Cupone che supera Atanasov e fa esplodere i gioia i pochi tifosi ospiti.

Fondamentalmente il pari sarebbe stato più giusto, ma il Monopoli non ha rubato nulla.

Autore

Davide Greco

20 Commenti

  • grassadonia statella nicoletti di livio martinelli giannone kanute casoli prima vanno via meglio è per il Catanzaro. Giacano specialmente martinelli tutti contro il Catanzaro

  • Atanasov discreto esordio ? Assente al centro della difesa su un goal e responsabile dell’altro. Ridateci Riggio. Cmq in tempi non sospetti ho scritto che Grassadonia dopo Teramo non sarebbe stato l’allenatore del Catanzaro, ma oggi si è superato .

  • Esonerato Auteri si rivoluziona la squadra x Grassadonia che che usa il 343 di Auteri. Allora era meglio che restava Auteri che aveva già chiesto un attaccante di razza ed un centrocampista di spessore che non sono mai arrivati. Grassadonia mi sembra un pesce fuori d’acqua, ancora non sa se usare il 343 oppure il 352, mi sa che a fine campionato userà il 433. Chi vi capisce è bravo e mi riferisco sia all’allenatore che alla dirigenza che ancora dopo 2 mesi non ha capito ancora il valore di Grassadonia -000

  • presidente Noto….prendi provvedimenti prima che sia troppo tardi per questa stagione che è andata alle ortiche ormai salva il salvabile manda a casa sto rinco

    • Scusami al di là dei ma è dei se, è chiaro ke se il risultato fosse stato diverso magari le critiche sarebbero state diverse, me qui si ripete sempre lo stesso errore, squadra abulica, allenatore incapace, società bhoo!!!
      Un presidente che nn riesce a capire quale strada deve prendere mi fa pensare..seriamente!!!

  • Caro Boss col senno del poi tutto e’ opinabile , se avesse fatto questo o se avesse fatto quello , se ci fosse stato Auteri o se ci fosse stato Maita , se il difensore avesse intercettato quella palla o se Corapi avesse segnato con quel bel tiro tutto sarebbe diverso. E invece tutta colpa di Grassadonia e di Noto. Chissa’ se avessero………….
    ,

    • NO NO . ABBIAMO UN GRANDE DS …..LO GIUDICE PASQUALE.
      SUBITO FRANCO CERAVOLO DIETRO LA SCRIVANIA DEI BOTTONI E GIAMPA’ IN PANCA PER FARE DI QUESTI 3 MESI UNA PALESTRA DOVE PARTIRE IN FORMA IL PROSSIMO CAMPIONATO.
      E’ INUTILE PRENDERSI IN GIRO , PER AMORE, RESTEREMO FUORI DAI PAY OFF.
      DOMENICA SE IL TERAMO CI B ATTERA’ E IL CATANIA VINCERA’ GIA’ SCALEREMO AL 8 POSTO. , ALLA SOLA 3 GIORNATA DI RITORNO.
      LUCARELLI DOPO IL POST POTENZA DICHIARA : DI PIAZZA RESTA.
      ALMENO LA BONTA’ ED EDUCAZIONE DI EVITARE A PRENDERCI IN GIRO.
      NON LO MERITA LA CITTA’ E NON LO MERITA LA TIFOSERIA

  • …. in pratica con la tua analisi, caro Davide, hai certificato, ove ve ne fosse bisogno, che ancora una volta abbiamo un allenatore che non capisce un c…..o !!!

  • Ci sono ancora dubbi di avere un allenatore che non capisce un c….o!!!
    Come scrive il buon Davide ci fosse stato Maita , avremmo chiuso la cerniera di centrocampo e portato la vittoria a casa nostra.
    Abbiamo regalato al Bari quel che ha noi e’ mancato Ieri.
    Tutti gli organi di stampa hanno esaltato la prestazione e la qualita’ di Maita.
    Vivarini ha dichiarato di aver trovato un giocatore gia’ pronto per il prossimo campionato di serie B.
    In piu’ una prestazione corniciata da un gran goal da 40 metri.
    Lo Giudice Dimettiti sei un incompetente.
    VERGOGNA VERGOGNA

  • Ci sono ancora dubbi di avere un allenatore che non capisce un c….o!!!
    Come scrive il buon Davide ci fosse stato Maita , avremmo chiuso la cerniera di centrocampo e portato la vittoria a casa nostra.
    Abbiamo regalato al Bari quel che ha noi e’ mancato Ieri.
    Tutti gli organi di stampa hanno esaltato la prestazione e la qualita’ di Maita.
    Vivarini ha dichiarato di aver trovato un giocatore gia’ pronto per il prossimo campionato di serie B.
    In piu’ una prestazione corniciata da un gran goal da 40 metri.
    Lo Giudice Dimettiti sei un incompetente.
    VERGOGNA VERGOGNA

  • Per uno come me che era allo stadio la prima volta in serie A poi altri tre con Reggio Emilia ecc..sono 40 anni che adesso ci prendono per i fondelli. Siete una vergogna e poi non cantate …noi siamo il catanzaro…e un’offesa alla città. !!!

  • Il presidente Noto è più che sveglio, siamo noi che crediamo al ciuccio che vola……… Lui vende e monetizza, e noi che lo veneriamo…….Siamo noi i coglioni, siamo noi che dobbiamo svegliarci

  • A me il Catanzaro è piaciuto, però il mister doveva mettere in campo riggio e corapi solo un tempo.
    I nuovi vanno messi dentro con gradualità, soprattutto in difesa.
    Forza aquile

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