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Catanzaro, pareggio giusto

Scritto da Redazione

Dopo un brutto primo tempo, i giallorossi rischiano la beffa e si salvano con un rigore di Cianci. Curiale torna a disposizione di Calabro

Rischia la beffa, ma si salva con un rigore in chiusura il Catanzaro bruttino visto contro il Potenza. Un primo tempo inguardabile e una ripresa migliore non bastano a centrare i tre punti contro un avversario che era arrivato al “Ceravolo” per conquistare un pari e ha rischiato di fare bottino pieno.

Calo di pubblico

Non c’è il pubblico delle grandi occasioni per la sfida fra Catanzaro e Potenza. La partenza degli emigrati, l’allerta meteo diramata dalla Protezione Civile e il non esaltante pareggio di sabato scorso contro il Picerno, contribuiscono a questo calo fisiologico. Gli spettatori sono circa 2.500, tra cui un centinaio arrivati da Potenza. I tifosi lucani si sistemano nella curva Mammì con uno striscione che ricorda la scomparsa recente di un loro compagno. Anche gli Ultras Catanzaro (assenti in curva “Capraro”) partecipano al cordoglio ed espongono a loro volta uno striscione in memoria del tifoso potentino nei pressi del settore ospiti.

Le conferme di Calabro

Mister Calabro non cambia nulla rispetto a quella che da inizio stagione è la formazione titolare e riconferma in blocco gli undici schierati contro il Picerno. Il collega Gallo manda in campo, come previsto, una formazione accorta. Il Potenza deve muovere la classifica e, sin da subito, si comprende che la loro concentrazione è alta. Il poker subito allo “Zaccheria” contro il Foggia (con tre gol incassati in sei minuti) è ancora fresco.

Un brutto primo tempo

Il Potenza parte bene e cerca di sorprendere i giallorossi con Cargnelutti su palla inattiva. Fisicamente i lucani sovrastano i calciatori in maglia rossa. La guardia deve essere alta specie sui calci da fermo. Dopo i primi minuti spavaldi il Potenza si rintana dietro e si limita a difendere. L’unico sfogo è rilanciare su Romero che ha il compito di guadagnare falli e fare salire la squadra. Il Catanzaro è molto compassato, lento nella manovra e non legge bene i movimenti nella fase di non possesso. I rossoblù si limitano a difendere ordinatamente. Cinelli è fuori dal gioco e non riesce a dettare i tempi della manovra. Nessuna verticalizzazione, nessuno scarico sulle ali, dove spesso gli avversari sono in superiorità numerica. Di ripartenze neanche a parlarne. Il Potenza mantiene gli equilibri e concede poco o nulla.

Infortunio a Romero

Quando la squadra di Gallo perde Romero non ha più uno scarico importante per dare respiro alla manovra. Ma il Catanzaro non cambia atteggiamento. Verna è troppo solo per pressare sui portatori di palla avversaria che fanno circolare il pallone senza alcun problema. L’unica azione personale degna di nota per i giallorossi (oltre a qualche corner senza nessun esito) è di Rolando che s’incunea in dribbling in area ma non riesce a concludere. Il primo tempo termina dopo due minuti di recupero. Ma il Catanzaro in partita non è mai entrato.

Fuori Cinelli

Bisogna cambiare qualcosa. Calabro non si fa attendere e sostituisce l’irriconoscibile Cinelli con Risolo. La mossa dà uno scossone. Ora la manovra ha brio. Il Catanzaro è più veloce nella circolazione, tiene il baricentro più alto ma soprattutto riesce a recuperare palloni nel mezzo senza dare la possibilità al Potenza di scaricare in tranquillità. La prima mezzora della ripresa è dei giallorossi, il goal sembra nell’area. A turno ci provano Vasquez, Carlini e Verna. È un assedio che però non produce frutti.

La beffa

Il calcio conferma quanto sia strano. Sul più bello, dopo un’azione di alleggerimento, il Potenza conquista due angoli. Sul primo Verna salva sulla linea, sul secondo Branduani non esce e Bombagi si lascia scappare Matino che trafigge il portiere giallorosso. Un grave errore di disattenzione visto che, già nella sfida interna con il Bari, i lucani avevano denotato una particolare pericolosità sui calci da fermo e sfruttato la fisicità di alcuni suoi elementi. È 0-1.

La rimonta

Ci sono ancora 15 minuti da giocare con un recupero corposo. Il Potenza usa tutti i mezzi possibili a sua disposizione per perdere tempo. Lo aveva fatto durante tutta la partita, lo accentua ancor di più quando passa in vantaggio. Il Catanzaro, che nel frattempo ha cambiato fisionomia con l’ingresso di Bearzotti, Bombagi, Cianci e Tentardini, si riversa nell’area avversaria ma i lucani reggono l’urto. A tre minuti dal novantesimo, su un cross dalla destra, nel cuore dell’area di rigore Coccia trattiene Cianci. L’arbitro è a due passi e senza esitare assegna il penalty. Cianci realizza di sinistro, Marcone indovina la direzione del pallone sulla sua sinistra ma non ci arriva. Il pareggio alla fine è giusto.

Catanzaro bifronte

Il Catanzaro dai due volti non è piaciuto. Male il primo tempo, benino nella ripresa. Troppo poco. Bisognerà trovare soluzioni perché, essendo i giallorossi fra i favoriti del torneo, le squadre avversarie difficilmente lasceranno spazi. È fondamentale il recupero di Cinelli, l’acquisto che dovrebbe alzare la qualità del centrocampo e della manovra ma che ancora è fuori forma, peraltro in un torneo che non ha mai giocato. Il tempo c’è. Siamo solo alla terza giornata e non è il momento di giudizi definitivi. Il Catanzaro non è una squadra imbattibile che può fare un solo boccone degli avversari. Lo abbiamo scritto prima dell’esordio e lo ribadiamo. In serie C, e in particolare nel girone meridionale, oltre alla qualità servono cuore e agonismo. Quelle caratteristiche che hanno permesso al Catanzaro di Calabro di far sognare l’anno scorso un’intera città.

Il ritorno di Curiale

E a questo proposito, la notizia del pomeriggio, già nell’aria da qualche giorno, è il reintegro in organico di Davis Curiale. Il centravanti, che era stato messo sul mercato senza trovare un acquirente, alla fine era rimasto in giallorosso ma era finito fuori rosa. Oggi la società, con una nota apparsa sul sito ufficiale, ha comunicato il suo rientro nel gruppo «dopo i colloqui avuti con i vertici della società e dopo la revisione della posizione contrattuale del tesserato». Un’altra freccia nell’arco di mister Calabro.

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Redazione

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7 Commenti

  • Pareggio ingiusto. Il Potenza meritava di vincere per occasioni, impegno ed organizzazione. L’unica cosa in cui ha demeritato sono quelle perdite di tempo consentite dagli arbitri. Che del resto i nostri passaggi all’indietro agevolano

  • Si difende purtroppo follemente un sistema che non funziona. Quando dopo le prossime 3 giornate saremo fermi a 6 punti, sarà troppo tardi per qualsiasi ipotesi seria di recupero. Ma è anche vero che ormai ci siamo abituati.

  • mi associo alle disamine io invece penso che la società dovrebbe intervenire per fare svegliare un pò tutti giocatori ed allenatore senbra che dormono…. tiki taka sempre all’indietro mai una ripartenza veloce…

  • Ancora bisogna accordare fiducia a questo incapace, ci vuole coraggio. Fra tre partite sarà troppo tardi. Se foresti non vuole farlo dimettere che se ne andasse pure lui, morto un papa se ne fa un’altro, prolungare l”agonia è masochismo puro.

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