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Catanzaro presuntuoso, sconfitta meritata

Scritto da Redazione

Prestazione poco brillante e cattiva dei giallorossi. I cambi di Vivarini regalano una vittoria storica al Monterosi

Il piccolo Monterosi scrive la pagina più importante della sua storia calcistica e passa meritatamente al “Ceravolo” contro un Catanzaro presuntuoso e lezioso, senza la giusta e necessaria cattiveria per centrare tre punti fondamentali nella corsa al secondo posto.

Spettacolo per pochi intimi

Poco più di duemila i presenti sugli spalti per assistere all’inedita sfida tra il Catanzaro e il Monterosi Tuscia, nella quartultima giornata di campionato. Il solito vento e un freddo inusuale per il periodo accolgono le squadre al loro ingresso in campo. Martinelli squalificato è sostituito da Fazio mentre Cinelli e Welbeck sono titolari in mediana, con Verna a rifiatare. Sono questi i cambi nel 3-4-1-2 di Vivarini rispetto alla gara pareggiata in inferiorità numerica a Castellammare di Stabia. Mister Menichini, ex difensore giallorosso del Catanzaro dei tempi d’oro, replica con un accorto 5-3-2 e fa un figurone.

Parte forte il Monterosi

Dopo la scorribanda iniziale di Bayeye è subito il Monterosi ad avere due clamorose occasioni consecutive con Artistico, ma Branduani si supera salvando lo 0-0. L’azione lampo dei laziali sveglia il Catanzaro che cerca di giocare sfruttando soprattutto le due corsie laterali. Le occasioni arrivano prima con Sounas (tiro ribattuto), poi con Biasci (conclusione ribattuta), infine con Welbeck che manca il tap-in da pochi passi. Per il resto, il primo tempo passa col Monterosi che gioca compatto e difende con ordine e il Catanzaro alla ricerca della giocata che non arriva. Troppa leziosità nelle trame giallorosse, con una ricerca dell’azione manovrata per arrivare al gol che non porta a nulla se non a indispettire il pubblico presente.

Botta e risposta a inizio ripresa

Chi si aspetta un Catanzaro più propositivo nel secondo tempo non fa i conti col Monterosi che, malgrado il vento contrario, prende coraggio. I difensori catanzaresi perdono spesso i duelli con gli attaccanti avversari. Il recupero delle seconde palle in mezzo al campo è cosa rara. Le distanze tra i reparti sono eccessive con conseguenti ripartenze pericolose dei laziali. Al quarto della ripresa Biasci perde palla sulla trequarti offensiva. Sul ribaltamento di fronte Welbeck, posizionato male e in ritardo su un contrasto, serve un “assist perfetto” a Costantino. Il bomber del Monterosi si gira e con un preciso destro a incrociare fulmina Branduani. I giallorossi si riversano nella metà campo avversaria e riescono a raddrizzarla dopo solo cinque minuti. Cinelli recupera palla e serve Vandeputte che, dalla sinistra trova pronto Cinelli. Il regista si fa ribattere la conclusione a botta sicura, ma sulla ribattuta Sounas segna un rigore in movimento. È 1-1.

Sostituzioni sbagliate

Riagguantato il pareggio ci si aspetta un altro Catanzaro. Non sarà così. Al 14′ della ripresa Vivarini cerca la svolta della partita, cambia modulo e passa al 3-4-3. Verna per Welbeck è un cambio naturale, più atipico quello di Sounas per Vazquez. L’argentino è schierato in una posizione di campo (l’ala destra) non congeniale e non inciderà. Il cambio di Sounas è azzardato perché il greco stava prendendo fiducia e crescendo dopo il gol realizzato. L’ultimo squillo per il Catanzaro arriva poco prima della mezzora con Biasci che si accentra e impegna severamente il portiere laziale. Il lato sinistro d’attacco del Catanzaro è quello più pericoloso anche perché a destra Bayeye non trova spazio. Vivarini opera altri due cambi di difficile comprensione. Rolando, che non gioca da una vita, viene schierato a sinistra al posto di Vandeputte, mentre Carlini prende il posto di Biasci per tornare al 3-4-1-2.

Il gol della beffa

La mossa tattica non produce alcun effetto. A destra si continua a sbattere contro il muro laziale. Adesso anche a sinistra, con la corsia rivoluzionata cala il sipario. L’infortunio di Fazio complica ancor di più la situazione. La difesa, già in sofferenza nei duelli individuali con gli attaccanti di Menichini, perde il suo leader. Vivarini manda in campo Maldonado e arretra Cinelli nell’inedita posizione di centrale della difesa. La mossa è un chiaro segnale che il Catanzaro vorrebbe vincerla ma allo stesso tempo, vista la pericolosità di avversari più forti nei duelli fisici e nel corpo a corpo, è azzardata. E si rivelerà perdente. Passano quattro minuti, e il primo pallone scodellato al centro trova Cinelli fuori posizione. Ekuban di testa trafigge Branduani. Accadrà pochissimo fino alla fine. Un mezzo tiro rimpallato di un Iemmello opaco e una traversa scheggiata da Maldonado su punizione all’ultimo secondo. Davvero troppo poco per acciuffare almeno un punto in una partita che il Catanzaro ha meritato di perdere.

Secondo posto a rischio

La sconfitta è pesante, vista l’importanza dei tre punti nella corsa al secondo posto che adesso è a serio rischio. Il Catanzaro del primo tempo ha dimostrato poca verve e voglia di vincere, ricalcando il primo tempo di Castellammare. Troppi fraseggi, troppa leziosità, troppi tocchi in più: la presunzione classica di una squadra che è sembrata appagata ma che nella realtà dei fatti non ha ancora centrato alcun obiettivo. Alla prestazione negativa dei singoli si è aggiunta una gestione discutibile dei cambi da parte di Vivarini. Perdere e sbagliare una partita ci può anche stare, abbassare il livello di guardia no. Mentre il Bari torna in serie B, il secondo posto è fondamentale per arrivare ai play off in una posizione di privilegio, con la giusta autostima e la convinzione di essere forti. Per conquistarlo servono impegno e abnegazione, senza la superficialità vista in campo contro il Monterosi, sicuramente inferiore al Catanzato. L’incidente di percorso può essere dimenticato solo a patto di ritrovare cuore, ferocia e voglia di vincere. Lunedì sera, nel posticipo televisivo di Foggia, servirà tutto questo per affrontare senza Martinelli (e forse Fazio) una squadra in salute che segna gol a grappoli.

Autore

Redazione

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4 Commenti

  • Ieri un mio amico per sfottermi un pò mi provocava dicendo: Calabro con questa squadra rinforzata a gennaio avrebbe fatto meglio. L’ho mandato a ……. e ridendo mi ha fatto notare che con Calabro però avevamo battuto sia il Bari che la Ternana. Vero!!

    • Calabro l’anno scorso, dopo la partita persa contro l’Avellino in casa (goal in fuorigioco), non ne ha più persa una, subendo 2-3 goal sino al termine della stagione, blindando un secondo posto che fino a dicembre sembrava impossibile..
      un secondo posto che si è rivelato una fregatura, squadra ferma un mese e ritmo partita andato perso
      VOGLIO ARRIVARE QUARTO/QUINTO CAZZOO
      GIOCHIAMO SUBITO I PLAY OFF, NON ASPETTIAMO LE SQUADRE CHE AVRANNO 2-3 PARTITE IN PIù NBELLE GAMBE E RITO PARTITA IN PIù
      SVEGLIAAAA

  • Sono sensibilissime. Piano con i commenti che le ragazze si demoralizzano. Che capelli meravigliosi e che tatuaggi strabilianti. Capelli e tatuaggi valgono il prezzo del biglietto.

  • Ingnorantenellanotte tu sei il rifiuto di noi tifosi del GRANDE CZ e tutti. I CALABRESI Non fare troppo uso di droga. Smettilla di criticare il CZ. Tu.sei fortunato l oceano ci divide. Buttatelo fuori

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