Rassegna stampa

Catanzaro, prossimo traguardo la C1

Ma prima c’è la Nocerina

CATANZARO – Dopo la conquista dei playoff, il prossimo traguardo è la C1. Ancora prima, c’è la semifinale con la Nocerina. Il prossimo 25 maggio, bisogna superarla con un punteggio che consenta di affrontare il ritorno con sufficienti garanzie. Il pubblico di Catanzaro, esperto di playoff per averne già visti e sofferti tre, avverte la necessità del proprio contributo, prepara una massiccia partecipazione, s’accinge a diventare un blocco unico con la squadra. Stanno, infatti, pervenendo dalla città e dai centri della regione tradizionalmente vicini ai colori giallorossi, forti segnali d’entusiasmo, insieme a richieste di biglietti. I tifosi, appresa la notizia su una loro ridotta partecipazione al San Francesco di Nocera (500 biglietti messi a disposizione dalla società campana, invece dei 5 mila richiesti da quella di Parente) se ne lamentano e variamente protestano. I regolamenti sono dalla loro parte, in quanto il Presidente della Lega ha facoltà di disporre un campo diverso, quando non sia possibile assicurare in quello naturale una presenza congrua della tifoseria ospitata. Le norme, invece, in tale contesto, diventano più che mai un optional. Emergono gli equilibri politici del palazzo, incomprensibili anche ai più avvezzi alle questioni di diritto, che s’interrogano sull’utilità di mantenere le disposizioni, che non vengono rispettate. I tifosi chiedono ripetutamente, a chi non è legittimato a dare risposte, perché quel che è stato consentito quest’anno alla Florenzia o allo stesso Catanzaro nei playoff di due anni addietro (neutro di Benevento per la semifinale con la Puteolana), non continui ad esserlo al cospetto delle stesse premesse. Approfittando della sosta di campionato, qualcuno ha anche chiesto, dopo averlo appreso dalle cronache di Crotone, chi abbia potuto in passato offrire all’ex Pino Tortora la prestigiosa presidenza del Catanzaro che, addirittura, il giocatore avrebbe rifiutato. Alla squadra, intanto, s’è aggregato Ferrigno, appena fermatosi per una leggero stato febbrile, mentre la società continua, con varie iniziative, a far avvertire la sua costante vicinanza e mantenere il gruppo compatto. Per il Catanzaro, dunque, è prossimo l’avvio della quarta partecipazione ai playoff, che sono i primi del ventiduenne brasiliano Toledo Machado Robson, piacevole sorpresa del girone di ritorno. Aveva iniziato la stagione dalla panchina. Inizialmente gli era stato preferito il più giovane connazionale Machado Rodrigo Batista, che gli somiglia anche nel nome. Ora, Toledo è diventato un punto inamovibile della fascia destra. “Sono contento –osserva- Avevo giocato nella passata stagione con il Rieti, ma l’esperienza di Catanzaro mi ha formato e dato sicurezza.” Come tutti i brasiliani, dà in campo l’impressione di divertirsi, al punto da farsi facilmente scoprire quando ricorre alle maniere dure, come fosse costretto ad adeguarsi agli altri. “Forse è così –sorride, ricordando l’ultima ammonizione di Olbia e le precedenti. “Catanzaro- conclude- mi ha insegnato il calcio vero, la gente mi apprezza e rispetta, mi farebbe piacere far carriera in questa città.”

Salvatore Blasco – Gazzetta dello Sport

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God

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