Il Catanzaro ha iniziato a costruire la sua nuova stagione partendo da fondamenta giovani. Una scelta che parla di programmazione e di fiducia nel lavoro di scouting del direttore sportivo Polito, che ha già dimostrato di saper individuare profili interessanti. Il portiere Marietta, il terzino Frosinini, il trequartista Alesi e il difensore Verrengia — quest’ultimo acquistato già nello scorso mercato di gennaio e lasciato a maturare al Potenza in Serie C — rappresentano la prima linea di rinforzi, un investimento sul futuro, più che sul presente immediato.
Non è un caso che il club abbia deciso di muovere questi passi in anticipo rispetto ai grandi botti di mercato. C’è la volontà di garantire al nuovo tecnico Alberto Aquilani un gruppo già assortito di giovani su cui poter lavorare in ritiro, per valutarne attitudine, crescita e potenziale inserimento nel progetto tattico. Aquilani, del resto, è un allenatore che non disdegna di plasmare i giovani calciatori a propria immagine e somiglianza, puntando molto su principi di gioco collettivi e sull’intelligenza situazionale.
Sul tavolo del ds Polito c’è anche il nome del terzino Magni, classe 2006, un altro prospetto uscito dal vivaio del Milan, che ha giocato l’ultimo anno in C col Milan Futuro. L’idea è chiara: provare a replicare il percorso virtuoso già visto con Bonini, trasformato in pochi mesi in una plusvalenza da manuale, evitando invece i passi falsi commessi con Ceresoli e Turicchia, rispediti al mittente nello scorso mercato di riparazione perché non ritenuti pronti o funzionali al sistema.
Non è ancora tempo per il mercato dei big
Insomma, mentre i tifosi attendono con comprensibile impazienza i cosiddetti “colpi pesanti” — quei tre o quattro giocatori di categoria che alzeranno il tasso tecnico ed esperienziale della rosa — il Catanzaro prepara con calma e lucidità il terreno. I big arriveranno, ma con tempistiche scelte in modo da cogliere le migliori opportunità, evitando aste o affari affrettati. La priorità, oggi, è costruire una base solida, anche sotto il profilo dell’entusiasmo e dell’identità.
E forse è proprio questa la notizia più confortante per tutto il Popolo giallorosso: a Catanzaro, finalmente, non si vive più di sole scommesse o improvvisazioni dell’ultimo minuto. Si costruisce con metodo, si pianifica con razionalità, si semina con pazienza. Perché i frutti migliori non maturano in fretta, ma arrivano quando la terra è stata ben preparata. E allora, con un Aquilani determinato a dare un’impronta moderna e un Polito che lavora nell’ombra senza clamori ma con idee chiare, si può davvero continuare a sognare. Un sogno fatto di programmazione, appartenenza e – perché no – di quella sana ambizione che a queste latitudini non è mai mancata.
Redazione 24
La strategia non può che essere condivisa, i giovani talenti futuro del Catanzaro. Aspetteremo con pazienza la campagna acquisti, anche troppo lunga.