Rassegna stampa

Comunicati del Club Palanca

Anche i Clubs iniziano a muoversi.
Presa di posizione decisa del Club marinaro nei confronti dell’Uesse

IL PROGETTO PARENTE?

La disfatta di Rimini ha lasciato il segno.
Pregustavamo già il ritorno alla
vittoria in trasferta assente da ben più di un anno, ma il secondo tempo in
terra romagnola ci ha ridato la dimensione che ormai più sembra adattarsi, da
due anni a questa parte, sulla pelle di noi tifosi: soffrire con umiliazione!

7 gol incassati nelle prime 3 gare, con una media che nell’intero campionato
ci porterebbe a subire 98 reti! Vale a dire ben 16 in più della passata
stagione!

7 gol incassati con: Vicenza (1), ripescata come noi e da due neopromosse
Cremonese (2) e Rimini (4). Sono dati che uniti alla prestazione in terra
romagnola dànno un quadro abbastanza chiaro sulle potenzialità di questa
squadra.

Insomma, anche questo secondo e consecutivo campionato di serie B sembra
essersi aperto all’insegna: “l’importante è partecipare…tanto poi ci
ripescano”

Ci dispiace dottor Parente, ma a noi tutto ciò non può star bene. Vadi per
l’inesperienza (ed aggiungiamo anche presunzione) che il primo anno sia stato
fallimentare ma due anni consecutivi sinceramente son troppi!

Il giorno del ripescaggio in serie B abbiamo lodato questa società perché ha
comunque avuto il merito di mantenere dei bilanci in positivo consentendoci di
essere, per l’appunto, ripescati.

Allora sia così gentile da spiegarci qualcosa:

— se i bilanci sono a posto i soldi per una adeguata campagna acquisti perché
non sono stati spesi?

— il budget messo a disposizione del buon Martino era solo per gli ingaggi
visto che sono arrivati solo calciatori svincolati o in prestito?

— spera ancora di salvaguardare il bilancio auspicandosi un nuovo ripescaggio?

A quest’ultima domanda ci auguriamo di no, perché, sinceramente anche per noi
un eventuale altro ripescaggio sarebbe mortificante. Le vittorie preferiamo
conquistarle sul campo.

Dottor Parente ci rivolgiamo a lei perché attualmente, da quello che è dato a
sapersi lei è l’unico degli azionisti che ufficialmente ricopre una carica e
tal proposito le saremmo grati se una volta per tutte ci fosse chiarezza anche
sulle funzioni degli altri azionisti.

Tre partite un punto sono davvero poca cosa e non vorremmo cadere nello
sbaglio dello scorso campionato sarebbe troppo comodo sparare nel mucchio dei
giocatori, colpire a sangue freddo Corona o Ceccarelli, Zini o Rizzato. Non
vogliamo che Buso e Nervo rischino di diventare il Cagni ed il Carbone di turno
su cui addossare tutte le colpe.

Non ci venga a dire che lei ritiene assurdo che dopo solo tre giornate già ci
sia in atto una contestazione. Ricordo perfettamente le sue parole quando lo
scorso anno a dicembre lei ci omaggiò di una visita al “club Palanca”
dichiarandosi perplesso che a dicembre le veniva fatto notare che si sarebbe
andati di corsa in serie C.

Voi siete bravi a luglio a chiamarci a raccolta per sottoscrivere gli
abbonamenti. E noi siamo così innamorati di questa maglia che addirittura
abbiamo superato di gran lunga la cifra degli abbonati dello scorso campionato.

Le abbiamo dato fiducia e siamo amareggiati nel constatare che la nostra fede
è stata mal ripagata. Non è solo una questione di risultati ma è la gestione
dell’intera organizzazione societaria che ci sembra allo sbando.

Siamo al secondo anno consecutivo di serie B, una serie che dovrebbe garantivi
visibilità su scala internazionale e malgrado ciò non siete riusciti a trovare
uno sponsor che potesse dar nuova linfa alle casse societarie, avete venduto la
nostra passione alle televisioni dandoci in pasto a decoder digitali e
terrestri senza alcun risultato di visibilità.

Il nostro amore si chiama Catanzaro, pretendiamo rispetto e dignità per la maglia.

Siamo usciti in questa edizione straordinaria ridotta nel numero di pagine e
volutamente senza inserzioni pubblicitarie a testimonianza che la nostra
passione non è vendita! E che quando occorre i tifosi sono gli unici metter
mani al portafoglio!

Che le sia chiaro da oggi in poi, la mano al portafoglio la metteremo solo per
salvaguardare i nostri interessi. Il Catanzaro è un nostro interesse, che
difenderemo con tenacia da sciacallaggi di ogni sorta e da oscure manovre
politiche.

Il Catanzaro Siamo NOI.

Giù le mani dal CATANZARO

10/09/2005, Terza giornata di campionato di Serie B.
Ci ritroviamo con la paura di rivivere l’incubo della scorsa stagione. Però al
contrario dell’anno scorso non resteremo immobili e inermi.
Vogliamo da subito mettere in chiaro diversi punti per noi oscuri, segnali che
ci riportano alla mente le nefandezze della scorsa stagione, che nostro
malgrado abbiamo vissuto al seguito dell’Uesse 1929.
Uno di questi segnali sono le esternazioni di Sergio Buso e di Gabriele
Martino che hanno, per chi vuole ascoltarle e per chi non segue il suono delle
sirene, un suono sinistro e preoccupante.
Anzi, diciamola tutta, suonano come le campane durante un funerale: a morto.
E visto che l’unica componente viva e vegeta di Catanzaro e del Catanzaro
siamo noi tifosi è il momento di farsi sentire.
Togliamoci subito i sassolini dalle scarpe.
Girano strane voci su una commistione di dubbio gusto tra calcio e politica in
vista delle prossime elezioni di aprile.
E’ chiaro che ognuno è libero di fare quello che gli pare, ma è altrettanto
chiaro che NON può fare quello che gli pare con il Catanzaro e quello che
rappresenta. E che questo sia ben impresso nelle menti di costoro fin da ora.
E poi sembra che questa rincorsa ai bilanci sani sia una scusa per non
spendere, anzi per guadagnare con l’US Catanzaro.
La Società le ha inventate tutte pur di non impegnarsi finanziariamente e
spesso lo ha fatto a discapito dei tifosi, presi per il collo da abbonamenti a
dir poco esosi e da prezzi dei biglietti fuori mercato, ciò nonostante nel
primo sabato di questo campionato nella partita contro il Vicenza, (chi conosce
il Ceravolo sa) l’affluenza è stata almeno nell’ordine delle 12.000
presenze, mentre, non si capisce perché (o meglio facciamo finta di non capire)
i dati comunicati parlano di 9000 spettatori.
E strana, sembra questa pace virtuale tra gli azionisti dell’US; e appare
strana specie dopo i ridicoli e inopportuni screzi di questa estate a mezzo
stampa tra i vari soci. Adesso tutto tace?
Tutto fila liscio?
Ma noi ce ne
chiediamo il motivo, sia perché siamo l’unica cosa viva di Catanzaro, sia
perché ci sentiamo liberi e indipendenti al contrario di tanti. E visto che
siamo anche svegli, rispondiamo: non sarà mica per i soldi attesi dalla Lega e
dalle televisioni? Non sarà che dopo l’arrivo di questi soldini ci sentiremo
di nuovo dire che bisogna stare attenti ai bilanci e che non ci sono soldi per
fare il mercato? Non sarà che si aspetta la spartizione per poi procedere con
la notte dei lunghi coltelli e la loro personale resa dei conti? Il dubbio
viene spontaneo come le domande appena poste…

Stenderemo un velo pietoso sulle tante altre iniziative da circolo ricreativo
di quarta serie, organizzate dalla società e da chi gli gira intorno.
Da quarta serie, se non peggio si sono rivelati alcuni giornalisti di
Catanzaro. Mai una parola fuori dal coro, diretto con maestria da Via Lombardi,
mai una critica, mai un appunto per paura di chissà cosa e di chissà chi o,
peggio, per non perdere l’occasione di assistere dalla magnifica Tribuna
Stampa alle partite e di gustare il caffè gentilmente offerto dallo sponsor.
Anzi, si è cavalcata l’onda dello scoop di bassa lega, alimentando la triste
polemica estiva tra i soci dell’US, per poi scrivere articoletti da compitino
in classe, magari, per non perdere il saluto dei loro “amici” calciatori o
dirigenti.

A Sergio Buso e a Gabriele Martino ci sentiamo di chiedere:
il “Progetto Parente” di Giugno era questo?
Stanno mancando solo i risultati? O
tutto il progetto è stato variato in corso d’opera?
Se così fosse: perché?

Ora noi ci rivolgiamo al Presidente Parente perchè ci spieghi e ci faccia
capire quello che noi ammalati di “catanzarite” non riusciamo a spiegarci, NOI
che maciniamo km, NOI che prosciughiamo il nostro conto in banca, NOI che
rendiamo la nostra giornata di trentasei ore per seguire le sorti dell’Uesse
1929, NOI vogliamo chiarezza, perché NOI, lo possiamo gridare ad altissima voce
e con orgoglio,

NOI NON SIAMO TIFOSI DA SERIE B, SIAMO DA SERIE A!!!!!!!!.

Catanzaro Club Massimo Palanca

Autore

Davide Pane

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