Rassegna stampa

Corona convinto che questo gruppo farà bene

“Gli obiettivi si stabiliscono nel corso della stagione ma sono più che certo che potremo imporre da subito il nostro gioco”.
da Il Quotidiano

«Sapevo che esultando a quel modo sarei stato ammonito. Un’ingenuità forse, ma quello che c’è sotto la maglia è molto più importante di una partita di calcio». Le ragioni di un bomber, il volto pulito di Giorgio Corona, campione nello sport ma soprattutto nella vita. Punito da un regolamento troppo intransigente, per il solo fatto di aver tolto la maglietta dopo aver segnato il gol dell’1-1 con l’Avellino. Ma sotto quella maglia c’era una tradizione da rispettare: mostrare a tutti, dopo ogni rete casalinga, il volto di Mirko. Una promessa questa, fatta dal bomber palermitano al signor Gregorio, padre di quel piccolo angelo strappato alla vita a soli 7 anni, il cui ricordo rimane forte nel cuore dei tifosi del Catanzaro.
Corona ha lottato per tutta la gara, ci teneva a vincere, ci teneva a regalare ai suoi tifosi la prima soddisfazione della stagione. «Con un pizzico di fortuna in più ­ ha affermato il bomber palermitano ­ probabilmente avremmo fatta nostra la partita, ma va bene così. Ho visto una squadra in crescita, specie in relazione alla gara di Catania. Ai nastri di partenza del campionato di B, ci presenteremo in ottime condizioni».
E che attesa per Corona, chiamato finalmente all’età di 30 anni a disputare un campionato cadetto da protagonista. Un’emozione che riesce comunque a contenere. «La vivo in modo tranquillo, anche perché i miei compagni, tutta gente di categoria e con esperienze anche più importanti, mi danno una grossa mano ad ambientarmi. E’ un gruppo meraviglioso, tutti bravissimi ragazzi con cui ho legato fin dal primo giorno di ritiro. Con i compagni di reparto poi, l’affiatamento è già ottimo. Specie con Carbone e Cammarata: mi sono trovato benissimo».
La fantasia ispirata di Carbone e l’esperienza fondamentale di Cammarata, consegnano dunque a Corona quei due compagni di reparto che lo stesso si aspettava. Proprio Cammarata del resto, potrebbe rivestire quel ruolo fondamentale, nel gioco di Corona, che ai tempi del Brindisi svolgeva Francioso. «E’ vero ­ ha confermato Corona ­. Anche perché Francioso mi ha insegnato tanto e so che da Fabrizio (Cammarata ndr) posso imparare altrettanto. Parliamo molto tra di noi, in quanto dormiamo nella stessa stanza e siamo consapevoli che insieme, potremo fare sicuramente grandi cose».
E quanto al reintegro in rosa del suo amico Giovanni Caterino, Corona ammette: «Conosce molto bene la serie B, ha una lunga esperienza alle spalle e lo scorso anno è stato molto utile alla nostra causa. Quanto basta per aspettarsi una grossa mano da lui».
Ambizioni e speranze dunque per questo gruppo, che nei pensieri di Giorgio Corona ha già le carte in regola per disputare un campionato di primo piano. «Gli obiettivi si stabiliscono nel corso della stagione, ma tenendo conto del nostro stato di forma e del fatto che il campionato inizierà l’11 settembre, sono più che certo che potremo imporre il nostro gioco fin da subito. Soprattutto nelle partite in casa abbiamo un arma fondamentale, la spinta del nostro pubblico. Il mio stato fisico? Con l’Avellino potevo fare di più, specie nell’ultimo tiro in cui ho colpito il palo. Ero già pronto per esultare».

Domenico Concolino

Autore

Paolo Spinoso

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