Rassegna stampa

Crotone, Vrenna denuncia: «Clima ostile intorno a noi»

Il vicepresidente: «Da più parti ci stanno additando come squadra che gode di favori extracalcistici»
da Gazzetta dello Sport

CROTONE Anche se le distanze dalla capolista sono tre e mancano solo 270 minuti dalla fine, in casa rossoblù il divieto assoluto di mollare è scattato perentorio da parte dei massimi vertici della società. A tre gare dalla fine la convinzione è che ci sono ancora margini per poter riacciuffare il Catanzaro. Chi appare più convinto di questo è il vice presidente della società Gianni Vrenna che ha messo sul chi va là tutti i suoi tesserati.
« Fino a quando l’aritmetica non dirà il contrario in casa Crotone si dovrà combattere per ottenere il massimo da qui alla fine. Chiaro che la speranza è che chi ci precede possa incappare in qualche passo falso che ci faccia riavvicinare alla vetta della classifica. Il calendario del Catanzaro, come il nostro d’altronde, non è affatto facile. Noi potremo sfruttare il fattore campo mentre la capolista avrà vita difficile a cominciare dalla prossima gara contro un Martina che ancora non è salvo.
Sempre che tutto sia svolga nella massima regolarità».

— Ci spieghi meglio.

«A Viterbo, per esempio, abbiamo avuto un’accoglienza turbolenta. Il pubblico di casa gridava ai propri giocatori ‘ venduti’ e anche noi non siamo stati risparmiati a seguito dell’esposto contro ignoti che abbiamo presentato alla procura di Viterbo per i noti fatti accaduti alla vigilia della partita. In quel clima abbiamo alla fine abbiamo pagato perché, secondo me, non esistevano le condizioni ottimali per disputare l’incontro. Purtroppo devo ammettere, mio malgrado, che l’impressione che ho è che si sta cercando di creare un ambiente ostile attorno al Crotone e non da oggi.
Succede ormai sistematicamente da qualche gara a questa parte; e si sa che, se non si è tranquilli, il rischio di non centrare l’obiettivo è enorme».

— Questo suo sfogo è magari dettato dall’amarezza dopo essere stati battuti a Viterbo e avere contemporaneamente perso la leadership della classifica o c’è dell’altro?
«La sconfitta a Viterbo ci può anche stare e poi non siamo stati gli unici ad essere usciti battuti da quel campo — spiega il numero due del Crotone — . Ma non riusciamo a capire cosa sta succedendo visto che da più parti, e con diversi mezzi, ci stanno additando come squadra che possa godere di favori extracalcistici. Vorrei ricordare invece che, facendo una attenta analisi, abbiamo ricevuto più torti che favori e poi nelle ultime quattro trasferte abbiamo racimolato tre sconfitte e una vittoria: ditemi se questi sono favori…».

— Però è anche vero che non vi siete mai lamentati.

«Non ci siamo mai lamentati perché fa parte del nostro stile ma non vuol dire che non ci hanno dato contro. Gli ultimi arbitraggi non ci hanno convinto molto. Infatti se prendiamo, per esempio, le gare prima di Viterbo, noi avevamo cinque diffidati. Tre sono stati ammoniti a Benevento (Paro, Scardina e Galardo ndr) e due la settimana dopo in casa con la Fermana (Rossi e Di Meglio ndr) e tutti per falli quantomeno futili e non meritevoli del giallo. Siamo andati a Viterbo senza elementi importanti e tutto ciò mi sembra una coincidenza troppo strana».

— Concludendo cosa si auspica da qui alla fine del campionato?

«Che innanzitutto queste ultime tre gare si possano giocare con la massima trasparenza e su questo chiederemo l’intervento della Lega e dell’Ufficio Indagini. Poi, chiaramente vinca il migliore, e che ad ognuno spetti la propria sorte. Se saremo bravi a centrare la promozione bene altrimenti ci giocheremo i playoff senza nessun problema».

Luigi Saporito

Autore

God

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