Rassegna stampa

De Simone e Ferrigno, il Catanzaro vince al centro

L’ex avellinese: “La B dipende da noi, siamo fortissimi in tutti i reparti”. Il veterano giallorosso: “Ora non sciupiamo tutto”
da Gazzetta dello Sport

CATANZARO Se il campionato finisse ora, il Catanzaro sarebbe in B. Le nuove risorse sembrerebbero venire dal centrocampo.
Il reparto, protegge alla perfezione con Briano e De Simone, punge continuamente con Ferrigno e Toledo e, ora, segna gol da tre punti. E’ avvenuto domenica con il prepotente vantaggio di Domenico De Simone e la prodezza del raddoppio di Fabrizio Ferrigno. “Invero, in carriera ho realizzato un solo gol nel primo anno di Chieti — racconta il 29enne De Simone —. Però, quello di domenica mi ha ripagato del digiuno del passato.
L’urlo del Ceravolo mi resterà impresso per molto tempo. Spero di riuscire a ripetermi, mentre confermo che il nostro sistema di gioco consente, sia a me che a Briano, di andare alla conclusione. Però, nel reparto, ci sono compagni, come Ferrigno e Toledo, più votati di noi a segnare e dare una mano a Corona, peraltro sempre marcatissimo”. Sulle prospettive, l’ex dell’Avellino continua: “Ora, la B dipende da noi. Siamo fortissimi in tutti i reparti, come stiamo dimostrando ridimensionando qualsiasi avversario”.
Poi, è la volta di Ferrigno, che ha firmato un gol d’autore, destinato a restare nella storia del calcio giallorosso. Da 45 metri non aveva segnato nemmeno il mitico Palanca ed è stata un’impresa che meriterebbe i migliori riflettori. “davvero, sono stati 50 i metri? — chiede divertendosi l’estroso Ferrigno, che ha realizzato la sua quinta rete stagionale e la sua 32 ª in carriera —. Ma che gol ho fatto! E’ stata un’emozione fantastica. Ho stoppato bene la palla e, come ho intravisto il portiere fuori dai pali, non ho pensato 2 volte a tirare. Poi ho sentito lo stadio esplodere. Sono, fra l’altro, felice d’essere ritornato ai livelli di rendimento della passata stagione. Il nuovo modulo esalta meglio le mie caratteristiche. Sono contento che la gente sia ritornata ad apprezzarmi. Ho ricevuto critiche distruttive ed immeritate, da gente poco competente. Comunque, non posso addormentarmi su quel bel gol e devo continuare a segnarne altri. Anche se non mi posso lamentare, quest’anno sono stato abbastanza sfortunato. Ho avuto, infatti, tante altre occasioni, sfumate per pura sfortuna. Il mio gol e quello di De Simone confermano le notevoli potenzialità di questa squadra, in cui tutti creiamo gioco e, all’occorrenza, possiamo segnare. Mi pare che, a parte i nostri attaccanti, anche Ascoli, che giocava difensore, ha sfiorato domenica la marcatura”.
Poi Ferrigno ammonisce la squadra: “La vittoria contro la Sambenedettese è stata esaltante, ma dobbiamo dimenticarla in fretta. Nessuno di noi ha intenzione di mollare proprio ora. La nostra corsa la dobbiamo continuare a fare solo su noi stessi”. Fabrizio Ferrigno, 31 anni a giugno e 25 presenze, artefice principale della magnifica rimonta dello scorso torneo, è un giocatore- simbolo. Non è un caso, come ha ricordato, che ha sopportato, nei momenti di difficoltà, la croce di alterni risultati.
“Mancano solo 5 gare al sogno della promozione.
— continua —. Stiamo bene, sia fisicamente che mentalmente. La nostra forza continua ad essere il gruppo. Adesso, dobbiamo esser bravi a non sciupare quanto fatto fin’ora.
Ritengo proprio che non si verificherà nessun calo, perchè saremo feroci nel confermarci”.

Salvatore Blasco

Autore

God

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