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Dopo 14 giornate il Catanzaro “riscopre” il segno X. Finisce 1-1 col Palermo

Scritto da Vittorio Ranieri

Torna in serie B una delle classicissime del Sud. Sfida numero 50 tra giallorossi e rosanero, una bella cornice di pubblico sugli spalti (diecimila spettatori di cui 750 ospiti) ed un match d’alta classifica che non ha tradito le attese della vigilia. Se alla vigilia, Vivarini aveva chiesto ai suoi uomini Continuità, concentrazione e applicazione”, alla luce della prestazione delle Aquile, contro una delle migliori squadre viste all’opera al Ceravolo, il tecnico giallorosso non può che essere soddisfatto. Dopo ben quattordici giornate, il Catanzaro riscopre il segno “X” e scopre quanto un pari possa essere la migliore ripartenza possibile dopo la delusione di Piacenza. L’uno a uno di stasera allontana quella negatività che aleggiava sui giallorossi e rappresenta un punto guadagnato. Per intenderci, il Palermo del Ceravolo non ha nulla a che vedere con la squadra (abulica) dell’andata.

Le formazioni. Nessuna sorpresa nella formazione di casa, con Veroli che, sulla corsia di sinistra in difesa, prende il posto dell’acciaccato Krajinc. A centrocampo, invece, a fare le veci di Ghion in cabina di regia è Pompetti affiancato da Verna. Sounas e Vandeputte completano il centrocampo, a supporto della coppia Iemmello-Biasci. In casa siciliana, out il bomber Brunori, è Soleri (galvanizzato dalla doppietta contro il Modena) a guidare il trio d’attacco, a i suoi lati Di Francesco e Di Mariano (preferito ad Insigne perché più propenso ai ripiegamenti). Nel 4-3-3 di Eugenio Corini, il neo acquisto Ranocchia prende posto in mediana sul centro destra, con Gomes nel mezzo e Segre sul centrosinistra, mentre Diakitè parte dalla panchina. In una difesa che regolarmente incassa almeno due gol da sette gare di fila, Graves è confermato a destra e Nedelcearu al centro.

La cronaca. Al termine del riscaldamento Jari Vandeputte viene premiato per le 100 presenze in giallorosso, staccate in realtà in Catanzaro-Brescia, il tutto prima del lungo minuto di raccoglimento per la scomparsa di Gigi Riva. Quasi in contemporanea, la sua Cagliari ed il Ceravolo rendono omaggio a Rombo di Tuono.

Alla ricerca di una vittoria esterna che manca dal 7 ottobre, parte meglio il Palermo. Buona la circolazione di palla dei rosanero, che chiudono bene gli spazi e pressano alto i padroni di casa, tant’è si regalano una grandissima occasione dopo pochi minuti. Infatti al 7’ Soleri scatta sul filo del fuorigioco, lanciato da Gomes, presentandosi da solo dinanzi a Fulignati. L’estremo giallorosso si salva, deviando in angolo la conclusione dell’attaccante di origini romane. Passano i minuti ed il pallino del gioco rimane tra i piedi degli ospiti, ma le Aquile non si disuniscono. Al 25’ finalmente si fanno vedere dalle parti di Pigliacelli con un colpo di testa di Veroli su cross di Situm. Passano quattro minuti ed un’azione confusa in area siciliana viene risolta da Biasci, che fa esplodere il Ceravolo siglando l’1-0. Il settimo sigillo in campionato dell’attaccante toscano cambia l’inerzia del match. Praticamente è un’iniezione di fiducia per il Catanzaro che controlla il gioco, non disdegnando qualche sortita offensiva anche sulla spinta delle folate di Vandeputte. Il primo tempo si chiude col forcing offensivo degli ospiti che non produce alcuna occasione.

Al 3’ della ripresa, quasi inaspettatamente, il Palermo pareggia. Azione di Di Mariano che crossa per l’inserimento di Segre che di testa batte sul tempo i centrali giallorossi, riportando il risultato in parità. E non è un caso che sia una palla alta a creare problemi alla retroguardia dei padroni di casa. Il Palermo si lancia in avanti sulle ali dell’entusiasmo ed il Catanzaro balla in difesa. Al 7’, accelerazione di Ranocchia ed il suo cross viene deviato dall’accorrente Situm sul palo a Fulignati battuto. Brivido per i tifosi catanzaresi. Minuto 17, prova a reagire il Catanzaro, bella apertura di Pompetti per Veroli, cross per Iemmello anticipato da Nedelcearu. Sul successivo corner è Gomez a sostituirsi al suo portiere. Altro angolo e questa volta è Ambrosino (appena suventrato a capitan Iemmello) a sfiorare il gol di testa, con la palla che finisce di poco a lato. Dopo cinque minuti, grande scambio Vandeputte-Biasci-Veroli e conclusione del terzino sinistro che avrebbe meritato miglior fortuna. La partita diventa bella e intensa con continui capovolgimenti di fronte ed in uno di questi, al 29’, è l’ex Leonardo Mancuso a provarci. Al 33’, forze fresche in campo per le Aquile: Olivieri per Situm e l’esordio di Petriccione (al posto di Verna). Al 41’ esordio anche per Antonini. Sul finire, è ancora il Palermo a cercare il colpaccio, prima, con Insigne e poi ancora con Mancuso, la difesa giallorossa regge l’urto.

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Vittorio Ranieri

1 Commento

  • Che partita hai visto?? Continui capovolgimenti di fronte? Noi abbiamo cercato di addormentare la partita con i soliti passaggi x provare con qlke ripartenza… Il Palermo inaspettatamente in vantaggio? Noi tifosi, conosciamo il Catanzaro e ci aspettavamo il gol preso (ennesimo su palle alte..) che abbiamo rischiato di prendere nel primo tempo e sul 1a1…

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