Avversario di turno

Empoli: Tavano, Somma e fantasia

L’ex tecnico dell’Arezzo ha trovato un micidiale mix tra vecchie bandiere e giovani talenti

Inizia
il periodo degli esami per il Catanzaro. Ed è subito la capolista Empoli a testare la maturità della
squadra giallo-rossa nell’anticipo della quindicesima giornata. Sulla carta una
sfida impossibile visto il ruolino di marcia dei
toscani, sempre in testa al campionato a parte lo sprint iniziale del Torino.
L’Empoli è additato come un modello: società sana, sapientemente guidata da
Fabrizio Corsi, e squadra costruita e basata sulle risorse del vivaio. Uno splendido giocattolo che potrebbe regalare alla città toscana
la quarta promozione nella massima serie
. Empoli solo da una ventina di
anni è diventata una realtà del grande calcio italiano, con 5 campionati di A e 12 di B (compresi i 4 del dopoguerra), dopo una lunga
permanenza nelle categorie inferiori. La fame di calcio si avverte, in un clima
carico di campanilismo nei confronti delle altre realtà toscane. Anche se la
retrocessione dello scorso anno ha un po’ raffreddato l’entusiasmo.

LA SQUADRA – Proprio la gestione della retrocessione da parte
della società azzurra dovrebbe essere usata come esempio nelle scuole per
manager calcistici. Il presidente Corsi era conscio di
avere alcuni giocatori con contratti troppo onerosi per la serie cadetta e per
una piccola realtà come Empoli. La decisione drastica è stata di cedere tutti i
pezzi pregiati, nonostante gli ovvi mugugni della piazza. Nonostante un mercato
bloccato fino alle ultime ore per assenza di liquidità, l’Empoli è riuscito a
cedere Cribari, Belleri e
il gioiellino Di Natale all’Udinese, Grella al Parma e il bomber Rocchi
alla Lazio. Il mercato si è praticamente fermato qui, visto che nel “trade” con la società friulana sono stati inseriti anche
due dei quattro acquisti che l’Empoli ha complessivamente concretizzato:
l’argentino Almiron e il sudafricano Nomvethe. Il primo è arrivato a titolo definitivo, dopo
aver giocato nell’ultima stagione a Verona. Nomvethe
è in prestito dopo i due gol realizzati l’anno scorso con la maglia della Salernitana. Gli altri due innesti sono stati Vanigli, esperto centrale ex Lecce e Cosenza, prelevato dal
Livorno, e Davide Moro, 22enne centrocampista
arrivato dal Varese. La vera novità della stagione
azzurra è l’allenatore. Finito il rapporto con Attilio Perotti
– che non era riuscito a salvare l’Empoli dopo aver rimpiazzato alla settima
giornata l’amatissimo Silvio Baldini – Corsi ha
proseguito sulla linea verde, scegliendo anche per la panchina un tecnico in
forte ascesa, Mario Somma, reduce dalla vittoriosa
cavalcata di Arezzo. Somma è riuscito con sapienza ad amalgamare una serie di
talenti che, pur giocando a Empoli anche nella scorsa stagione, non avevano
avuto troppo spazio. Si è tornati al modulo caro proprio a Baldini,
il 4-2-3-1, uno schema offensivo come il credo tattico
dello stesso Somma. La rosa azzurra è composta in larga parte da giovani del
vivaio o da vecchi fedelissimi della maglia empolese.
In porta, confermati i due portieri della scorsa stagione, Balli (tornato a
Empoli per chiudere la carriera lì dove l’aveva iniziata) e Cassano. In difesa
sono rimasti Pratali e Lucchini
oltre a Cupi, arrivato alla settima stagione con i toscani. Subito promossi dal
vivaio in prima squadra alcuni giovani di grandi speranze, tra i quali Raggi e
soprattutto Andrea Coda, 19enne già titolare inamovibile. Oltre ai già citati Almiron e Moro, il centrocampo è composto da un gruppo di interditori e da
uno stuolo di fantasisti. Tra i primi spiccano Paolo Zanetti,
22enne ex Vicenza, e Fabrizio Ficini, che domenica ha
festeggiato le 200 partite con la maglia azzurra. Nella folta schiera di piedi
buoni spicca Ighli Vannucchi,
insieme ai giovanissimi Foggia e Lodi, prodotto delle giovanili dell’Empoli,
rientrato dal prestito a Vicenza. Di questo gruppo fa parte anche Cappellini,
la “vecchia” promessa naufragata del Milan, ormai alla
nona stagione in Toscana. Due giocatori jolly, molto importanti nello
scacchiere di Somma, sono Bonetto e Buscè. Il primo è stato recuperato dopo una stagione,
quella appena trascorsa, durante la quale non ha mai giocato. Buscè, invece, è stato un titolare fisso negli ultimi due
campionati, e Somma lo utilizza in differenti posizioni. In attacco la stella è
Tavano, prodotto del vivaio della Fiorentina, esploso
in questa stagione con 12 gol nelle prime 14 giornate dopo averne messi a segno
solo cinque nelle ultime tre stagioni a Empoli. Accanto a lui, si è messo in
evidenza Gasparetto, di proprietà del Milan, mentre i rincalzi principali sono il 20enne bosniaco
Dedic (del Parma), Pellecchia e Nomvethe. Insomma,
una squadra giovanissima (con soli quattro ultratrentenni) che ha fiato ed
entusiasmo da vendere. La linea societaria per ora sta dando i frutti sperati.
L’unico granellino che potrebbe inceppare il perfetto meccanismo è la scarsa
esperienza di questi ragazzi a giocare ad alto livello per una stagione intera.
Solo il tempo potrà darci ulteriori risposte sulle speranze dell’Empoli,
partito per una stagione di transizione pensando al futuro, ma ritrovatosi in
vetta dopo un terzo di campionato.

SUL CAMPO – L’inizio di stagione è stato fulmineo per la squadra
di Somma. Una serie di ottimi risultati ha portato ben presto l’Empoli davanti a tutti, una volta scemato lo sprint del
Torino. L’unico lieve difetto riscontrabile è una certa tendenza a sedersi
nelle partite sulla carta più semplici. L’Empoli ha infatti
steso tutte le principali antagoniste di alta classifica, a partire da Albinoleffe, Ascoli, Piacenza, Verona e Triestina, per
finire con la demolizione di Perugia (2-0 al “Curi”)
e Torino (3-0 in casa). Al contrario, l’Empoli ha manifestato difficoltà contro avversari più abbordabili: basti pensare
ai pareggi interni con Ternana e Crotone e alle
sconfitte di Pescara e Venezia. Anche domenica scorsa contro il
Cesena
, dopo aver dilagato nella prima mezzora con Vannucchi,
i toscani hanno rischiato di perdere, acciuffando a fatica il 3-3 finale. Più
che una difficoltà a costruire gioco contro squadre che si chiudono, quello dei
ragazzi di Somma sembra più un problema psicologico di calo della
concentrazione. In casa l’Empoli, oltre ai due pareggi già menzionati, ha
sempre vinto, subendo in tutto solo tre reti. Il 4-2-3-1
impostato da Somma prevede un paio di versioni, in base all’avversario. Davanti
a Balli, la coppia centrale è formata da Coda e Pratali,
mentre sulle fasce Somma ha due soluzioni. A destra il tecnico ha arretrato in pianta stabile a terzino Buscè,
un’ala destra dalle caratteristiche molto offensive. Sull’altro versante
un’operazione simile è stata compiuta con Bonetto,
anche lui non proprio un difensore. La versione meno offensiva prevede invece
l’utilizzo sulle corsie difensive di Lucchini e Cupi,
a volte utilizzati anche come centrali. A centrocampo i due mediani titolari
sono Zanetti e Ficini, con
un minutaggio discreto anche per Moro e Almiron. La prima punta intoccabile è Gasparetto,
mentre i tre fantasisti alle sue spalle sono Tavano a
sinistra, Vannucchi al centro e Lodi a destra. Nelle
ultime gare, fuori Lodi per infortunio, Somma ha riportato Buscè
al suo ruolo naturale. In vista del Catanzaro, il
tecnico dovrà fare a meno di Gasparetto, fermato dal
Giudice Sportivo. Al suo posto dovrebbe esserci Nomvethe,
anche se non è da scartare l’utilizzo di Dedic, che
ha saltato la prima parte del campionato per rifinire la preparazione, ed è scomparso
nuovamente dopo l’esordio contro il Pescara. Il resto della squadra dovrebbe
essere quello solito, con il rientro di Pratali al
centro della difesa, la conferma di Lodi e, di conseguenza, il ritorno di Buscè sulla linea dei difensori. A sinistra torna anche Bonetto che aveva saltato per
problemi contrattuali l’ultima gara di Cesena. Il rinnovo arriverà e il
giocatore è stato subito reintegrato.

Probabile
formazione (4-2-3-1): Balli; Buscè, Coda, Pratali, Bonetto; Ficini, Zanetti; Lodi, Vannucchi, Tavano; Nomvethe.

I PRECEDENTI – Solo sei i precedenti tra le due squadre in
Toscana: tre in serie C negli anni ’50, tre in B negli anni ’80. L’unica
vittoria giallo-rossa risale proprio al primo confronto, più di 50 anni fa: 2-1
con i gol di Ziletti e Pollastri. Il primo si
ripeterà l’anno successivo, ma il Catanzaro uscirà
sconfitto per 3-2. In serie B, invece, tre vittorie azzurre. L’ultimo
precedente è della stagione ’88-89: 2-0 con i gol di Vignola
e Baiano. Gli altri due successi di misura erano
invece stati firmati da Cinello e Cipriani.
In totale, dunque, quattro vittorie azzurre, una del
Catanzaro e un pareggio. Il bilancio dei gol è ovviamente favorevole i toscani:
8-4.

I TIFOSI – Una piazza calda, quella di Empoli, anche se
schiacciata dalle altre realtà toscane. In questa stagione un po’ di entusiasmo
è scemato dopo la retrocessione, ma gli abbonati sono circa 2.500. Il gruppo
leader della Maratona, la gradinata del tifo più caldo, è quello dei Rangers 1976, coadiuvato dai Desperados.
Le amicizie principali sono quelle con le tifoserie di Parma, Perugia, Como e Crotone. Le rivalità più sentite con le
altre tifoserie toscane (in particolare Siena, Pisa e Firenze), oltre al Cesena. Reciproca indifferenza con gli Ultras Catanzaro.

Ivan Pugliese

Autore

Redazione

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