Rassegna stampa

Ferrigno scommette sul Catanzaro

Braglia perde Milone e Alfieri
da Il Quotidiano

CATANZARO ­ «Un gol al Paternò? No, grazie. Preferisco farlo al Crotone». Fabrizio Ferrigno sveste i panni del diplomatico e si proietta, senza mezzi termini, alla sfida con i rossoblu pitagorici. In quella gara, ricca di fascino e quasi decisiva in chiave promozione, lo stesso Ferrigno potrebbe riscattarsi di una stagione non all’altezza delle sue credenziali. L’utilità del calciatore, sotto il profilo tattico e qualitativo, non è sicuramente in discussione, ma da uno della sua classe è legittimo aspettarsi qualche rete in più. «Per me ­ ci spiega il centrocampista campano ­ il gol non è assolutamente un ossessione. Se proprio devo scegliere quando farlo, preferirei ben figurare nelle gare più importanti. Ovvio, che se mi capitasse una palla importante con il Paternò, non rifiuterei certamente di buttarla dentro».
Il rischio più grosso che si può correre, nelle partite con le squadre di bassa classifica, è proprio quello di sottovalutarle, magari con la testa proiettata altrove. «Se ciò avvenisse ­ replica convinto il capitano giallorosso -, saremmo veramente dei cÅ ! Non possiamo permetterci di perdere punti così importanti per strada. Dobbiamo portare il massimo rispetto per l’avversario. Poi però, subito dopo il triplice fischio, dovremo cominciare a pensare al turno successivo».
Nel girone d’andata, le quattro gare che seguirono la trasferta di Paternò, portarono un beneficio di 12 punti al Catanzaro. Il massimo che si potesse ottenere. Anche se, seguirono poi tre zero a zero di fila. «E’ un risultato ­ ha continuato Ferrigno ­ che possiamo ripetere e migliorare. Questa squadra è molto forte e capace di ottenere qualunque obiettivo. Con questo, intendo che è anche capace di perdere partite che meriterebbe di vincere. Un esempio recente è quello di Sora».
Al termine dell’allenamento di ieri, tra l’altro, il “sindaco” si è fermato a lungo a chiacchierare con il tecnico Braglia. «Abbiamo un rapporto meraviglioso ­ ci confida ­ ma non sempre discutiamo esclusivamente di calcio. Tra l’altro, lui si intrattiene spesso a parlare con tutti i miei compagni. Lo scorso anno, succedeva lo stesso con Dellisanti. Per questo motivo, non ci trovo assolutamente nulla di strano. Cambiamenti tattici? Moduli e schemi di gioco sono di esclusiva competenza del mister. Noi facciamo solo quello che ci chiede e lo seguiamo in qualsiasi tipo di scelta».

MILONE NON CE LA FA. Milone e Alfieri non hanno recuperato e, con il Paternò, non saranno della partita. Il difensore piemontese, ha un leggero fastidio al ginocchio operato il mese scorso. Questo, ha indotto lo staff medico a non rischiarlo con il Paternò, sperando di poterlo recuperare per la gara di Crotone.
Discorso differente per Alfieri, alle prese con il solito problema della fascite plantare. Per il centrocampista, si prospetta comunque un posto in panchina, anche se non è da escludere una domenica di riposo anche per lui. Nell’allenamento di ieri, sostenuto al Ceravolo, il gruppo agli ordini di Sergio Musa si è sottoposto a una seduta prettamente atletica, conclusa con alcuni schemi di gioco e qualche calcio piazzato. Hanno lavorato a parte Di Girolamo, Cunzi, Piemontese e Rovrena.

FORMAZIONE. Sembra scontato il ritorno al tradizionale modulo 3-4-3. Lafuenti dovrebbe quindi prendere posto tra i pali, Zappella, Pastore e Zattarin completerebbero la linea difensiva, mentre Dei, Briano, De Simone e Caterino si sistemerebbero a centrocampo. In attacco è ballottaggio tra Toledo e Morello, mentre gli altri due posti sembrerebbero destinati a Corona e Ferrigno.

Domenico Concolino

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