La Striscia

Festival del goal al “Nicola Ceravolo”

Il Catanzaro batte 4 a 3 il Barletta in una sfida che ha fatto divertire i cinquemila presenti sugli spalti

La prima della stagione è da sempre la partita più attesa, se poi ci aggiungiamo che il Catanzaro ritrova la C1 dopo anni di buio totale e finalmente con una società degna alle ore 15 quando Catanzaro e Barletta hanno fatto l’ingresso in campo qualcuno ha mormorato “finalmente in un campionato degno”.

La domenica per i catanzaresi è ritornata da un bel po’ di tempo grazie al Presidente Cosentino che prima della partita saluta i presenti allo stadio. Il piazzale davanti al “Ceravolo” rimodellato con i prefiltraggi già da mezzogiorno è in fermento. Si festeggia con gli amici di Barletta in nome di un vecchio e storico gemellaggio. Allo stadio le nuove norme impongono d’arrivare prima e i tifosi muniti di biglietto, documento, mail, tessera del tifoso, fidelity card in mano si avviano ai tornelli. C’è qualche problema per chi ha fatto la tessera online e non ne è ancora in in possesso ma alla fine (anche se qualcuno non è entrato) tutto si è risolto. Si spera che per la prossima in casa agli accessi gli addetti si aggiornino e comprendano che tutte le tessere del tifoso di qualsiasi squadra sono valide una volta che hai caricato l’abbonamento confermato dal che devi portarti dietro.

In cinquemila sugli spalti con i distinti vuoti come lo sono ormai da un paio d’anni. I barlettani sono un centinaio e della curva Mammì si scambiano cori di sostegno con i loro dirimpettai riscuotendo gli applausi di tutto lo stadio. Quando le squadre entrano per il riscaldamento c’è la conferma che fra i pali andrà Faraon, per il resto Mariotti a destra, Sirignano al centro e Papasidero a sinistra compongono la difesa che ha vinto la C2. Nella zona nevralgica ci sono Squillace a sinistra, Maisto, Quadri e l’ex teatino Fiore. In avanti Carboni e Masini a supporto di Fioretti.

Squadre in campo e bandiere a sventolare e il Catanzaro inizia una nuova avventura. Casacche a strisce giallorosse per i nostri, insolita maglia verde per i biancorossi del Barletta.

Durante tutti i 90 minuti il Catanzaro ha incontrato qualche difficoltà. Ma cerchiamo di analizzare la partita e capire il perché. Il Barletta ha affrontato il Catanzaro a viso aperto e la difficoltà dei ragazzi di Cozza è stata soprattutto quella di non aver saputo gestire la partita e di conseguenza il pallone soprattutto nei momenti topici. A dire il vero sul 3-1 è stato l’arbitro ad aiutare i pugliesi a rimettersi in corsa ma qualche lacuna che va limata in campo s’è vista. Non per niente mister Cozza è dovuto intervenire sistemando il centrocampo dopo soli 30 minuti con l’argentino Ulloa quando i ragazzi di Novelli avevano preso il sopravvento una volta raggiunto il pareggio. Il reparto che oggi ha sofferto di più è stato proprio il centrocampo che non facendo filtro ha spesso fatto trovare gli avversari nell’uno contro uno con i nostri difensori che a loro volta sono andati in tilt specialmente quando venivano presi in velocità. C’è tempo comunque affinché certe sbavature viste oggi possano essere sistemate partendo da un punto che 8 goal all’attivo in due partite ufficiali segnati sono tanti come gli 8 subiti. L’altra cosa da tenere in considerazione è che i nostri atleticamente non sono ancora al 100%. e i crampi finali di parecchi calciatori a fine partita ne sono la conferma. Qualcuno potrebbe obiettare che anche i ragazzi di Barletta non erano nelle condizioni ottimali ma strutturalmente i nostri sono più piazzati fisicamente oltre che avere una media età più alta e in condizione c’entrano più lentamente.

Sin dai primi minuti di gioco è chiaro che il Barletta vuole giocarsela, infatti, cerca di fare la partita. Il Catanzaro cerca di pungere sull’asse Squillace Carboni a sinistra. Al 7° però il goal arriva da destra con Masini (che ha lavorato moltissimo) che si allarga e poggia un pallone a Carboni (il migliore in campo e non solo per i 2 goal) che di destro al volo segna uno dei goal più belli visti al “Ceravolo”. Sull’1-0 il Catanzaro potrebbe giocare sul velluto sfruttando le ripartenze ma questo non accade. Quadri ha difficoltà a dirigere le operazioni in regia e non contrasta, il bravo Fiore (che ha tanta qualità) deve agire più in copertura che in zona offensiva e Maisto non riesce ad opporsi ai centrocampisti barlettani che prendono il sopravvento nel mezzo dimostrando di avere qualità e velocità. Due errori in appoggio di Papasidero (che lo condizioneranno per tutta la partita) consentono ai pugliesi di sviluppare un’azione sulla sinistra con un cross che scavalca proprio il difensore di Cinquefrondi che raggiunge Dezi e insacca di testa trafiggendo Faraon con un pallonetto. Il Barletta continua a giocare e sfiora il goal in due occasioni. Cozza si accorge che il Catanzaro non gira e sta soffrendo e allora nel mezzo inserisce Ulloa (dopo Carboni il migliore)  che inizia a mordere qualsiasi avversario gli capiti davanti. nel mezzo. Quadri che per gran parte della partita è stato in ombra riesce a portare palla in avanti e serve Squillace (calato nella ripresa per via di un infortunio) che scodella nel mezzo, batti e ribatti davanti al portiere Pane e Fioretti (bene quando riuscva a difendere palla facendo salire la squadra) da killer dell’area di rigore riporta i giallorossi in vantaggio. La ripresa inizia con un altro piglio per i giallorossi che si vedono annullare prima un goal a Masini e poi passano in vantaggio con un altro eurogol di Sasà Carboni che trafigge con una palombella il portiere avversario dopo essersi sistemato la palla con uno stop d’altra categoria. Il Barletta sembra ammainare bandiera bianca ma è il Sig. Intagliata a ridargli fiato assegnando un calcio di rigore che nessuno ha visto. Le ammonizioni fioccano e viene espulso anche l’allenatore delle Aquile. Il goal del Barletta mette le ali ai ragazzi di Novelli che castigano Faraon con il neo entrato Simoncelli servito da un errato disimpegno del troppo lento Quadri. Le emozioni non finiscono perché il Catanzaro si ributta in avanti (nel frattempo il Barletta aera rimasto in 10 per un’espulsione) e questa volta è il brasiliano Cruz che subentrato a Carboni di testa in anticipo sui difensori in maglietta verde e su servizio di Quadri fissa il risultato finale sul 4-3.

Era importante partire bene e con i 3 punti. Adesso bisognerà lavorare per raggiungere quegli equilibri necessari sapendo a priori che la Prima Divisione è un campionato di livello molto superiore a quella C2 cui eravamo abituati. Bisognerà avere pazienza e fiducia e incoraggiare questa squadra, questi ragazzi e questa società rimanendo uniti e compatti al grido di Forza Catanzaro.

SF

Il Tabellino

CATANZARO-BARLETTA 4-3

MARCATORI: 9’ pt Carboni (Cz), 24’ pt Dezi (B), 38’ pt Fioretti (Cz), 5’ st Carboni (Cz), 10’ st Dezi (rig) (B), 28’ st Simoncelli (B), 37’ st Cruz (Cz).

CATANZARO (3-4-2-1): Faraon; Mariotti, Sirignano, Papasidero; Fiore, Quadri, Maisto (dal 32’ pt Ulloa),Squillace (dal 21’ st D’Alessandro); Masini, Carboni (dal 21’ st Cruz); Fioretti. A disposizione: Pisseri, Narducci, Borghetti, D’Agostino. All. Cozza.

BARLETTA (4-3-3): Pane; Calapai, De Leidi, Burzigotti, Angeletti; Dezi (dal 35’ st Mazzarani), Dall’Oglio, Meucci (dal 26’ st Simoncelli); Ferreira, Barbuti, Carretta (dal 39’ st Molina). A disposizione: Liverani, Di Bella, Menegaz, Mazzarani, Castellani. All. Novelli.

ARBITRO:Intagliata di Siracusa

NOTE: Pomeriggio caldo e terreno in buone condizioni.  Spettatori paganti 5.157 di cui 1.885 abbonati. Presente una cinquantina di tifosi ospiti. Ammoniti: Carboni (Cz), Quadri (Cz), Masini (Cz),Faraon (Cz), Mariotti (Cz),Sirignano (Cz), D’Alessandro (Cz), De Leidi (B), Carretta (B), Meucci (B). Angoli: 5-3 per il Catanzaro. Espulso il tecnico Cozza (Cz) al 25’ st.Espulso Dall’Oglio (B) al 36’ st. Recupero: 4’pt, 5’st.


 

BARLETTA-CATANZARO: GLI HIGHLIGHTS DAL SITO UFFICIALE

Autore

Salvatore Ferragina

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