Giglio di SEL scrive a Traversa per il problema stadio “Ceravolo”

Sembrerebbe che nel corso dei lavori di ristrutturazione del settore “Distinti” dello Stadio “Nicola Ceravolo”, siano emersi gravi e non preventivati problemi strutturali che avrebbero fatto slittare i termini di conclusione dei lavori di diversi mesi. Alla luce di tali notizie, che girano incontrollate per Catanzaro ma non hanno avuto mai conferme ufficiali, ci si chiede:

Qual è la reale situazione dello stato dei lavori del settore “Distinti”? Esistono problemi gravi di sicurezza e, se sì, risolvibili, e come?

In relazione al fatto che tali problemi sarebbero emersi in via del tutto incidentale, qual è lo stato complessivo della sicurezza del “Nicola Ceravolo”? Si debbono temere carenze strutturali in altri settori?

Perché non si apre una pianificazione seria sul futuro dello Stadio e, in virtù delle somme spese negli ultimi anni (quantificabili in diversi milioni di euro), non si valuta seriamente l’ipotesi di costruire un nuovo stadio moderno, funzionale e sicuro, spendendo sì milioni di euro, ma per un investimento e non per rattoppare continuamente una struttura obsoleta?

Perché non si coglie l’occasione dell’ennesimo rattoppo da apporre ad un impianto vetusto e sul quale ancora si dovrà intervenire, per spazzare via anni di non-programmazione politica (indubbiamente bipartisan) in tal senso, ed esprimere un orientamento chiaro e lungimirante?

Lo sport rappresenta, come è noto, un ambito “ludico” e a volte marginale della vita sociale; non lo è, costituendo invece parte rilevantissima della vita di una comunità, quando coinvolge la partecipazione di migliaia di persone, è parte integrante della socialità e del sentimento di appartenenza di un territorio, e fa gravitare intorno a sé denaro pubblico nell’ordine di cifre rilevantissime.

Dall’anno di promozione in serie A del Catanzaro (1971) ad oggi, la politica non ha mai affrontato il problema, lasciando un vuoto non solo strutturale ma soprattutto di programmazione. In tal senso, per l’Amministrazione comunale questa può rappresentare un’occasione da cogliere per ridisegnare radicalmente il futuro dell’impiantistica sportiva del capoluogo. Con parole quali, finalmente, programmazione, larghe vedute, lungimiranza.

 

Autore

Salvatore Ferragina

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