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Grassadonia: «Auteri un maestro. Io ho il mio modo di pensare calcio» [VIDEO]

Le parole del tecnico giallorosso alla vigilia del derby contro il Rende

Prima conferenza stampa per mister Grassadonia. Domani i giallorossi affrontano il fanalino di coda Rende con l’obiettivo di tornare al successo dopo tre sconfitte consecutive. Di seguito le parole del tecnico.

<<Questa è una piazza importante, che cercavo. Sono onorato di essere a Catanzaro. Se sono arrivato vuol dire che qualcosa in precedenza non ha funzionato. La squadra ha buone qualità. Viviamo un momento poco positivo. Solo attraverso al lavoro potremo diventare prima gruppo e poi squadra.

Ho trovato un organico moralmente giù. Eredito una squadra organizzata, fisicamente a posto. Ho la fortuna di aver allenato già qualche giocatore. Dobbiamo ritrovare la vittoria. Con la giusta attenzione e cattiveria dobbiamo vincere domani.

Auteri è un maestro. Lo stimo perché le sue squadre hanno delle precise idee. Io sono Grassadonia e ho il mio modo di pensare calcio. Devo essere bravo io ad entrare nella mente dei calciatori. Ho grande entusiasmo, desiderio. Vengo da un’annata particolare di grande crescita professionale. Il Foggia si era salvato sul campo ed è stato triste retrocedere in quel modo. Sarebbe fantastico.

Prima di Bari ho avuto il tempo solo per due allenamenti. Ieri è stato l’unico giorno con la squadra al completo. La sterilità offensiva è subito balzata agli occhi. Ieri lavorato su alcuni concetti.

Sono abituato a pensare partita dopo partita. Il Rende va affrontato assolutamente per vincere. Sarà un match storico perché determinerà il percorso. Con tutto il rispetto per loro non esistono gare abbordabili. Non posso cambiare ancora molto con questi pochi allenamenti. Dal punto di vista tattico si inizierà a lavorare.

L’arma in più sono i 3 punti. Per focalizzare 30 visi nuovi ci vuole poco tempo. Voglio un gruppo. Chi saprà sfruttare l’occasione farà parte di questo percorso. Il mercato di gennaio apre fra poco. Voglio uomini prima di tutto. Tutti i calciatori che sono qui devono dare l’anima.

Infortunio di Celiento ci condiziona come struttura ma è un dato oggettivo. Ci sono altri infortuni pregressi. La coperta in mezzo al campo è corta. A Bari chi è stato impiegato ha fatto il suo dovere.

Devo valutare le caratteristiche dei calciatori.

Parlare oggi di primo posto è utopia. Questa è una squadra che deve scalare la classifica. Con grande umiltà dobbiamo riportare questa rosa dove merita. Ho firmato fino a giugno senza opzione per il rinnovo.

Sto conoscendo i giocatori. Non posso ancora rispondere sul perché Mangni non si sta imponendo ancora a Catanzaro>>.

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Ferdinando Capicotto

7 Commenti

  • La domanda che anch’io mi faccio da tempo…è Magni?con tutti sti giocatore non si riesce a fare na base di squadra…e mi sa che qui si entra piu in conflitto e confusione e basta.

  • Mangni qualche occasione l’ha avuto e il suo rendimento è stato vicino allo zero. Lo scorso anno 10 reti buona parte in trasferta . Certamente per me viene dopo il tridente offensivo ed in casa non si può rinunciare a Kanoute, Bianchimano e Fishnaller. Il problema è dietro farglieli arrivare. Si potrebbe ipotizzare un Kanoute a centrocampo per far posto a Mangni ma è una soluzione un po’ azzardata. Ci manca soprattutto De Risio fondamentale, come fondamentale è Celiento. Urso non lo abbiamo mai visto, su Tascone si potrà contare, Casoli ovviamente si farà ammonire spesso perché in quel ruolo ha bisogno di corridori accanto, e da quando Maita ha avuto il triennale è stranamente divenuto evanescente e pericoloso per noi con i suoi giochetti al limite della ns. area. Attenti a non sottovalutare Rende ed Avellino che fra l’altro sono fra le ns. bestie nere. Ma se da queste due partite non ci portiamo a casa 6 punti. Non avremo più speranze. Fa male Grassadonia a non aver l’obiettivo del 1 posto. In B ci si va solo vincendo il campionato. Quindi non cominciamo a mettere paletti, anche perché la Reggina capolista a metà partita con noi se la faceva sotto.

  • Ciao ragazzi, oggi scrivo per cercare di stemperare gli animi di tutti e far crescere la voglia di Catanzaro (io che scrivo da Milano pensate voi). Oggi ho visto un via del Mare a Lecce (lo stesso stadio dove 3 anni fa i nostri giallorossi uscirono vittoriosi) in festa…un via del Mare dove la Juventus è stata fermata sul pari. Lo stesso via del Mare che fino a 2 anni fa si vedeva arrivare la Virtus Francavilla per chiamarlo “derby della domenica”. E allora ragazzi, vuol dire che uniti “tutto si puó”. Il Lecce ha fatto anni nell’inferno della serie C spendendo il il mondo, ma ne sono usciti…e non come ha fatto il Foggia per ritrovarsi in D dopo un solo anno di gloria. Allora non critichiamo, affidiamoci al sig. Noto che è persona seria e facciamolo lavorare serenamente sostenendolo sempre nel bene e nel male, altrimenti da questa serie C non ne usciremo più. Il programma era biennale? Bene, aspettiamo fine anno, sosteniamolo e se non ce la facciano sosteniamolo anche per il terzo…e forse un giorno ce la faremo anche noi a vedere la Juventus al Ceravolo. Buon fine settimana a tutti ragazzi e FORZA CATANZARO!

  • Quel che sta succedendo al Catanzaro è un’ordinaria storia di calcio: basta un nonnulla per sprofondare o per riemergere.
    Lasciamo lavorare tranquillamente tutte le componenti della società: cominciando dalla proprietà che, secondo gente agitata, dovrebbe fungere da pozzo di S. Patrizio.
    Alla fine del campionato, se non nel corso dello stesso, ne vedremo delle belle: non mette conto fare nomi di società splendide, allestite sontuosamente per sbalordire e con grande ostentazione di ricchezza che, come ogni hanno, alla fine avranno uno spaventoso e ragionevolmente prevedibile crollo finanziario (il che è risaputo in tutta Italia e non da oggi).
    Tornando a noi, sono moderatamente fiducioso: non voglio dire che vinceremo il campionato (circostanza alla quale non si può ambire, speciamente quest’anno nel quale le squadre “splendide” sono più d’una), ma soltanto che dobbiamo ambire a disputare i play off nelle migliori condizioni possibili.
    In proposito, lo ricordo agli smemorati, don Nicola diceva: “una crisi tecnica si supera, una crisi finanziaria no”.
    Noi siamo sempre stati grandi come realtà di provincia, come squadra proletaria, come società onestamente ambiziosa nell’umiltà: e tali dobbiamo rimanere, salvo non voler fare la fine di chi sogna la Coppa dei campioni e quando poi, una di queste mattine, si sveglia si trova a vivere una ben diversa realtà.

  • Musica per le mie e spero vostre orecchie, il mister ha detto “I calciatori che sono a Catanzaro o danno l’anima o sono fuori” fallo Grassadonia, fagli capire che noi siamo il Catanzaro e non loro, capito! O sputate l’anima o andate dove volete a gennaio che nessuno vi trattiene. Forza Catanzaro

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