Intervistiamo

I mugugni nel Pdl, Costanzo “chiama” Alfano 

Scritto da Redazione
«Tra noi poco popolo e poca libertà». Catanzaro da Vivere difende le scelte del sindaco 

 

Sergio Costanzo

Sono “effetti collaterali” inevitabili, e non c’è nomina che ne sia esente: si parli di Giunte e di Consigli d’amministrazione, di revisori o di presidenze anche solo d’un condominio, i malumori esplodono sempre e comunque

Il prologo qualche giorno fa: il sindaco Sergio Abramo aveva appena terminato di sciorinare l’elenco dei nuovi assessori, ed ecco le prime perplessità all’interno del centrodestra. Anzi, proprio nel Pdl che non ha visto alcuno dei propri eletti “premiato” con un posto nell’esecutivo. Il coordinatore provinciale Wanda Ferro non ha nascosto i propri dubbi per le scelte operate dal sindaco, e Sergio Costanzo, consigliere eletto, ha preso carta e penna ed ha scritto direttamente al segretario nazionale Angelino Alfano

«A scriverle – ha esordito – è uno dei tanti militanti del Pdl della prima ora. Uno di quelli che nel giro di un anno si è speso oltre modo e oltre misura in due campagne elettorali, delle quali la seconda non è stata certo una passeggiata di salute considerato ciò che era accaduto a Catanzaro. L’ho fatto perchè io, come tanti di politica ci vivo e per la politica vivo, tutto questo ovviamente detto nel senso più positivo del termine che Lei di certo comprenderà. Ma quello che sta avvenendo in queste ore a Catanzaro mi pone un interrogativo non di poco conto».

«Siamo certi – è l’interrogativo che Costanzo pone ad Alfano – che al Pdl, così come è fatto oggi, interessi l’opinione della base? Siamo certi che il Pdl sia quel partito nuovo, energico che premia il merito e parla alla gente? Evidentemente no. Almeno non possiamo esserne del tutto certi. Perchè se consiglieri comunali eletti che hanno sfiorato i 1000 voti (3. eletto fra gli oltre 600 candidati) a solo un anno da una precedente campagna elettorale, non vengono neanche ascoltati durante la formazione del governo della città, qualcosa è evidente che non funziona».

«È chiaro che il Popolo della libertà di popolo e di libertà ha davvero molto poco. Qui non è in ballo la semplice nomina di un assessore comunale, per quanto sia importante e determinante non sbagliare persone e personaggi, qui è in ballo l’intera tenuta democratica di un partito che agisce ancora secondo la logica dei padri e dei padrini e se ciò non dovesse piacere come espressione linguistica, diremo che agisce secondo la logica degli sponsor».

«Non Le chiederò, a nome di tanti che sono rimasti scontenti, di occuparsi delle nomine di una giunta comunale di Catanzaro, per quanto è ciò che le dovrebbe interessare considerato che il capoluogo calabrese è l’unica città dove il Pdl ha tenuto. Non ne farò una questione di nomi, come qualcuno in queste ore vorrebbe fare intendere, ma di principio. In questi giorni – insiste Costanzo – assistiamo, non senza una certa tristezza visto che quando si sgretola un partito si chiude uno spazio democratico, al declino della Lega. Questo dovrebbe essere un monito a non commettere troppi errori di personalizzazione e di identificazione della politica, con capi e capetti che, per la loro stessa natura umana, non sono eterni».

In conclusione, Costanzo chiede ad Alfano una «presa di posizione rispetto alla situazione catanzarese, perchè nessun palazzo, per quanto bello, può resistere se a crollare sono le fondamenta e le basi non sono solide».

Di diverso avviso il movimento “Catanzaro da Vivere”, che vanta cinque consiglieri, due assessori, la poltrona di vicesindaco al capolista, il consigliere più votato, l’unica donna eletta. «Forti di questi risultati e della crescita ottenuta perfino in controtendenza – si legge in una nota diffusa dal Gruppo consiliare – teniamo dunque a rinnovare gli auguri al sindaco Abramo e formularli ex novo alla giunta comunale. Non possiamo che plaudire al lavoro che ha portato alla sua nascita: una giunta che è testimonianza di un sindaco finalmente autonomo ed indipendente rispetto alla politica, con quattro donne su nove assessori e, tra questi, molti tecnici. Un segnale importante la sua composizione, che è presagio positivo di ulteriori scelte di tale rilievo poiché, con un sindaco che ha nei fatti dimostrato indipendenza ed onestà politica, siamo infatti certi seguiranno scelte altrettanto indipendenti e lungimiranti quando sarà il momento di influire direttamente sulla vita dei cittadini».

«Riteniamo, però, doveroso – aggiunge la nota – registrare l’inappropriatezza delle esternazioni dell’ex sindaco Michele Traversa sulla mancanza di rappresentanza del Pdl nella squadra di governo. La giunta, infatti, è composta quasi nella sua interezza da esponenti vicini o interni al Pdl, quindi è praticamente monocolore. Qualora si trattasse, invece, di ragionare in termini di correnti, ci sposteremmo in un campo a noi distante, dal momento che non abbiamo nessuna intenzione di offrire alla città l’immagine di chi pensa soltanto alla poltrona, piuttosto che al suo bene. Ringraziamo, dunque, l’onorevole Traversa per lo zelo con il quale mostra ancora oggi di interessarsi alla cosa pubblica, ma – conclude “Catanzaro da Vivere” – lo spingiamo anche a rendersi conto che, dopo il suo abbandono, il carico di lavoro risulta ancora più oneroso sulle spalle di chi ha deciso di continuare ad occuparsi dell’amministrazione della città».

Fonte:gazzettadelsud.it

 

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento