Intervistiamo

Pino Masciari è tornato a casa

Scritto da Redazione
Risolto il mistero della scomparsa dell’imprenditore anti-‘ndrangheta. La moglie aveva lanciato l’allarme dopo che – giovedì sera – se ne erano perse le tracce.

Pino Masciari è tornato a casa

La paura, almeno per adesso, è passata. Pino Masciari torna a scrivere sul suo blog, dopo l’allarme lanciato ieri dalla moglie e dagli amici, a 24 ore dalla sua scomparsa in Calabria. «Mi sono sentito costretto ad auto-proteggermi e a tornare a casa, non ritenendo giusto di esporre i civili che mi stavano accompagnando in quanto versavo, per l’ennesima volta, privo di protezione in terra di Calabria»,  scrive l’ex imprenditore edile, da anni in regime di protezione speciale a seguito delle sue testimonianze contro la ‘ndrangheta. 

 
L’imprenditore, sempre sul sito, allega un fax mandato al Prefetto, inviato giovedì alle 9 di mattina, mentre si trovava a Cosenza, per denunciare che «sono stato abbandonato dal personale di scorta, con la conseguenza che sto provvedendo di rientrare a Torino con mezzi pubblici o di fortuna».

Un messaggio polemico, quello di Masciari. Da giovedì non si avevano più sue notizie. Scomparso. L’allarme era stato lanciato dalla moglie, e aveva destato preoccupazione dalla Calabria all’Emilia-Romagna, da Roma a Torino, fino a un appello al ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri: «Ritrovate Pino». Proprio lunedì scorso, il Comune di Bologna gli aveva conferito la cittadinanza onoraria.

Ieri, in tarda serata, l’annuncio degli amici: «Pino è tornato, finalmente!». Un sospiro di sollievo, visto che Masciari, con le sue denunce e testimonianze, ha contribuito ad assestare duri colpi alla ‘ndrangheta in Calabria. Vive in una località segreta, con la moglie e i due figli. E deve nascondersi.

Ma non rinuncia ai suoi viaggi in giro per l’Italia, dove viene spesso invitato per raccontare la sua esperienza: un imprenditore calabrese che ha preso in mano l’azienda edile del padre e che, a un certo punto della sua vita, ha deciso di non sottostare al ricatto della criminalità organizzata e di denunciare tutto all’autorità giudiziaria.

Ora, però, restano le domande. Resta da capire se, e perché, Masciari era senza scorta, alle 8 di giovedì mattina. «Io Pino Masciari ho ed avrò sempre grande rispetto per le regole dello Stato e attenzione per l’altrui e la mia sicurezza», scrive l’imprenditore sul suo blog. «Se qualcuno crede che lui non abbia più bisogno della scorta, lo dica chiaramente», avevano scritto invece i suoi amici, durante le 24 ore di silenzio che hanno fatto pensare al peggio. 

Fonte:http://bologna.repubblica.it

Autore: Rosario Di Raimondo

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