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Iemmello-Curcio, il derby è giallorosso

Scritto da Ivan Pugliese

Il Catanzaro batte anche il Crotone con autorità. Una bellissima giornata di sport in un “Ceravolo” tutto esaurito

Due gol e due pali, un controllo perfetto della partita, qualche sporadico momento di sofferenza. Il derby è tutto qui. E il Catanzaro lo vince nettamente mandando un segnale fortissimo al campionato e alle sue due dirette avversarie: il Crotone stesso e il Pescara.

Il ritorno del derby

Dopo diciassette anni Catanzaro e Crotone si ritrovano nello stesso campionato e si affrontano in un derby d’alta classifica. Il big match della dodicesima giornata del girone meridionale di serie C propone la sfida tra prima e seconda, che arrivano allo scontro diretto con un ruolino di marcia impressionante. L’attesa si è consumata in settimana con una febbrile caccia al biglietto e si conclude quando, sin dalle prime ore del mattino, Piazza Stadio inizia ad affollarsi di tanti tifosi giallorossi. Il “Ceravolo” è tutto esaurito: 12.185 spettatori, compresi abbonati. Gli ospiti sono 999.

Il dodicesimo uomo giallorosso

A sostenere il Catanzaro arrivano tanti tifosi da tutte le parti d’Italia. Alcuni emigrati tornano dalle regioni del centro-nord, altri arrivano dalle altre provincie calabresi, da Roccella Jonica ad Amantea, da Isola Capo Rizzuto a Cutro, da Santa Severina a Petilia Policastro e via dicendo. La tifoseria giallorossa, più che il derby, sente la necessità di trascinare la squadra verso un risultato importante ai fini della classifica. Lo stadio è una bolgia di colori e di passione, ma dalla curva nessun coro viene lanciato verso la tifoseria crotonese, anzi ci si concentra come al solito sul Cosenza, vero rivale nei derby di Calabria.

Scaramucce rossoblu

Sull’altra sponda, in settimana la tifoseria crotonese aveva caricato un po’ troppo l’ambiente con appelli a volte sopra le righe. Che purtroppo trovano riscontro in alcuni episodi che hanno turbato l’ordine pubblico. I sostenitori rossoblu, appena arrivati nel loro settore di competenza, entrano sfondando un ingresso senza possibilità di perquisizione e riconoscimento. All’ingresso in curva partono insulti e lanci di oggetti verso gli spettatori di casa assiepati in Tribuna Est. Un bambino di cinque anni resta ferito ed è costretto ad abbandonare lo stadio con la sua famiglia. Nel corso della gara si registrano anche gli atti osceni di un “tifoso” pitagorico, rivolti verso gli altri spettatori, e le numerose bombe carta esplose nel settore ospiti e in campo. Anche negli appelli dei due sindaci doveva essere una festa di sport, con tante famiglie allo stadio.

Il dopopartita

Il deplorevole comportamento dei tifosi ospiti ha in parte rovinato un’atmosfera bellissima ed è continuato a fine gara. Il deflusso degli autobus dei tifosi del Crotone è stato movimentato. I mezzi si sono fermati lungo il percorso per lanciare oggetti verso i palazzi, con conseguente lancio di sassi di qualche tifoso catanzarese sugli autobus. Tutti episodi da condannare su cui ci auguriamo che la magistratura faccia luce.

Le formazioni

Vivarini schiera la solita squadra con il consueto 3-4-1-2. Situm e Bombagi sono recuperati si accomodano in panchina. Anche Lerda non cambia. Deve rinunciare a Cuomo ma si presenta con il solito 4-3-3. Schiera Bove centrale, mentre Mogos è confermato nel ruolo di quarto a sinistra nella difesa a quattro. Il Catanzaro si presenta con la classica maglia rossa, il Crotone indossa la terza maglia azzurra che è la stessa indossata nel penultimo derby giocato in serie B nella stagione 2004/05 terminato 2-2.

Subito spettacolo in campo

Neanche il tempo di accomodarsi sui seggiolini che il Crotone suona il primo squillo. Un pallone lanciato in avanti è raccolto da Tribuzzi che calcia sopra la traversa di Fulignati. La risposta del Catanzaro è immediata. Iemmello ipnotizza Golemic nel cuore dell’area di rigore, e calcia da due passi, decentrato, verso Branduani che di piede respinge. Da questo momento in poi è un monologo giallorosso. Il Catanzaro, con la solita personalità, diventa padrone della partita e nell’arco di 13 minuti colpisce due pali. Il primo su calcio piazzato di Vandeputte, con leggera deviazione di Iemmello, il secondo con una ripartenza rapida di Biasci che colpisce il palo interno a Branduani battuto. In ogni angolo del campo la partita è maschia. Ghion e Verna dominano nei duelli individuali sulla mediana mentre i pericolosi Chiricò e Kargbo non hanno vita facile con i difensori catanzaresi.

Il guizzo di Iemmello

Nella fase centrale del primo tempo la partita è più equilibrata. Il Crotone punta sempre sulla giocata dei singoli mentre il Catanzaro cerca la manovra avvolgente. I cinque minuti finali della prima frazione diventano quelli decisivi. Una conclusione estemporanea da fuori di Mogos vede il rumeno calciare di sinistro verso Fulignati che respinge. Sulla palla accorre Gomez che di testa colpisce a rete ma l’estremo difensore catanzarese para ancora. Il Catanzaro reagisce e lo fa con un’azione da manuale del calcio. Biasci trova una splendida diagonale per Vandeputte sulla destra. L’esterno belga di prima mette al centro, e Iemmello da vero bomber brucia sul tempo il suo diretto marcatore Bove e fulmina di destro Branduani sul primo palo. Il Ceravolo esplode e si va così al riposo con il meritato vantaggio del Catanzaro.

Il metro arbitrale

La ripresa inizia con gli stessi 22 del primo tempo. Il Crotone deve recuperare. Più che con il gioco, cerca di arrivare dalle parti di Fulignati con le giocate di Chiricò da palla inattiva che diventano pericolose anche se calciate dalla trequarti. A tal proposito, da segnalare l’eccessiva benevolenza del signor Monaldi che fischia falli al primo contatto, sventola cartellini contro i giallorossi (che, da ammoniti, devono limitare i loro interventi per gran parte della gara) e utilizza un metro di giudizio diverso quando c’è da sanzionare i calciatori del Crotone. Alla fine il tabellino segnerà ben otto ammoniti (Vivarini compreso) per il Catanzaro, solo due per il Crotone. Uno squilibrio eccessivo per l’andamento della partita. Cartellini pesanti per i giallorossi: a Viterbo, contro il Monterosi, non ci saranno Biasci, Vandeputte e Brighenti, che erano diffidati e saranno squalificati.

Fuorigioco e raddoppio

Il Crotone recrimina per una rete annullata. Il guardalinee, sul cross di Chiricò, alza subito la bandierina e segnala il fuorigioco di Tribuzzi. Le immagini televisive non daranno mai la certezza del fuorigioco per via della prospettiva. La sensazione è che l’attaccante crotonese sia leggermente più avanti rispetto ai difensori giallorossi. Scampato il pericolo il Catanzaro alza la linea dei difensori ed esattamente dieci minuti dopo trova la rete della sicurezza. Sono Brighenti e Tentardini a conquistare sulla linea mediana un pallone che era in possesso di Awua. Curcio, appena entrato al posto di Biasci, verticalizza sulla corsia di sinistra per Vandeputte e va in area a raccogliere in spaccata il pallone che il belga gli restituisce. È il 2-0 che chiude la gara.

Finale nervoso

Con la partita ormai indirizzata, Vivarini vuole portare al sicuro il risultato e inizia la girandola dei cambi. Entrano prima Situm, poi Cinelli, Bombagi e Cianci rispettivamente per Tentardini, Ghion, Sounas e Iemmello, che raccoglie la meritata stand ovation non solo per il goal ma per tutta la prestazione. Dopo qualche parapiglia fra le due panchine, nei quattro minuti di recupero il Crotone cerca la rete della bandiera e la sfiora. Prima con la solita pennellata di Chiricò non raccolta da Bernardotto, poi sempre con l’ex avellinese che di destro calcia fuori. Al triplice fischio il Ceravolo esplode di gioia.

Il Pescara non molla

Con la vittoria i giallorossi consolidano il primato e distanziano di quattro punti gli squali. Oggi è il Pescara la prima inseguitrice, a tre punti, dopo il successo sofferto sul Gelbison. Il campionato resta apertissimo con tre squadre che sicuramente si giocheranno il primo posto sino alla fine. Vincere il derby è fondamentale per mantenere alto l’entusiasmo e l’autostima, ma il traguardo è ancora lontano. La pensa così anche Fulignati che, nel classico capannello finale per festeggiare la vittoria, ha detto testualmente: “Vado controcorrente. Tre squalificati per domenica. A Monterosi è la partita più importante dell’anno”.

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Ivan Pugliese

7 Commenti

    • Hai una vetreria? Vuoi un ordine per rifare le vetrate. Cosa ti interessa? Tinda vai o no. Mio nonno diceva sempre…ndava ciuati si paisi paisi

  • Basta con gli sfottò, Lerda di qua..Chiricò di la
    MI SONO ROTTO I COGLIONI
    Sembrate delle ragazzine, da facebook a youtube
    Mi sembra di tornare indietro nel tempo. Sfottiamo per un derby (di serie C) vinto, poi gli altri vanno avanti e noi continuiamo a marcire in terza serie.
    Si vincono i campionati, no i derby
    Preferisco perdere tutti i derby, ma stare nei campionati come si deve

  • Di seguito vi riporto la nota del “Crotone Calcio” sugli episodi verificatisi Domenica. Poi mi dite se un bel “andate a farvi fottere lordari” non vi viene dal cuore.

    “Il Football Club Crotone, a seguito dei gravi episodi verificatisi ieri al termine della partita contro il Catanzaro, intende esprimere la propria vicinanza all’ispettore della Digos, con il quale da sempre vige un rapporto di fruttuosa collaborazione, rimasto ferito da una persona che in seguito si è rivelata non appartenente ai gruppi organizzati del tifo crotonese. Allo stesso tempo condanna fermamente ogni episodio di violenza e in particolare quanto accaduto lungo la via del ritorno ai tanti tifosi rossoblù presenti in trasferta, in molti casi con le loro famiglie, auspicando una forte presa di posizione da parte degli enti competenti. Episodi come questi non possono restare impuniti e non devono ripetersi più: chi segue la propria squadra del cuore deve essere libero di farlo in assoluta sicurezza e in un clima di festosa sportività, cosa che ieri purtroppo non è stata possibile.”

  • Adesso che abbiamo finalmente una grande proprietà concentriamoci sul nuovo stadio e nell’attesa rifacciamo il look al Ceravolo. Domenica il Ceravolo era invaso da bambini e questo mi fa ben sperare. Non c’è più spazio per i nostalgici… Il futuro è già presente. Forza Catanzaro!!!

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