Rassegna stampa

Il Catanzaro centra l’obiettivo

Sul difficile terreno dell’Olbia i calabresi conquistano un successo che virtualmente li proietta nei play off
La rassegna stampa di lunedì 5 maggio

Gazzetta dello Sport

L’urlo del Catanzaro
Dellisanti incontenibile: « Siamo una grande squadra, non abbiamo
paura di nulla e di nessuno »

OLBIA — I tifosi del Catanzaro saltano di gioia. Hanno appena invaso
( pacificamente si intende) il campo dell’Olbia per catturare le magliette
giallorosse, un prezioso trofeo in vista dell’ultimo impegno della stagione
regolare ma soprattutto dei play off. Mentre gli ultras rumoreggiano e si preparano
ad affollare il palasport della città sarda ( prima della partita c’è
stata una cerimonia di gemellaggio con i tifosi dell’Olbia) per sostenere
la locale squadra di basket impegnata in uno spareggio promozione, Francesco
Dellisanti è un fiume in piena: « In questo momento — attacca
il tecnico — non ce n’è per nessuno. La squadra è
in forma smagliante, si ritrova a memoria, diventa una fabbrica di palle gol.
Avete visto oggi? Ne abbiamo segnati tre ma quante occasioni abbiamo avuto?
Quando una formazione si esprime in questo modo c’è poco da fare
per l’avversario » .
L’Olbia poteva essere un ostacolo più difficile del previsto considerata
la sua fame di punti per evitare i play out? « Lo sapevo, ma allo stesso
tempo fidavo molto nello stato di grazia dei miei giocatori.
Sulla legittimità del nostro successo nonc’è nulla da eccepire.
Mi dispiace però che sia finita 3- 2, soprattutto perché il loro
secondo gol è arrivato alla fine, nel momento in cui stava un po calando
la concentrazione da parte nostra. Bè, questo a me da fastidio: dobbiamo
evitarlo per il futuro » .
Dellisanti incontentabile? « No, dico solo che siamo una grande squadra,
una squadra che non ha paura di nulla e di nessuno e lo stiamo dimostrando su
ogni campo.
Non cerco la perfezione ma se possibile mi ci voglio avvicinare » . Ha
visto i risulati delle altre? « No, ora voglio godermi questi tre punti:
c’è tempo per pensare ad altro » .
Avvolto da un accappatoio bianco ecco Beppe Giglio un ex salutato ( ma anchebeccato)
dai sostenitori del Catanzaro. « Li ho sentiti — dice il bomber
— e mi dispiace che ci siano ancora delle incomprensioni. Per mille ragioni
io a Catanzaro non ho reso come avrei potuto e dovuto ma, non posso farne un
dramma » .
Augusto Ditel


Il Quotidiano

Catanzaro bello e vincente
Le reti giallorosse segnate nel secondo tempo da Falco, Ferrigno e Alfieri.
Ad Olbia una vittoria che lo porta vicino ai play off

OLBIA ­ Partita corretta e vigorosa, giocata a viso aperto da entrambe
le compagini. Sia l’Olbia che il Catanzaro miravano ai tre punti per opposti
obiettivi. L’ha spuntata il Catanzaro che ha saputo sfruttare il pressing imposto
nel secondo tempo e la buona vena dei suoi avanti. La partita è stata
vinta meritatamente dalla compagine di Dellisanti che nel secondo tempo, anche
controvento, ha imposto la propria personalità.
La squadra di casa ha reagito palla su palla senza regalare alcunché
al Catanzaro. I gol, sopraggiunti nel secondo tempo, sono frutto di una pressione
costante che è stata realizzata grazie alla buona condizione fisica degli
uomini in giallorosso.
L’Olbia non merita la posizione che occupa, lo dicono i fatti sul campo, che
vedono i giocatori bianconeri penetrare più volte nell’area di Gentili.
L’ex di turno Giglio è stato il migliore in campo per i padroni di casa.
Suo il gol del meritato pareggio per la squadra gallurese. Il raddoppio del
Catanzaro, avvenuto qualche minuto più tardi, spegne gli entusiasmi della
squadra locale. Ci pensa Machado con le sue incursioni continue a procurare
al Catanzaro occasioni su occasioni. Il terzo gol delle “aquile” porta
la firma di Alfieri dopo una travolgente azione sulla destra del funambolo giallorosso
Toledo.
L’Olbia, dopo le prime proteste dei tifosi, si accende ed al 2′ di recupero
sigla il secondo gol che ravviva le speranze di recupero.
Il Catanzaro non si scoraggia e mantiene alto il baricentro del suo gioco tenendo
lontani nei restanti tre minuti di recupero gli avanti sardi. Da registrare
l’ospitalità dei tifosi olbiesi che hanno fraternizzato con quelli provenienti
dalla Calabria dando prova di sportività e lealtà. Sugli spalti
non si sono registrati incidenti ma cori festosi da entrambe le tifoserie.
Un momento di sport e passione che fa onore al calcio giocato. Da registrare
la prova coriacea di Moscelli nelle file giallorosse, anche se non è
stato ficcante come nella partita di domenica scorsa. Migliori in campo per
il Catanzaro il duo Toledo-Ferrigno, che da qualche settimana portano per mano
la squadra calabra.Poco impegnata la difesa che si è trovata impreparata
nell’occasione dei due gol sardi. La pressione dell’Olbia è stata sterile
ma costante.
Davide Pane

OLBIA ­ A fine gara negli spogliatoi olbiesi incontriamo l’ex di turno
Peppe Giglio e l’allenatore Dellisanti che rispondono gentilmente alle nostre
domande.
– Come hai visto il Catanzaro firmato Dellisanti?
“Un forte Catanzaro ­ dice Giglio ­ ci ha messo alle corde. Noi
abbiamo giocato a viso aperto tentando di infilare il Catanzaro soprattutto
nel finale del primo tempo. Un rigore negatoci dall’arbitro ­ continua la
punta olbiese ­ ci ha tagliato le gambe per il prosieguo dell’incontro”.
– Giglio, cosa ne dice se l’anno prossimo ti troverai ad indossare i colori
giallorossi?
“Io sono disponibile anche perché quest’anno sto dimostrando tutto
il mio valore. Purtroppo ­ continua rammaricato l’attaccante ­ non sono
riuscito ad esprimere quanto avrei voluto e potuto”.
Nel frattempo raggiungiamo un Dellisanti sorridente e soddisfatto che ci anticipa
affermando: “Abbiamo iniziato con un pressing alto nel secondo tempo giocando
la palla di prima ed occupando tutto lo spazio del campo. L’Olbia nei primi
minuti della ripresa è capitolata grazie alla nostra preparazione fisica
e tecnica”.
La prima domanda per l’allenatore del Catanzaro riguarda il futuro prossimo:
in vista play-off quale squadre preferirebbe incontrare?
“Ancora il campionato non è concluso, con la massima umiltà
dobbiamo affrontare la partita casalinga contro la Tivoli. Dopo di che possiamo
iniziare ad impostare discorsi legati ai play-off”.
L’ultima dichiarazione ce la rilascia il centrocampista Mario Alfieri del Catanzaro:
“Dedico questa vittoria al nostro medico sociale Max”.
Felice della prestazione gli chiediamo se possiamo sperare in un futuro radioso
per il Catanzaro.
“Effettivamente stiamo interpretando al meglio questa fine di campionato,
sembra che il Catanzaro sia la squadra più in forma del momento ma il
Brindisi, la Nocerina e l’Igea sono degli ossi duri, tanté che non siamo
siamo riusciti mai a batterli nel campionato in corso”.
d. p.


Gazzetta del Sud

Sul difficile terreno dell’Olbia i calabresi conquistano un successo che
virtualmente li proietta nei play off
Il Catanzaro centra l’obiettivo
I gol nella ripresa: apre Falco e pari di Giglio, poi vanno a segno Ferrigno
e Alfieri, chiude Siazzu

Mario Cossu

OLBIA – Un Catanzaro in ottima salute passa allo stadio “Bruno Nespoli”
contro l’Olbia (2-3), ipotecando i play-off. Ora basterà un ultimo, decisivo,
sforzo contro il Tivoli, già da tempo rassegnato ai play-out, per brindare
agli spareggi promozione. I calabresi hanno agguantato il quarto posto, che
se conserveranno (come pare prevedibile) allo scoccare dell’ultimo minuto del
campionato, varrà la sfida contro la Nocerina. Una prospettiva molto
incoraggiante, se si pensa che tutto lasciava presagire uno spareggio con il
Brindisi, che classifica e nomi alla mano, è sempre meglio evitare. Dellisanti
può essere ben felice della sua creatura: una squadra equilibrata sotto
il profilo tattico, imperniata su una difesa ben organizzata da Ciardiello,
arricchita da un centrocampo di qualità dove spiccano le individualità
di Ferrigno e Toledo, e robusta in attacco con la coppia ben assortita Falco-Moscelli.
Il traguardo play-off è il giusto premio per gli sforzi di una compagine
che è cresciuta alla distanza, recuperando con certosina pazienza diverse
posizioni in classifica e una condizione atletica indiviabile. Sarà pertanto
un finale di stagione da vivere con passione, nella consapevolezza che il Catanzaro
non solo è lì, tra le grandi del girone, ma si presenta all’appuntamento
con credenziali di tutto rispetto. Ciardiello e compagni ci credono, con molta
umiltà ma senza timori reverenziali nei confronti di nessuno: chi li
dovrà affrontare prossimamente è avvisato. Squadre in campo con
uno speculare 4-4-2, da una parte l’Olbia (priva del capitano Rassu) che si
gioca le residue chances di evitare i play out, dall’altra i giallorossi con
opposte ambizioni. I galluresi partono bene, mettendo inizialmente in soggezione
i calabresi. Al 5′ i padroni di casa gridano al rigore, ma un contatto tra Gentili
in uscita e Giglio non è giudicato falloso. Il portiere giallorosso è
chiamato nuovamente in causa al 17′ per neutralizzare una conclusione (centrale)
di Milia. Il Catanzaro esce progressivamente fuori dal guscio, ed al 19′ su
spunto di Moscelli è Toledo a calciare a botta sicura in area, ma il
corpo di Melino è sulla traiettoria del tiro. La fase centrale del tempo
è appannaggio degli ospiti, che confezionano un interessante palla-gol
per Moscelli: il colpo di testa “schiacchiato” è poco angolato
e Pastine fa sua la sfera. Azione fotocopia sul rovesciamento di fronte (30′),
quando Misso innesca l’incornata del solitario Mugnaini che da pochi passi consegna
un docile pallone a Gentili. Nonostante l’Olbia mantenga quasi costantemente
il possesso della palla, sono i calabresi a pungere con più incisività.
Proprio sul finire del primo tempo Toledo taglia la difesa offrendo all’avanzato
Milone l’occasione del vantaggio, ma il difensore a tu per tu con Pastine si
fa stregare e il suo diagonale termina di poco a lato. Si va al riposo sullo
0-0, ma le emozioni e i gol sono solo rimandati alla ripresa. Che inizia con
il Catanzaro in cattedra. Dopo una manciata di secondi fuga dell’irresistibile
Toledo sulla destra, palla al centro ma Melino anticipa tutti. Sull’angolo Milia
salva sulla linea di porta, ma la difesa olbiese può fare sul successivo
tiro di Falco (forse deviato da Moscelli). L’Olbia trova la forza di pareggiare
con un bel gol di testa di Giglio (56′) ma in contropiede i giallorossi la puniscono.
E’ il 65′ quando il solito Toledo serve Alfieri in area, sul tiro ravvicinato
Pastine si salva come può ma sulla ribattuta c’è Ferrigno che
non si lascia scappare la comoda occasione del 2-1. L’Olbia è in ginocchio
e capitola ancora sull’ennesima azione di rimessa che stavolta è conclusa
da Alfieri, con decisiva deviazione di Melino che inganna il proprio portiere.
Il gol nel recupero di Siazzu (diagonale in solitudine) non cambia l’esito del
match, ed anzi il Catanzaro va vicino al poker negli ultimi secondi. Al fischio
finale i tifosi calabresi al seguito invadono pacificamente il rettangolo di
gioco e festeggiano i quasi certi play-off.

LE INTERVISTE / I giallorossi sono gratificati dagli elogi di mister Putzu

OLBIA – Legittima la soddisfazione del clan giallorosso a fine gara.
Lo scoglio sardo è stato superato con disinvoltura, la squadra sembra
pronta per il rush finale di un campionato che l’ha vista, nell’ultimo scorcio
di stagione, tra le assolute protagoniste. «Sono molto soddisfatto per
la prestazione dei ragazzi – commenta il tecnico calabrese Dellisanti
–. La squadra mi è piaciuta sotto tutti i punti di vista, ha attuato
un pressing continuo ed è stata impeccabile anche negli automatismi.
Abbiamo dimostrato di essere in condizione, ritengo che la vittoria ottenuta
contro l’Olbia sia ampiamente meritata. Il divario in campo è stato evidente
in favore della mia squadra, e se Pastine, un signor portiere, non avesse fatto
alcuni interventi davvero pregevoli il risultato poteva essere anche più
rotondo. Il volume di gioco espresso dal Catanzaro è stato superiore
a quello dei sardi, la logica conseguenza sono stati i tre gol messi a segno.
Un bel passo in avanti per i play-off, che non ci deve però indurre ad
abbassare la guardia. Ora c’è il Tivoli, condannato ai play-out, ma non
bisogna prendere sottogamba l’appuntamento. Adesso più che mai serve
la concentrazione giusta per mantenere questo prezioso quarto posto che abbiamo
conquistato con la vittoria sull’Olbia. Poi penseremo ai play-off, che vogliamo
preparare con estremo impegno. Ma la prova offerta e il carattere di tutti i
giocatori, mi conforta. Il Catanzaro saprà farsi valere, sono fiducioso».
Il bravo Ferrigno ringrazia i tifosi per gli elogi sempre più frequenti
che sta ricevendo per le sue ottime prestazioni. «Sentire il calore e
l’affetto dei nostri sostenitori – esordisce il centrocampista – fa davvero
piacere e dà una grande carica per affrontare le partite. Sono riconoscente
per questo, d’altronde molti di loro ci seguono anche in trasferta, come hanno
fatto in Sardegna nonostante la notevole distanza. Li abbiamo ripagati con una
prestazione molto positiva, che ci è valsa praticamente l’accesso ai
play-off, anche se non dobbiamo sottovalutare l’ultimo match. Vorrei solo aggiungere
un grazie alla società: ci sta sostenendo con passione e sacrificio,
i risultati che arrivano sono anche merito loro». La parola passa anche
a Falco, indomito nel sostenere il reparto offensivo. «Una vittoria importante,
ottenuta con grande carattere. Il mio gol? E’ stata una azione insistita, è
merito anche dei miei compagni. Il nostro è un collettivo davvero ben
amalgamato, daremo tutto nei play-off». Una parola di elogio viene anche
dagli avversari. Il patron dell’Olbia, Mauro Putzu, accetta la sconfitta nonostante
significhi, per la sua squadra, i play-out: «Onore al Catanzaro, la squadra
più in forma del momento. Abbiamo fatto il possibile, paghiamo anche
qualche episodio sfortunato, ma avevamo di fronte una squadra davvero forte.
Complimenti». (m. o.)

LE PAGELLE / Un plauso va comunque a tutta la formazione
Toledo e Ferrigno: due giganti

GENTILI 6,5 Sempre attento quando viene chiamato in causa. Dà sicurezza
alla difesa.
MILONE 6 Preciso e tempestivo nelle retrovie, unica pecca l’occasione non sfruttata
alla fine del primo tempo.
CORAZZINI 6 Sorveglia la fascia sinistra senza patire più di tanto. Umile
e diligente.
CIARDIELLO 6,5 Il capitano ha esperienza da vendere. Dirige con autorevolezza
il reparto, e richiama i compagni nei momenti di maggiore difficoltà.

PASTORE 6 Soffre talvolta con Giglio, cui concede qualche metro in occasione
del gol. Ma se la cava per il resto con mestiere.
ASCOLI 6 Prestazione sufficiente a sostegno dei compagni di reparto. Spende
molte energie e viene sostituito nel finale (33′ st BASILE: non giudicabile).

TOLEDO 7,5 La spina nel fianco della difesa olbiese. Imprendibile. Sulla destra
crea sconquassi, ogni suo inserimento è un incubo per gli avversari.
Il migliore della sua squadra.
FERRIGNO 7 Punto di riferimento insostituibile. Scandisce i tempi delle manovre,
si propone anche negli ultimi metri e sigla con intelligenza il gol del 2-1
(43′ st LO GIUDICE: non giudicabile).
ALFIERI 6 Offre il suo contributo senza lesinare impegno. Il meno appariscente
del reparto, ma il suo lavoro “oscuro” si fa sentire. Segna anche
un gol, con l’involontaria collaborazione di Melino.
FALCO 6,5 Corre e sbuffa, e non fallisce l’occasione del primo vantaggio. Sempre
nel vivo del gioco offensivo, la sua presenza da peso all’attacco calabrese
(37′ st MACHADO: non giudicabile).
MOSCELLI 6.5 Rapido e imprevedibile, scappa via ai difensori olbiesi in più
di un’occasione. Si integra bene con Falco. È pronto per i play-off.

Allenatore DELLISANTI 7 L’interpretazione della gara è ineccepibile.
Nella ripresa scuote la squadra, che lo ripaga con 45′ minuti ad alti livelli.
I play-off sono anche una sua meritata conquista.


L’Unione Sarda

La sfida
I bianchi dominano nel primo tempo poi si arrendono agli attacchi dei
calabresi

Olbia Cinque gol, un palo, occasioni sfumate per un nonnulla, insomma, una
bella partita. Che l’Olbia doveva vincere a tutti i costi e invece ha
perso. Ha perso perché nel primo tempo, quando cioè ha letteralmente
dominato, non è riuscita a metterla dentro. E poi perché a inizio
ripresa, i calabresi sono passati subito in vantaggio gelando lo stadio e i
bianchi di Carboni.
Strano campionato davvero per i galluresi. Le due gare con il Catanzaro sono
tra le più belle disputate dalla squadra di Carboni in questo torneo,
eppure, alla fine, non è stato raccolto nemmeno un punto. E se all’andata
qualcosa si poteva recriminare (episodi, qualità e quantità di
manovra espresse), ieri no. Gli ospiti hanno vinto senza rubare nulla. Non ne
avevano bisogno. Tanto da far apparire inutili alcuni errori arbitrali che hanno
penalizzato l’Olbia (Giglio travolto dal portiere Gentili in area, il
secondo gol viziato da un nettissimo fuorigioco).
La verità è che i calabresi hanno meritato il risultato perché
sono stati bravi nell’aspettare che la sfuriata avversaria avesse termine.
Bravi nello sfruttare la prima nitida occasione da rete e bravi nel ripartire
con rapidi e pericolosi contropiede. Chapeau. E pensare che per i primi 45 minuti
erano stati i padroni di casa a far la partita. Avrebbero potuto segnare già
al 4’ (angolo di Misso, testa di Mugnaini, completamente solo, tiro in
bocca al portiere), oppure al 29’ (stessi protagonisti e stessi risultati).
E, naturalmente, il rigore negato (5’). Certo, sulla squadra hanno pesato
non poco l’infortunio di Pittalis al 26’ (stiramento e stagione
finita), perno di fondamentale importanza per il centrocampo, e l’assenza
di Rassu (squalificato).
Nel frattempo il Catanzaro non è stato a guardare. Ci ha provato con
Mascelli (25’) ma la sua incornata è stata parata facilmente da
Pastine, con Milone (43’), servito da Toledo, il cui diagonale è
passato a pochi centimetri dal palo. Beninteso, al di là delle azioni,
sembrava che l’Olbia avesse una marcia in più rispetto agli avversari.
Ai quali l’intervallo ha giovato eccome.
Già al 1’ Melino ribatte sulla linea un pallone calciato da Toledo.
Ma neanche un minuto più tardi l’Olbia capitolava. È Falco
a mettere in rete la palla che Spanu aveva appena respinto sulla conclusione
dello scatenato Toledo: uno a zero. I bianchi non hanno dato la sensazione di
aver accusato il colpo. Anzi, la reazione è stata immediata. Giglio,
ci provava dal limite (8’, palla fuori), e poi, sul cross di Milia, trovava
l’angolino dove Gentili non sarebbe mai arrivato (11’): uno a uno.

Non c’è stato però il tempo di rifiatare che i calabresi
si riportavano in vantaggio. Toledo, sempre lui, partito da posizione quantomeno
sospetta, entrava in area e metteva in mezzo per Alfieri sul cui tiro Pastine
si superava, mentre niente poteva fare sulla ribattuta di Ferrigno: 2 a 1. Una
mazzata per l’Olbia, stavolta sì incapace di riprendersi. L’unico
tentativo per riequilibrare le sorti della gara passava dal piede di Misso (un’ottima
prova la sua) che su punizione costringeva Gentili a smanacciare sul palo (35’).

Quattro minuti dopo, però, il Catanzaro segnava il terzo gol con Alfieri
e per i galluresi è stata notte fonda. Giusto qualche guizzo di Siazzu,
entrato in campo a risultato compromesso, che prima consegnava il pallone a
Giglio (42’) per un’incornata apparentemente facile finita altissima
sulla traversa, e poi metteva segno il definitivo 3 a 2 con una zampata delle
sue (44’). Quindi, lo show di Pastine in pieno recupero.
Il portierone olbiese respingeva su Moscelli e su Machado prima di farsi prendere
dalla disperazione all’uscita dal campo. Lui non ha niente da rimproverarsi
e, onestamente, nemmeno gli altri.
Ci voleva un miracolo, visto il girone d’andata, per evitare i play-out.
L’impegno non è mai mancato, qualche volta, forse, un po’
di fortuna in più.
Vito Fiori


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Autore

God

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