Rassegna stampa

Il Catanzaro chiede un po’ d’affetto

Parente e Braglia: «Tifosi, stateci vicini. I meno cinque? Ci daranno la giusta carica»
da Gazzetta dello Sport

CATANZARO – Non molla il presidente Parente contro la decisione che ha penalizzato di 5 punti il Catanzaro. Se il massimo dirigente s’era dimostrato subito deluso, ieri, a mente serena e nel corso di un’apposita conferenza stampa, ha dimostrato la sua lucida indignazione, smontando pezzo per pezzo le motivazioni della Disciplinare e rilanciando: “La responsabilità oggettiva a nostro carico, è scattata solo perché abbiamo avuto il vantaggio del risultato e non già per il coinvolgimento del suo tesserato, come indirettamente si evince dal dispositivo connesso a Chieti e Grosseto, che sono state prosciolte nonostante accusate di responsabilità oggettiva in connessione ad Ambrosino e Califano. E’ paradossale, poi, che la Commissione, prima, nelle motivazioni, ricorda il principio, estraendolo da una sentenza della Caf, che non è oggettivamente responsabile la società rimasta estranea dall’azione soggettiva dell’agente e, poi, nel dispositivo della pena inflittaci, afferma letteralmente che non sussistono prove di un coinvolgimento diretto del Catanzaro o di altri suoi tesserati. Poi, mentre nel nostro caso il tentativo d’illecito non è stato dimostrato e consumato, nel caso del proscioglimento del Benevento, il giocatore Nocerino lo aveva addirittura confermato. Non m’interessa sapere se l’accanimento del procuratore federale, come si dice in giro, sia stato favorito dalla voglia di far piacere a qualcuno, semmai avverto impotenza nel non sapere da chi e per cosa difendermi.” Su Logiudice, Parente ha detto: “Non ha commesso alcun illecito, anche perché, sia lui che i calciatori, sapevano che la società sarebbe stata implacabile su ipotesi di questo tipo. Evidente dimostrazione della nostra immacolata posizione, è che per vari mesi i nostri calciatori sono stati con il telefono controllato e nulla è emerso contro di noi.” Poi, il maggior rammarico: “La cosa più incredibile è che alcun nostri amministratori hanno speculato su questa situazione per gettare fango e discredito, perché i nostri successi hanno procurato invidia e fastidio. Dovrebbero vergognarsi, perché speculano sulla passione di migliaia di persone.” Così conclude: “Ai tifosi, rivolgo l’invito di starci vicini ed evitare, a cominciare da sabato sera, reazioni sconsiderate, nonchè chiacchiere di qualsiasi tipo. La squadra, da parte sua, reagirà sicuramente sul campo all’ingiustizia subita. La società, infine, ha fornito una prova di grande vitalità, in quanto, in poco più di un mese, ha ricostruito la squadra ed il settore giovanile, ristrutturato lo stadio, curato queste vicende extracalcistiche.” Intanto, il campionato batte alle porte e, nonostante le speranze di Parente, ci s’interroga sulle ricadute che la sentenza potrà avere nel rendimento della squadra. Braglia, a questo proposito, si sente d’assicurare tutti: “Mi auguro che l’ingiustizia momentaneamente subita, possa farci diventare arrabbiati, senza perdere in lucidità. Non mi preoccupano le incertezze sin qui palesate, perché sono fisiologiche e sono le stesse emerse all’inizio della passata stagione. Sabato saremo già una squadra diversa. Partiremo certamente ben, anche perché applicheremo il calcio che più conosco e che mai mi ha tradito.” Questa sera, infine, dopo le prove contro i dilettanti del Guardavalle, tutti saranno in piazza nella festa di presentazione.

Fabio Blasco

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