Rassegna stampa

Il Catanzaro del futuro con la tentazione giovani

da Gazzetta dello Sport

CATANZARO – L’attenzione comincia a volgersi verso la prossima squadra, ma dagli addetti ai lavori si ricavano solo le strategie. “La tentazione è quella di continuare a far baldoria –riferisce Gianni Improta, direttore generale e perno fondamentale della società giallorossa, apprezzato ed amato dai tifosi- ma i ritmi del calcio sono impietosi. Non dobbiamo farci assalire dalla frenesia, ma fare le cose bene senza svenarci, attendendo la fine dei campionati.” Un’altra indicazione proviene dall’allenatore Piero Braglia: “Conosco i giocatori di B, come quelli della C1. Non mi sottrarrò nel fornire indicazioni. Per me, l’ideale sarebbe abbassare l’età con giovani d’affidamento. Diversi sono quelli che i grandi club hanno in giro e che non possono utilizzare in A.” I giovani, però, come i bravi attaccanti, li cercano tutti. L’attuale livello di sondaggio, come accennava Improta, è generico e poco orientativo. E’ sicuro che piace la gioventù del difensore Rocco Sabato (82) del Cagliari, del centrocampista Salvatore Masiello (82) del Palermo e dell’attaccante Simone Pepe (83), che gioca con i rosanero siciliani ma è della Roma, nonchè l’estro e la velocità di Massimo Ganci (81) e Ferreira Reginaldo (83) del Treviso. Il Presidente Claudio Parente conferma: “Arriveranno almeno 5 o 6 elementi che diano adeguate garanzie, ma, ancora, niente nomi.” L’ingaggio di Luiso, caldeggiato dal massimo dirigente giallorosso, potrebbe far intendere che il massimo dirigente non disdegnerebbe anche qualche elemento di collaudata esperienza. Un’eccezione alla direttrice dello svecchiamento, si potrebbe fare per gli anziani Gianpaolo (70) del Pescara, per il catanzarese ed ex Gaetano Fontana (70) della Fiorentina, per Vito Grieco (71) e Michele Zeoli (73) del Catania. L’altra tendenza, infine, è quella di non smantellare la squadra. “Una squadra ben attrezzata in C1 tanto da vincerla –continua Gianni Improta- può sopportare anche la B, magari con qualche intelligente ritocco.” Si trova d’accordo con cautela Pasquale Logiudice, che ha recentemente acquisito la qualifica di direttore sportivo: “In passato, ci sono stati riscontri che chi meno ha cambiato, meglio s’è comportato. Però, non può essere una regola fissa. Purtroppo, si registrerà qualche dolorosa partenza. Anch’io, ricordo, che dopo aver conquistato la B con l’Andria, sono stato ceduto in C1. I nuovi nomi non devono necessariamente essere altisonanti.” Lo zoccolo duro dei calciatori che dovrebbero restare è composto da Ferrigno, Corona, Morello, Dei, Briano, De Simone, Alfieri, Ascoli, Lafuenti e Pastore. Giovani ed anziani a parte, i giocatori di mezza età che, nei differenti ruoli, piacciono sono il difensore Nicola Pagani (77) del Pescara, il centrocampista Daniele Di Donato (77) del Palermo, l’attaccante Enrico Fantini (76) della Fiorentina. Per la gara di domani ad Arezzo, Braglia si avvarrà prevalentemente delle seconde linee.

Fabio Blasco

Autore

God

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