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Il Catanzaro esce tra gli applausi, onorando la semifinale playoff

Scritto da Redazione

Gli splendidi tifosi giallorossi ringraziano la squadra a fine gara, tra la commozione di tutti e la consapevolezza di una bellissima stagione

Record di presenze al Picco grazie ai tifosi giallorossi

Nonostante la sconfitta, il Catanzaro esce a testa alta dall’Alberto Picco di La Spezia, dimostrando carattere e orgoglio. La squadra giallorossa ha permesso agli spezzini, grazie ai 1.114 tifosi presenti nel settore ospiti, di stabilire un nuovo record di presenze nel loro stadio: 11.962 spettatori, superando il precedente record stabilito durante la partita Spezia-Juventus del 2006.

Cambio modulo e bel Catanzaro

Fabio Caserta opta inizialmente per il 4-4-2, per chiudere gli spazi alle discese dei difensori bianconeri e aggirare il pressing spezzino sulla partenza delle azioni da dietro. Il tecnico non può contare su Compagnon, che è in panchina per fare numero, né su Situm, che ha ormai lasciato la squadra. Questa disposizione tattica mette in difficoltà la formazione di D’Angelo, che nei primi 45 minuti è spesso sotto la pressione del Catanzaro. La squadra calabrese manovra con personalità, affrontando un avversario forte che gioca un calcio semplice: lanci lunghi dal portiere e rapidi rilanci verso gli attaccanti, che sfruttano al massimo la loro prestanza fisica, come quella dei membri del pacchetto arretrato, risultando decisivi e vincenti. Questa strategia ha consentito allo Spezia di arrivare al terzo posto nel campionato e di giocarsi ora la finale con la Cremonese.

Era noto che la forza dello Spezia arrivasse sui calci piazzati, e ciò si è concretizzato nella semifinale: tre delle quattro reti subite dai giallorossi nelle due gare sono nate da azioni a palla inattiva. Il vero rammarico per il Catanzaro non riguarda tanto la partita di ieri (sebbene si possa recriminare sulle decisioni dell’arbitro e del VAR), quanto quella rete di Di Serio al Ceravolo, all’inizio della ripresa, che ha tagliato le gambe ai ragazzi di Caserta. Con un pizzico di furbizia in più, quel gol si sarebbe potuto evitare, riducendo il divario tra le due squadre. Non si può nemmeno considerare un demerito aver subito tre delle quattro reti da calci piazzati, perché nei 180 minuti giocati i giallorossi hanno difeso molto bene contro la principale arma dei bianconeri.

Spezia forte ma …

Per quanto riguarda la partita di ieri, il vantaggio maturato con la rete di Cassandro al 32’ era pienamente meritato, considerando l’interpretazione della gara da parte del Catanzaro. Tuttavia, questo vantaggio è durato pochissimo, e anche questa è una fonte di rammarico, perché se il primo tempo fosse terminato con i giallorossi avanti 0-1, la pressione sugli avversari sarebbe potuta aumentare: il pareggio di Aurelio è arrivato dopo soli quattro minuti, sfruttando una respinta corta di Pigliacelli su un insidioso cross dalla destra da parte di Kouda.

… decisioni arbitrali discutibilissime

Con l’inizio della ripresa, la partita è rimasta in equilibrio almeno fino al 62°, quando arbitro e VAR sono diventati protagonisti. Durante una punizione di Esposito indirizzata a rete, si è vista una spinta di Wisniewski su Iemmello, evidente a tutti i presenti. La palla è finita in rete, e a realizzare il gol, che di fatto ha deciso la partita, è stato proprio il difensore polacco. Marchetti ha subito annullato la rete, ma poi Aureliano ha richiesto la revisione dal campo, senza apparenti motivi, poiché la valutazione dell’intensità dei contatti sono competenza diretta dell’arbitro durante l’azione e il VAR non dovrebbe intervenire per questi episodi.

Si è poi diffusa l’ipotesi che il motivo della chiamata al VAR fosse che la spinta era arrivata prima che Esposito calciasse la punizione, ma anche questa versione appare discutibile, visto che l’arbitro avrebbe potuto fischiare prima della battuta. Se Iemmello fosse rimasto in piedi e non fosse caduto, sarebbe stato sicuramente in grado di respingere il pallone. Ma di tutto questo ne parleremo approfondendo nella nostra rubrica sul VAR.

La rete è stata convalidata dopo la revisione, assicurando allo Spezia la qualificazione, e ha privato il Catanzaro, ridotto poi in dieci uomini per un’altra decisione discutibile (l’espulsione di Biasci, giudicata come gomitata violenta, sempre con revisione dal campo), della possibilità di raggiungere un pareggio che avrebbe meritato.

Grazie ragazzi!

Ieri si è concluso un grande campionato per i giallorossi. Prima della partita, la Curva Massimo Capraro, trasferitasi a La Spezia, aveva esposto uno striscione con la scritta: “Fianco a fianco, insieme a voi combattiamo fino alla fine”. E così è stato. Al termine del match, i cori di sostegno e gli incitamenti si sono conclusi con un caloroso “Grazie di tutto“, che dovrà rappresentare uno stimolo per la prossima stagione, che ci auguriamo altrettanto splendida. Perché ieri, indipendentemente dal risultato, il Catanzaro ha ancora una volta vinto, dimostrando spirito di squadra e senso di appartenenza verso un popolo innamorato.

Redazione 24

Foto US Catanzaro 1929

 

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