Rassegna stampa

Il Catanzaro ha da recriminare

I giallorossi tornano senza punti da Viterbo nonostante un buon primo tempo

da Gazzetta del Sud

Si aspettava da Viterbo il bis di Foggia o quantomeno il pareggio. E invece il Catanzaro è tornato sconfitto. E nettamente stando al risultato classico, pur decisamente bugiardo. Rammaricato, il clan giallorosso, per quel che poteva essere e non è stato in virtù di una prestazione addirittura brillante nel primo tempo, sempre secondo una tesi unanime. Capro espiatorio il gol che ha sbloccato il risultato a circa metà del secondo tempo, contestatissimo per un verso per la posizione irregolare del marcatore Santoruvo, e discusso dall’altro perché secondo un’altra versione la difesa giallorossa sarebbe rimasta ferma valutando, appunto, la posizione di fuori gioco dell’attaccante della Viterbese. Gol diventato decisivo e, quindi, determinante per il risultato negativo a prescindere dalla rete del raddoppio arrivata, si può dire, all’ultimo secondo dei sei minuti di recupero concessi dall’arbitro oppurtunamente. L’altro tema del dopo-partita in trasferta l’ennesima espulsione di un giocatore giallorosso. Questa volta è toccato ad Ascoli che non soltanto ha commesso un fallo su un avversario sia pure non di male gravità da richiedere direttamente il cartellino rosso, anche se il «giallo» precedente avrebbe provocato l’allentamento del centrocampista, già sanzionato con una ammonizione ? quanto ha ecceduto nella protesta. Il Catanzaro non ha perso il vizio di mettersi in condizioni di giocare in inferiorità numerica con i danni conseguenti. Per ultimo domenica a Viterbo il Catanzaro è stato costretto a tentare la rimonta in dieci: rimonta risultata più difficile e anzi proibitiva se è vero, come è vero che la squadra ha combinato poco al di là di qualche buona opportunità. Da non identificare nell’episodio in cui Corona è riuscito a spedire nella porta avversaria il pallone in quanto l’arbitro aveva precedentemente interrotto l’azione. Cosicché lo stesso Corona e i compagni sono rimasti con il classico pugno di mosche in mano e sia pure identificabile nell’ottima prestazione dei primi 45 minuti quando, si può, dire, la partita ha preso la sua piega. Se, infatti, il Catanzaro avesse concretizzato il suo gioco almeno con un gol più che probabile che quello segnato alla distanza dalla Viterbese (e sia pure dopo la quasi totale innocuità dell’attacco della squadra laziale) non avrebbe deciso il risultato a sfavore del Catanzaro. A proposito di gol da rilevare che la squadra giallorossa è rimasta per la prima volta a… bocca asciutta probabilmente perché si è fermato Corona dopo una sequenza eccezionale del bomber nelle prime quattro partite con ben sei gol all’attivo. Il che forse non è avvenuto soltanto per merito di Sibilano, arcigno francobollatore di Corona, ma perché il centravanti non è stato agevolato dai compagni nella finalizzazione delle manovre giallorosse. Cosicché a digiuno nell’occasione la sua punta di diamante il Catanzaro è stato costretto a tornare a mani vuote dalla seconda trasferta consecutiva e sia pure giocando come nella prima (conclusasi, come si sa, con la prima vittoria esterna), ma con la sostanziale differenza appunto di non aver saputo concretizzare il suo gioco, per mancanza della stessa feroce determinazione mostrata a Foggia. Il che, coinciso con l’errore determinante in occasione della prima rete della Viterbese, ha conseguito la sconfitta; sconfitta che, tuttavia, non si presta a processi sommari. Questo perché il Ko è arrivato per effetto di un paio di episodi dei quali, ovviamente, grave il primo e perché il bilancio della doppia trasferta è positivo con i tre punti ricavati a Foggia. Certo arricchire il bottino sarebbe stato tanto di guadagnato e anche sul piano morale, nonché per il mantenimento alto degli entusiasmi dell’ambiente, ma di fronte al fatto compiuto c’è da consolarsi per la prestazione positiva nel suo complesso della squadra e nella speranza della conferma domenica nel ritorno casalingo e quando al «Ceravolo» arriverà il Sora. Quando bisogna giocare con rabbia agonistica per recuperare il terreno perduto anche nell’ultima gara casalinga con il Benevento.

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Redazione

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