Rassegna stampa

Il Catanzaro oggi dal Papa

La squadra sarà ricevuta in udienza dal Santo Padre. Intanto si comincia a pensare al futuro
da Il Giornale di Calabria

CATANZARO. Mentre qualcuno ancora prova a darsi dei pizzichi per capire se quello che si sta vivendo è realtà o sogno, in città si continua a fare baldoria per il ritorno in serie B del Catanzaro avvenuto a quattordici anni di distanza dall’ultima apparizione tra i cadetti quando nel lontano 1990 i giallorossi affrontarono al Ceravolo il Barletta. Quel giorno, oltre al mesto ritorno in terza serie ci fu l’addio di Massimo Palanca al calcio. Una giornata mesta, quella, che molti di quelli che oggi festeggiano neanche l’hanno vissuta. Quattordici anni, infatti, sono una eternità, e lo sono soprattutto per chi ha dovuto fare i conti con una serie C2 imposta da una sentenza ridicola e penalizzante come mai. Ma lasciando da parte il passato che, oramai, è passato, proviamo a proiettarci verso il futuro. Ed il futuro dice che il Catanzaro del duo Parente-Poggi nella prossima stagione dovrà vedersela con una realtà difficile e piena di insidie e contro squadre attrezzatissime. Molti definiscono la serie B una sorta di A2 per i nomi che la compongono e per i calciatori che vi militano. Questo vuol dire che programmare la prossima stagione non sarà una passeggiata tanto più se si pensa che poco si conosce di questa realtà. Intanto, però, Claudio Parente e Gianni Improta hanno tenuto sin da subito a precisare alcuni concetti. Intanto c’è la ferma intenzione di ripartire da Piero Braglia, tecnico che ha lavorato come nessuno ha fatto negli ultimi due lustri, dimostrando grandissime capacità umane, ma soprattutto un carattere ed una preparazione fuori dal comune. Catanzaro, si sa, non è piazza facile per chi allena, ma il buon Piero ha saputo crearsi una corazza per resistere anche alle critiche che gli sono piovute addosso in modo ingeneroso ed ha saputo proteggere la squadra dalle pressione di una tifoseria che certamente è unica nel suo genere, ma che può creare problemi quando si pretende sempre troppo e di più. Per questo la conferma sulla panca giallorossa di Braglia potrebbe, anzi deve essere, il primo importante tassello della prossima stagione agonistica. Da qui, poi, sull’ossatura dell’attuale “rosa”, costruire una squadra che sappia confrontarsi in B cercando il raggiungimento della salvezza nel più breve tempo possibile. In questo senso calciatori come Pastore, Ferrigno, Briano, Alfieri, Ascoli, Morello e Corona possono rappresentare qualcosa di importante, ma non tutto. Di questo la società è consapevole e da subito, smaltita la sbornia per i festeggiamenti e recuperate le forze necessarie, ci si metterà al lavoro per costruire qualcosa di importante. Intanto oggi il Catanzaro sarà ricevuto in udienza dal Santo Padre Giovanni Paolo II. Per i giallorossi è un momento storico mai ottenuto finora. Ad accompagnare la truppa di Braglia sarà il padre spirituale delle Aquile, don Lino Tiriolo. Nessuna novità circa la festa promozione. Molto probabilmente si attenderà la serata del 27 maggio, quando al termine della finale della Supercoppa, la stagione 2003/2004 si chiuderà definitivamente.

A.N.

Autore

God

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