La Striscia

Il Catanzaro stecca la prima

Accade tutto nel primo tempo. Beradi su rigore e poi Ianni e Manca di rigore ribaltano il risultato.
Vigor Lamezia 2 Catanzaro 1

 

Giornata calda e soleggiata quella di oggi pomeriggio al D’Ippolito di Lamezia Terme.

A porte chiuse ma con la presenza di almeno cento sostenitori lametini capeggiati dal “Mandarino” biancoverde Cantafio (simpatico ma esagerato per alcuni aspetti…diciamo da categoria) e distribuiti fra presidenti, co-presidenti, dirigenti e tifosi invitati dalla società che non hanno fatto mancare il sostegno alla loro squadra del cuore e che hanno più volte “apprezzato” l’operato dell’arbitro Terzo di Palermo, si è disputato l’incontro valevole per il primo turno di Coppa Italia Lega Pro.

La partita sanciva l’esordio ufficiale di Nicola Provenza alla guida del Catanzaro e decretava pure il ritorno del gastroenterologo salernitano su quella che sino a due stagioni fa era la sua panchina.

Sia la Vigor Lamezia che il Catanzaro hanno affrontato questo esordio con formazioni rimaneggiate, soprattutto i primi.

Nicola Provenza ha disegnato in campo un Catanzaro con un modulo inedito ai nostri occhi (a fine partita il tecnico ci dirà che era stato provato nell’ultimo triangolare di Moccone), lo schema era il 4 – 1 – 2 – 3, in pratica una specie di albero di Natale, con i quattro difensori in linea che erano, da destra verso sinistra, Ciano, Gimmelli, Di Maio e Tomi, Zaminga davanti alla difesa alla Pirlo, Berardi e Bruno centrali e in avanti Corapi a destra, Armenise a sinistra e Iannelli come terminale offensivo.

La partita nei primi venticinque minuti l’ha fatta il Catanzaro, si è giocato con palla a terra e si sono viste buone verticalizzazioni, proprio su una di queste Corapi ha avuto l’occasione di bagnare il suo ritorno in giallorosso con un goal, ma davanti al portiere è stato poco lucido e ha spedito al lato, alla seconda occasione invece Berardi è stato steso e il contestatissimo arbitro Terzo ( e meno male che si era a porte chiuse) ha decretato il rigore che ha portato in vantaggio il Catanzaro con lo stesso centrocampista pugliese.

Comunque anche quando si è visto il migliore Catanzaro abbiamo notato che alcuni elementi, pur con l’alibi reale di una condizione fisica ancora approssimativa erano fuori posizione, su tutti Armenise schierato come suddetto all’ala sinistra e Zaminga che davanti alla difesa, specie in fase d’impostazione mi ha ricordato il Briano o il De Simone della B, i quali perdevano puntualmente palla se attaccati.

Se per l’ex vigorino ritengo che la sua prestazione sia stata dettata da una condizione approssimativa (mancanza di velocità nelle gambe), obiettivamente Armenise schierato all’ala non lo vedo proprio, ritengo che debba partire da molto più dietro, poiché dotato di una buona progressione e di un buon cross.

Il pareggio ed il goal del vantaggio su rigore sono venuti entrambi da errori di Zaminga (già prima aveva rischiato con disimpegni azzardati) che nella sua trequarti perdeva palla e prima Ianni indovinava l’incrocio dei pali con un gran tiro di sinistro, poi perdeva palla ed era costretto ad atterrare Manca in area.

Nella ripresa il Catanzaro dopo pochi minuti cambiava modulo di giuoco, entravano Diarra e Montella, per Iannelli e Tomi, Armenise arretrava in una posizione più consona alle sue caratteristiche e il Catanzaro passava a un 4 – 4 – 2.

La Vigor perdeva un uomo (Sanso) per doppia ammonizione il Catanzaro ha iniziato a pressare alla ricerca del pareggio ma le azioni non sono state molto fluide, c’era molto affanno e questa volta senza ombra di dubbio possiamo concedere l’attenuante della condizione fisica ancora non al top.

Malgrado tutto, i giallorossi (poi dirò dei colori sociali) sfioravano il pareggio prima con Ciano su una splendida imbeccata di Montella e poi con lo stesso attaccante di Aprilia, che dopo una percussione arrivava davanti a Panico sparando alto.

Concludendo, dal punto di vista tecnico possiamo dire che l’esperimento di oggi, mi riferisco al modulo, forse non è andato molto bene, ma lo stesso Provenza a fine partita oltre a dire che il Catanzaro manca ancora di velocità nelle gambe, ha ribadito che pur se non fa mai piacere perdere l’importante è essere pronti per il campionato.

I migliori in campo oggi per me sono stati Berardi e Montella…che bella coppia farebbe con Frisenda.

Parliamo ora di altro.

Devo essere sincero, il Catanzaro oggi ha dato l’impressione di una Società, c’era il presidente Bove, c’era Gianni Improta, Pasquale Gigliotti e Giuseppe Soluri che hanno assistito in modo composto alla partita dalle tribune del D’Ippolito.

Nessun capannello con chicchessia, stampa e tifosi presenti da una parte e società dall’altra, ognuno nel rispetto dei propri ruoli e questo, se vogliamo ricordare all’ultimo presidente dell’Fc è già una notizia.

Fra gli spettatori (quindi invitato dalla Società Fc Catanzaro) c’era anche Floriano Noto accompagnato dal Direttore di Confindustria Dario Lamanna (fratello del mio grande amico e tifosissimo Totò scomparso anni fa).

Questa presenza, in terra “avversa” agli occhi dei tifosi non può che fare sicuramente piacere

a quei tifosi che sognano un rilancio del calcio a Catanzaro fatto di programmazione e serietà, anche perché, non me ne vogliano gli amici lametini, Cantafio sarà simpatico e nessuno lo mette in dubbio, ma quel comportamento fatti di parolacce e altro (ci mancava lo spogliarello) fanno si che noi catanzaresi stramalediciamo ancora di più il giorno in cui siamo andati a finire in questa categoria.

Dimenticavo infine…per carità togliete quella maglia blu, mancavano oggi pure i bordi rossi sui calzettoni.

Pasquale Bove ci ha assicurato dicendoci che le maglie nuove stanno per arrivare e la prima sarà rossa, il ROSSO della nostra passione.

SF

Rassegna stampa

Il Catanzaro ”stecca” la prima

Contro la Nocerina i giallorossi non riescono a perforare il bunker degli ospiti
Sciupate alcune grosse occasioni e sfortunata traversa di Ferrigno

CATANZARO – Beh, che dire? Che non tutto è perduto? Che ancora ci sono 90 minuti in cui giocarsela? Che a Nocera i giallorossi faranno sfracelli … Diciamo quel che ci pare, tanto … Il bicchiere è lì. Sta a noi decidere se è per metà vuoto o pieno. Il problema è che la parola “metà” ormai dovremmo toglierla di mezzo: la Nocerina ha due risultati utili su tre, il Catanzaro deve solo vincere per disputare la “finale”. Nessuna alternativa, niente di niente. Insomma, la verità è che si è partiti con il piede sbagliato. Per carità, nessuno pensava ad una passeggiata: non si giunge ai play off solo per caso. Ma alla luce del volume di gioco prodotto, a fare il conto delle occasioni mancate, delle opportunità sprecate, un po’ d’amaro in bocca resta. Al signor Dellisanti il compito di capire cosa non ha funzionato. I tifosi hanno fatto quello che hanno potuto: sono accorsi in massa allo stadio, hanno incoraggiato la squadra, assicurato un sostegno incondizionato. Le due squadre si sono affrontate disponendosi in campo con lo stesso modulo di gioco, il 4-4-2, ma il centrocampo dei padroni di casa non è riuscito ad imporsi su quello avversario; gli spunti personali del vivace Toledo non sono bastati ad assicurare quella continuità che altri avrebbe dovuto produrre. Più avanti, poi, non sono stati vissuti momenti esaltanti. È mancata la serenità necessaria, e questa qualità non è facile recuperarla. Sulle prime, dopo il fischio d’inizio, si vivono momenti difficili sul piano “sanitario”: al 7′ c’è un contrasto aereo tra Ferrigno ed il portiere campano. Entrambi rimangono doloranti per qualche minuto, ma solo Balli deve far ricorso alle attenzioni dai sanitari. All’11’ altro contrasto aereo, questa volta a centrocampo, tra Belmonte e Ciardiello, e le barelle entrano in campo. I due resteranno ai bordi del campo per un minuto circa. Al 14′ prima occasione per i padroni di casa, con una punizione calciata da Alfieri per Ascoli che mette la sfera al centro dove Corazzini, di testa, manda il pallone a sfiorare il palo alla sinistra del portiere. Al 17′, su un cross di Ferrigno dalla sinistra, Ballo anticipa d’un soffio Falco smanacciando la sfera e sventando il pericolo. Due minuti più tardi la prima conclusione della Nocerina verso la porta giallorossa, con Piemonte che recupera la sfera allontanata da un affannoso disimpegno della difesa giallorossa, e tira a rete: la conclusione è debole e centrale, e Gentili che non ha difficoltà a far propria la sfera. A 24′ c’è ancora la Nocerina in avanti, con un cross dalla destra di Capezzuto per la testa di Campo che devia ma manda la sfera a perdersi sul fondo. Superata questa fase di “riflessione” i padroni di casa tornano a premere ed al 28′ Falco, ben servito da Moscelli, irrompe nell’area avversaria dalla destra ma tira mirando alle stelle. Al 40′ la consueta fuga di Toledo dalla destra si conclude con un cross per spedire la sfera verso il centro dell’area dove Falco riesce a toccare una sfera forse troppo “lunga” per essere domata a dovere. Il primo tempo si conclude con un’azione insistita del Catanzaro, al 42′, con conclusione finale di Alfieri dalla distanza, fuori bersaglio. Sull’altro fronte, una manciata di secondi più tardi, è Campo a cercare la via del gol, da posizione centrale ma da fuori area, e Gentili non ha difficoltà a parare il rasoterra. Nulla cambia durante l’intervallo e la seconda frazione di gioco, in fondo, ripropone lo stesso materiale calcistico. Al 4′ c’è una splendida occasione per i padroni di casa, grazie ad un calcio di punizione calciato da Alfieri che scova Ferrigno al centro dell’area: deviazione di testa e palla che si stampa sulla traversa prima di rientrare sul terreno di gioco. Al 15′ i padroni di casa gridano al rigore quando Falco, durante un contrasto, viene messo giù in area, ma l’arbitro risponde no alle richieste del penalty. Pasticciaccio giallorosso in area campana al 17′, quando Ferrigno ed Alfieri si ostacolano a vicenda nel tentativo di intercettare uno spiovente e non riescono a sfruttare il bel suggerimento di Toledo. La Nocerina si fa viva in area giallorossa al 22′ in contropiede, con Belmonte che s’avvede di Gentili un po’ fuori dalla linea di porta e cerca di sorprenderlo con un pallonetto. La sfera coglie la parte superiore della traversa e si perde sul fondo. Al 35′ altra opportunità per i padroni di casa sugli sviluppi di un angolo calciato da Alfieri; Ciardiello, di testa, manda sul fondo). La replica della Nocerina non si fa attendere e al 42′ consente a Gentili di proporsi tra i migliori in campo: cross di Campo fuggito sulla sinistra in contropiede e testa di Magliocco, Gentili compie un miracolo per deviare la sfera. Per il resto, è la stanchezza a dire la sua.

Paolo Cannizzaro – Gazzetta del Sud


Le interviste / Dellisanti è convinto che a Nocera si potranno meglio sfruttare le capacità offensive
Difficile trovare spazi contro una squadra “catenacciara”

CATANZARO – Volti tutt’altro che allegri negli spogliatoi del Catanzaro. La mancata vittoria – da molti messa in preventivo con troppa faciloneria – ha deluso anche gli addetti ai lavori. Lo ha detto per primo il presidente Parente, pur precisando: «Sono rimasto deluso per il risultato, ma non per il gioco espresso dalla squadra pur trovandosi di fronte una Nocerina che ha puntato sul doppio zero siamo una squadra che è in grado di andare a Nocera per vincere. Queste partite si vincono spesso con episodi; episodi che ci sono stati, ma a noi sfavorevoli. Non ci hanno consentito di segnare neppure in alcune occasioni che la squadra ha creato, specialmente nel secondo tempo. «Ora – ha aggiunto il massimo responsabile del sodalizio giallorosso – deve prevalere il “Tutti a Nocera” perché non vorrei che il risultato del primo round con la squadra campana possa aver raffreddato gli entusiasmi che i tifosi hanno esternato sino al triplice fischio dell’arbitro di questa prima gara». L’allenatore Buffoni ha dichiarato apertamente che la sua squadra in casa soffre parecchio. «Ha detto la verità – ha ripreso il dott. Parente – La squadra campana, infatti, deve cercare domenica di conquistare un risultato positivo, per cui noi possiamo colpire in contropiede, oltre che cercare di sfruttare la nostra migliore condizione fisico atletica, come si è visto durante questo primo match, con Barone e compagni che nella seconda parte della gara hanno accusato i crampi». Il presidente del Catanzaro ha, quindi, reso noto che oggi si sposterà a Coverciano dove incontrerà il presidente della Lega, Macalli, a cui chiederà un grosso contingente di biglietti per la partita di ritorno. I tifosi, perciò, devono affrettarsi a prenotarli senza farsi condizionare dal primo risultato, ricordando che queste sfide si decidono nell’arco di 180 minuti. L’allenatore Dellisanti, di fronte a facce di circostanza, ha sbottato: «Non sono amareggiato perché il Catanzaro ha fatto di tutto per vincere, non riuscendovi perché si è trovato di fronte una Nocerina che gli ha impedito di giocare, non concedendogli spazi. Per sbloccare il risultato avevano bisogno di qualche episodio favorevole; episodio che abbiamo provocato, ma che non si è risolto a nostro favore, come la traversa piena colpita da Ferrigno». Un attimo per riordinare le idee prima di proseguire: «La Nocerina ha bloccato sulle fasce laterali. Purtroppo contro una squadra “chiusa”, che a volte si è difesa anche in 10, non era facile “dialogare” e partire con azioni di rimessa. A Nocera – ha detto ancora Dellisanti – saranno loro a dover fare il gioco e allora potremmo avere la possibilità di giocarci la partita con tutte le nostre forze e con tutta la nostra qualità. Sono convinto che a Nocera la squadra di Buffoni non giocherà con lo stesso modulo tattico e, perciò, dovranno essere loro a guardarsi dalle nostre ripartenze». A Gentili, di fronte al Catanzaro arrembante della ripresa, è toccato salvare il risultato: «Su quel pallone di Campo e a porta spalancata per l’ex giallorosso – ha dichiarato – ci sono andato d’istinto in quanto l’azione è stata veloce e, quindi, mi sono trovato nelle condizioni di dover intervenire con prontezza». Il portierone ha convenuto su un giudizio che abbiamo espresso più volte nella settimana: «Le partite dei playoff sono diverse da quelle del campionato. Questo perché si giocano sui nervi, mentre noi abbiamo goduto di qualche episodio favorevole».

Vito Macrina – Gazzetta del Sud


Il prepartita / La festa resta a metà
I preparativi avevano coinvolto anche la tifoseria della provincia

CATANZARO – La Calabria giallorossa s’è svegliata e anche in maniera esaltante visto i preparativi che sono stati approntati per questa partita che aveva riacceso speranze mai sopite. Sin dal mattino per le strade di Catanzaro le bandiere giallorosse venivano messe in bella mostra con la convinzione che contro la Nocerina sarebbe stata riaperta un’altra giornata storica. Alla festa non sono stati solo i tifosi del capoluogo a essere protagonisti. Si sono rivisti gli sportivi della provincia ma anche di altre parti della Calabria che hanno lasciato sin dal mattino le loro case per essere presenti all’evento. Una giornata di grande attesa che i tifosi hanno trasformato in un momento di svago tanto è vero che lungo le strade, diversi, anzi, tante sono state le persone che si sono fermate sotto gli alberi per pranzare come se la scampagnata fosse un rito per prepararsi a essere presenti alla partita della riscossa. La giornata quasi estiva ne aveva favorito l’esodo e la presenza sugli spalti, quasi gremiti, del «Ceravolo» aveva confermato la grande voglia di tornare a sorridere per i colori giallorossi. La coreografia che i ragazzi della curva «Massimo Caprara» hanno messo in scena è stata fra le più belle e spettacolari degli ultimi anni con le strisce giallo e rosso a coprire gli spettatori e a primeggiare su quelle rosse e blu dei nocerini, forse più chiassose ma sicuramente meno folcloristiche ed eleganti dei catanzaresi. L’allegria sfrenata derivava dalla fiducia illimitata che i tifosi giallorossi avevano nei confronti della propria squadra. Le prestazioni offerte dal Catanzaro negli ultimi mesi del campionato avevano convinto anche i più scettici sulle reali possibilità che avrebbe avuto il Catanzaro di presentarsi bene a questi maledetti playoff. Per la quarta volta i giallorossi sono stati chiamati a giocarsi i playoff e questa sembrava la volta giusta. La partenza è stata piena di ansie ma anche di speranze per niente infondate perché il Catanzaro era nella forma giusta per avere ragione della Nocerina. Col passare del tempo, però, la partita è diventata sempre più difficile perché gli ospiti si sono chiusi a riccio e hanno precluso ogni spazio per azioni di un certo rilievo. La tensione è rimasta sempre tanta ma l’entusiasmo è cominciato a scemare per riprendere con grande passione e tanto orgoglio nella ripresa, quando il Catanzaro ha avuto la possibilità di sbloccare il risultato. La traversa di Ferrigno e qualche altro episodio hanno «strozzato» la gioia che stava per esplodere e così per l’ennesima volta la delusione si è ripresentata, in tutta la sua crudeltà, ai tifosi giallorossi, non resta che aspettare e soffrire ancora per altri novanta minuti.

Giorgio Tallarico – Gazzetta del Sud


Le pagelle / Gentili vola e Toledo infiamma

GENTILI 7 Praticamente inoperoso per tre quarti di partita trema sul pallonetto di Belmonte e salva letteralmente il risultato sul colpo di testa di Campo.
MILONE 6,5 La Nocerina dalla sua parte non preme e allora si prodiga per cercare qualche soluzione in avanti.
CORAZZINI 6 Pericoloso ad inizio gara con un colpo di testa che sfiora la rete.
CIARDIELLO 6,5 Sicuro e presente salva alla grande su Campo involato a rete al 15′ del primo tempo. Nella ripresa sfiora il gol su angolo con un colpo di testa.
PASTORE 6 A corrente alternata non appare molto sicuro come in altre occasioni. Sull’occasione di Campo fa tremare il “Ceravolo” con un errore non da lui.
ASCOLI 6 Messo in mezzo dal centrocampo campano non riesce ad essere concreto come al suo solito.
TOLEDO 7 Il Catanzaro si accende solo quando lui riesce ad essere pericoloso in velocità. La sensazione è che non sempre sia servito nella maniera migliore.
FERRIGNO 6,5 La Nocerina gli costruisce una barriera intorno che lo rende inoperoso per quasi tutto il primo tempo. Nella ripresa è più incisivo ma è la traversa a fermare un suo splendido colpo di testa.
FALCO 6 Lotta e sgomita in mezzo ad una difesa che si preoccupa molto del centravanti giallorosso.
ALFIERI 6 Cresce alla distanza diventando piano piano il padrone della zona centrale del campo.
MOSCELLI 6 Ci si aspettava sicuramente di più dal piccolo attaccante barese.
MACHADO s.v. Troppo poco in campo per poter essere giudicato.

Autore

Salvatore Ferragina

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