Catanzaro News

Il dolore di una città e la partita di pallone

Scritto da Ivan Pugliese

Lutto al braccio e minuto di raccoglimento. Catanzaro-Juve Stabia si gioca nonostante la morte nella notte di tre fratelli

The show must go on. L’abbiamo sentito dire in centinaia di casi. E tutte le volte si apre il dibattito sterile tra chi pensa che si debba giocare comunque e chi fermerebbe il mondo per qualche ora in segno di rispetto. Le ragioni degli uni sono rispettabili come quelle degli altri. È il dolore ad accomunare tutti.

Stanotte a Catanzaro è successa una tragedia. Un’intera famiglia devastata dalle fiamme che hanno invaso un appartamento nel quartiere Corvo e si sono portate via tre ragazzi di 12, 16 e 22 anni. Mattia, Aldo e Saverio non ci sono più. La sorella Zajra, il fratello Antonello (12 e 16 anni) e i genitori Vitaliano e Rita sono tutti ricoverati negli ospedali di Catanzaro, Catania e Napoli, alcuni in condizioni gravi. Sono in corso le indagini che forse ci daranno una verità ma non ci restituiranno tre figli di questa città, volati via in un attimo a poche ora da Catanzaro-Juve Stabia.

Ci sarà tempo per le riflessioni e per le analisi sulla situazione difficile in cui versano da tanti anni i quartieri Sud della città. Ci sarà tempo per l’ennesima recriminazione sul degrado che ha portato intere zone di Catanzaro a trasformarsi in una polveriera, nell’indifferenza o addirittura con le scelte complici di chi ha guidato la città negli ultimi decenni. Dentro a questa frontiera di disperazione, le storie di famiglie in difficoltà che lottano tutti i giorni per andare avanti, per non restare ai margini, per non essere esclusi.

Il sindaco Nicola Fiorita ha proclamato il lutto cittadino per quella che considera «una tragedia immane che sconvolge la nostra comunità e che ci atterrisce per la sua crudeltà». Vicinanza e cordoglio sono arrivate anche dal Presidente della Regione Occhiuto. Il regolamento del calcio in questi casi parla chiaro. Si gioca. Il Catanzaro ha chiesto e ottenuto di poter scendere in campo col lutto al braccio. Sarà osservato un minuto di silenzio prima del fischio d’inizio, in programma alle 17.30 di oggi al “Ceravolo”.

Vitaliano, il papà dei ragazzi scomparsi, era abbonato al Catanzaro. Era stato tra i beneficiari della bella iniziativa della società giallorossa sugli “abbonamenti solidali”. E la solidarietà verso la città e la comunità catanzarese sta arrivando da più parti, anche dal mondo del calcio e da tifoserie storicamente avversarie. La curva Capraro oggi sarà spoglia. Gli Ultras hanno annunciato che, contro la Juve Stabia, non esporranno gli striscioni e osserveranno la partita in silenzio in segno di lutto.

Il dolore per la famiglia Corasoniti accomuna tutti. Noi sappiamo che il calcio deve andare avanti, ma pensiamo che in questi casi potrebbe fermarsi per dare un segnale forte. Il nostro abbraccio forte a Vitaliano e Rita e ai ragazzi, l’esortazione a tenere duro e a vincere questa battaglia per la vita: la redazione di UsCatanzaro.net è con voi.

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Ivan Pugliese

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