Avversario di turno

Il Modena vola coi gemelli del gol

La squadra di Pioli rincorre il Mantova con l’attacco nuovo di zecca su un impianto collaudato

ROMA – Dopo aver battuto a fatica il Crotone nel turno
infrasettimanale, il Modena attende il Catanzaro per chiudere in bellezza la
settimana dedicata alle calabresi. Gli emiliani, appollaiati al secondo posto
della classifica, tenteranno da domenica di insidiare il Mantova capolista.
Sempre che il Catanzaro non decida di mettersi di traverso.

FIDUCIA IN PIOLI – Archiviata tra grandi tribolazioni la scorsa
stagione (iniziata con la penalizzazione da calcio scommesse), il Modena
è ripartito dalla riconferma di Stefano Pioli, l’ex terzino di
Verona e Juventus sul quale la società ha
puntato molto dopo il brillante esordio in panchina a Salerno. Una scelta di
continuità molto rara nel calcio di oggi, soprattutto dopo
l’ultimo anonimo campionato. La partenza a handicap ha pesato sulla
squadra, tanto quanto le carenze d’organico, in particolare
l’assenza di una prima punta di peso capace di garantire 15-20 gol.

I GEMELLI DEL GOL – Così il presidente Amadei
ha scelto di tenersi Pioli e di investire massicciamente per rinforzare il
reparto offensivo. Sono arrivati Cristian Bucchi e Roberto Colacone,
artefici con i loro 28 gol del grande campionato dell’Ascoli, culminato
con il ripescaggio in serie A. L’anemia dello scorso anno non è
scomparsa di colpo, ma si è trasformata. Nonostante qualche acciacco del
suo partner Bucchi è già a quota sei in
otto partite, più della metà dei gol complessivi del Modena. Il
centravanti romano ha dimostrato di poter sostenere da solo il peso
dell’attacco e di trovarsi a meraviglia anche con gli altri compagni di
reparto: il ghanese Asamoah
e “nonno” Giampaolo, arrivato pure da Ascoli dopo l’ultima
stagione a Pescara. In attesa del rientro di Graffiedi,
fermo ai box per un infortunio.

VIA LA VECCHIA GUARDIA – Il mercato dei giallo-blu è tutto qui.
L’idea del Modena è chiara: impiantare un attacco nuovo di zecca
su un telaio ormai collaudato. Negli altri reparti, solo conferme per gli
uomini più importanti, qualche innesto di seconda fascia (e molti
giovani), lo svecchiamento della rosa. Altri pezzi del Modena di Malesani sono partiti. Non ci sono più Mayer e Ungari in difesa, Music e
Ponzo a centrocampo, Taldo e Fabbrini
in attacco. il reparto arretrato, abbastanza sguarnito, è stato riempito
con un paio di belle speranze (Bolzan e Frey) e con l’ex foggiano Chiecchi,
l’anno scorso a Vittoria. In mediana, la perdita di Music è
l’unica a creare rimpianti, vista la penuria di esterni sinistri. Il
gravoso compito di sostituire il bosniaco, passato al Torino, ricade sul
tedesco Gemiti, arrivato dal Genoa dopo essere stato
lanciato dall’Udinese. Altro acquisto ancora poco utilizzato è
l’ex perugino Fusani, alle prese con una
distorsione al ginocchio.

CARO VECCHIO 4-4-2 – Dopo alcuni esperimenti, sia nella passata stagione
sia in questa, Pioli sembra tornato sul fidato 4-4-2 come schema di base. La
principale spinta propulsiva arriva dalla fascia destra dove agiscono Pivotto in difesa e Campedelli
più avanti. L’ala romagnola continua a essere una pedina
fondamentale per il Modena dopo i sei gol dello scorso campionato. A sinistra,
invece, il terzino titolare è Tamburini, con Gemiti a centrocampo ancora
lontano dal miglior rendimento e spesso sostituito da Giampaolo, molto
più offensivo. Davanti al portiere Frezzolini
la coppia di centrali difensivi è formata  da Centurioni e Perna,
con il vecchio capitano del Siena Argilli (scaricato
senza tanti complimenti dai toscani) a tappare i buchi. In mediana la
qualità di Tisci si unisce alla
quantità di Giampieretti, con Amerini, riscattato dall’Arezzo, primo rincalzo.

INFORTUNI E PANCHINA CORTA – Qualche dubbio sulle prospettive future del Modena
arriva da una rosa non troppo lunga. I rincalzi non sembrano all’altezza
dei titolari, soprattutto in difesa e sulle fasce del centrocampo. I primi
infortuni stagionali hanno ulteriormente ridotto le possibilità di
scelta di Pioli che infatti sta utilizzando spesso lo stesso undici. I
risultati per ora gli danno ragione, ma alla lunga potrebbe essere un fattore
logorante. Contro il Crotone è uscito dopo soli nove minuti Colacone che rientrava da un problema muscolare. La
ricaduta non gli consentirà di giocare contro il Catanzaro. Al suo posto
ballottaggio tra Asamoah e Giampaolo con
l’italiano favorito. Troiano ha subito un infortunio al ginocchio con
interessamento dei legamenti: lo si rivedrà in primavera. Praticamente
ristabilito Centurioni, ma dovrebbe essere confermato Argilli
accanto a Perna.

BRAGLIA TABÙ PER IL CATANZARO –
L’occasione per il Modena di
fare un altro passo in avanti in classifica è molto ghiotta. Il
Catanzaro di questi tempi è poca cosa. I giallo-rossi non hanno mai
vinto a Modena dove hanno ottenuto solo sei pareggi in quindici precedenti,
tutti di serie B. L’anno scorso, in una situazione tecnico-emotiva simile
a quella attuale, la fantasia di Tisci e Graffiedi fece la differenza. Le quattro sfide precedenti
coincidono invece con le quattro stagioni più belle della storia
giallo-rossa tra i cadetti: 1-0 (Spelta)
nell’anno della prima promozione con Seghedoni;
1-0 (autorete di Braca) nel 1976 prima del ritorno in A con Di Marzio; 2-2 (Bonafè, Bellinazzi, Rossi,
Palanca) all’inizio della stagione dell’ultima promozione con Sereni;
0-0 nel 1988, l’anno dello splendido campionato con Guerini.
Il sigillo di Palanca nel 1977 è anche l’ultimo gol giallo-rosso
al “Braglia”. Il Catanzaro non ha mai
vinto a Modena, ma non si è mai giocato nel mese d’ottobre. Non ci
resta che aspettare e sperare, cara vecchia cabala.

PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2): Frezzolini; Pivotto, Argilli, Perna, Tamburini; Campedelli, Tisci, Giampieretti, Gemiti; Bucchi,
Giampaolo. All.: Pioli.

Ivan Pugliese

ivan@uscatanzaro.net  

Autore

Redazione

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