Catanzaro News La Striscia

Il Padova regge. Ma il Catanzaro c’è

Scritto da Redazione

La difesa di Oddo resiste agli attacchi di Vivarini. Domenica all’Euganeo si decide tutto. Pronti a partire quasi 2000 tifosi

Regge il muro del Padova eretto a difesa della propria porta. Respinge le offensive del Catanzaro, che ci prova in tutti i modi ma non riesce a trovare quel gol che gli avrebbe regalato un minimo vantaggio in vista della gara ritorno. Finisce 0-0 il primo round delle semifinali playoff fra Catanzaro e Padova, valide per giocarsi l’accesso alla finale per la serie B contro Palermo o Feralpi Salò.

Catanzaro si ferma

È un mercoledì lavorativo, ma dalle 15 in poi Catanzaro inizia a trasformarsi. I dipendenti pubblici chiedono un permesso, le serrande dei negozi recitano oggi chiuso per partita. È l’atmosfera in città che accompagna il Catanzaro in questa giornata quasi estiva. Il piazzale dello stadio inizia a riempirsi quattro ore prima della sfida che inizierà alle 19. Arrivano tifosi giallorossi da tutta la provincia. Sistemata l’auto, dopo il consueto giro per trovare il parcheggio, l’attesa è per l’apertura dei cancelli.

Uno stadio giallorosso

Da Padova arrivano solo 56 tifosi. Oltre allo spettacolo della curva e di tutto lo stadio, che ribolle di una passione classica del Sud, la Calabria regala loro una giornata di mare splendido, di sole caldo e di cielo azzurro. Man mano che lo stadio inizia a riempirsi, la mente torna indietro agli anni della serie A, quando cercare un posto libero dentro lo stadio era come cercare un ago in un pagliaio. Impressionante il muro della “Capraro”, così come il colpo d’occhio delle tribune e distinti stracolme in ogni ordine di posto. Sono oltre dodicimila (ma forse anche di più) alla fine i presenti.

Chiricò out

Vivarini conferma in blocco la formazione che ha battuto il Monopoli con il rientrante Scognamillo che rileva Gatti. Oddo propone un modulo quasi a specchio. Dovrà rinunciare dall’inizio, all’ultimo momento e a sorpresa, a Chiricò per un indolenzimento muscolare. L’attaccante subentrerà comunque nella ripresa. L’ex terzino della Nazionale ritrova anche capitan Ronaldo, quel regista che in giallorosso giocò sei mesi usando Catanzaro come rampa di lancia verso una carriera brillante.

Il Catanzaro fa la partita

Le fasi di studio durano all’incirca dieci minuti. Dopo un corner dei biancoscudati e una facile parata di Branduani su tiro di Kirwan, il Catanzaro rompe gli indugi e gli equilibri. Pelagatti si fa ammonire per un fallo su Biasci e poi uscirà per infortunio. Oddo manda in campo il difensore Gasbarro ma l’indirizzo della partita è segnato. Il Catanzaro domina il Padova in ogni zona del campo. Riconquista palla, riparte e gioca con personalità e intensità senza alcun timore reverenziale. Macina gioco e crea azioni con una varietà di soluzioni davvero degna di una grande squadra. Gli attacchi arrivano dalle corsie, dove operano Sounas e Bayeye a destra, Biasci e Vandeputte a sinistra. Il Catanzaro attacca anche per vie centrali con gli inserimenti di capitan Martinelli e di Scognamillo che spesso si propongono come centrocampisti aggiunti.

Poche occasioni da gol

Dalle fasce le percussioni sono costanti, le occasioni da gol vere poche. Gli avanti giallorossi riempiono l’area di rigore ma non trovano quasi mai la conclusione a rete. Le situazioni per far goal i giallorossi le creano. Prima Iemmello si vede fermare sul più bello da Gasbarro. La stessa cosa accade a Biasci chiuso alla disperata da Aieti. Poi è ancora il centravanti che, imbeccato in verticale, calcia violentemente sul primo palo ma sfiora soltanto il montante sinistro di Donnarumma che poco avrebbe potuto fare.

Benvenuto VAR

Al 29′ per la prima volta c’è l’ebbrezza dell’intervento del Var in serie C. La punizione di Ronaldo, calciata nell’area catanzarese, è respinta dai difensori giallorossi. Della Latta la rimette nel mezzo, Valentini conclude e realizza la rete del vantaggio, ma il collaboratore di linea e l’arbitro immediatamente annullano. Due minuti di fiato sospeso, poi arriva la conferma del VAR. Scampato il pericolo il Catanzaro riprende ad attaccare a testa bassa. Batte angoli da entrambi i lati e su uno proveniente dalla destra è ancora il subentrato Gasbarro a salvare Donnarumma, immolandosi sulla conclusione di Fazio. Termina il primo tempo a rete inviolate fra gli applausi dei presenti. L’unico rammarico è la solita gestione strana dei cartellini. Non sono puniti due falli duri di Ajeti che potrà martellare a suo piacimento sino al 90′ quando prenderà finalmente l’ammonizione per un fallo su Verna. Al contrario i calciatori catanzaresi ammoniti (Vandeputte, Scognamillo, Iemmello) lo saranno per falli veniali e non violenti.

Il Catanzaro insiste

La ripresa inizia con un Catanzaro sempre più arrembante. Iemmello ci riprova ma è fermato sempre sul più bello. Vandeputte con un tiro non irresistibile trova la deviazione del solito muro patavino che per poco non inganna Donnarumma. Al minuto 53′ c’è l’unica vera occasione del Padova. Un lancio lungo di Gasbarro dalla tre quarti scavalca tutta la difesa giallorossa. Santini ci arriva al volo e dal fondo colpisce forte di destro. Branduani neutralizza una rete che che avrebbe avuto il sapore della beffa. Scampato il pericolo il Catanzaro riparte per un monologo fino all’80’. Donnarumma imita il fratello famoso distendendosi in tuffo e deviando con i polpastrelli la conclusione di Vandeputte indirizzata all’angolino destro. Poi una percussione della destra di Bayeye che duetta con Sounes e Cinelli. Il regista calcia a colpo sicuro di piatto all’angolino basso ma trova la gamba di Hraiech che salva miracolosamente.

Forze fresche

Dopo un’ora di gioca arrivano i primi cambi. Entra Carlini per Cinelli per un Catanzaro ancor di più a trazione anteriore. Anche Oddo immette forze fresche perché la sua squadra non riesce a uscire. Biasci con una conclusione a giro impensierisce ancora la retroguardia veneta. Vivarini si gioca le carte Vazquez e Bombagi al posto di Sounas e Biasci. L’ultima grande occasione i giallorossi l’avranno con Iemmello. Il centravanti non impatta bene sul pallone che gli rimane sotto, dopo l’ennesima incursione di uno straripante Bayeye che ha messo alle corde l’australiano Kirwan. Nei minuti finali entreranno Cianci e De Santis per gli ammoniti Iemmello e Scognamillo. Accade poco. Il Catanzaro ha dato tutto e vuole evitare la classica beffa che può arrivare in partite come queste dopo aver dominato per tre quarti della gara.

Tutto in 90 minuti

Dopo tre minuti di recupero Tremolada di Monza fischia la fine. Tutto rinviato al match di ritorno domenica all’Euganeo. Chi vince, va in finale. Con qualsiasi pareggio si giocheranno supplementari e rigori. Il Catanzaro visto in campo contro il Padova può tranquillamente giocarsela. Ha dimostrato di non essere inferiore, di avere un’identità di gioco e una personalità indispensabile per queste partite da dentro o fuori.

Tutti a Padova

Domenica alle 19 tutta la città di Catanzaro e i tanti tifosi giallorossi residenti al Nord accompagneranno la squadra di Vivarini per cercare quell’impresa che questo pubblico meriterebbe. Stamattina, in meno di un’ora, sono stati bruciati i 1000 tagliandi del settore ospiti riservati dal Padova. La società ha chiesto e ottenuto un’ulteriore scorta di 500 biglietti per lo stesso settore di Curva Nord. Tante persone hanno acquistato anche biglietti di Tribuna. Catanzaro avrà tra i 1500 e i 2000 sostenitori a spingerlo verso la finale. Sarà difficile perché il Padova è più forte. Ma da ieri fa meno paura.

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

3 Commenti

  • “Sarà difficile perché il Padova è più forte. Ma da ieri fa meno paura”. Non condivido la conclusione dell’articolo. Aveste visto il Padova in casa con la Juventus u.23 probabilmente si sarebbe scritto altro. Ogni azione in profondità della Juve poteva essere un gol. È una squadra con tanta esperienza ma stanca e oltretutto per ammissione dello stesso Oddo ha problemi seri nel costruire e fare gol. Forza Catanzaro !!! Noi ci crediamo 💛❤️

Scrivi un commento