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Inferno Nocerina, le laziali volano

Scritto da Redazione
Poker esterno della Paganese nel derby. Bene Latina, Frosinone, Gubbio e Perugia. Catanzaro, Barletta e Carrarese ancora KO

Ottava giornata di Lega Pro e oramai – possiamo dire – solito copione. La capolista Latina vince ancora. A farne le spese questa volta l’Andria BAT. Pugliesi che tengono fino a un quarto d’ora dalla fine. Ospiti orfani di capitan Milani. Al suo posto mister Pecchia schiera il maltese Agius. A completare la linea difensiva davanti a Bondi, De Giosa e Cottafava con Giacomini sulla sinistra. Solito centrocampo a tre con Cejas in compagnia di Burrai e Gerbo dietro l’ormai rodato tridente Tortolano-Barraco-Kola.

Il Latina parte come al solito col piede sull’acceleratore. Al 6′ Tortolano scambia con Kola e spara centrale sul portiere Rossi. L’Andria stenta a trovare occasioni, ma ci prova al 10′ con un diagonale di D’Errico che mette i brividi al portiere Pontino. Il buon momento degli Andriesi dura solamente dieci minuti. Fra gli spunti biancoazzurri, l’ultimo è il più pericoloso. Al 20′ infatti, lancio lungo dalla difesa che becca Maccan solitario davanti a Bindi, l’attaccante di casa prova a piazzarla con il sinistro ma manca completamente il bersaglio. Il Latina si scuote la paura e, alla mezzora, su un cross di Angius, Burrai di testa manca di poco il bersaglio. Nel finale di tempo è Kola a sfiorare il vantaggio, ma la palla termina qualche centrimetro fuori.

Nella ripresa mister Pecchia prova a scuotere il Latina cambiando modulo e fa entrare il brasiliano Sacilotto. È ancora l’Andria però a rendersi pericolosa dalle parti di Bindi con il solito D’Errico. La gara cala pian piano di ritmo, e Pecchia, con l’inserimento di Angelilli, torna dello schema a tre punte. E’ il minuto 67. Passano appena 8 minuti, e Agius entra in area di rigore, ruba il tempo a Comini e viene steso. Calcio di rigore. Dagli 11 metri il solito Barraco spiazza Rossi. Gol e 3 punti per i neroazzurri, che restano così al comando della classifica a quota 16 con i corregionali del Frosinone.

Frosinone (prossimo avversario del Catanzaro al Ceravolo), che si impone per 3-1 sul giovane Barletta nell’anticipo di questa giornata. Partono subito bene i canarini, che al 7′ sono pericolosi su un corner battuto da Ganci, Gucher al volo di destro con palla di poco al lato. Passano solo 4 minuti e il Frosinone va in vantaggio. Santoruvo lancia Ganci che, appena entrato in area di rigore, lascia partire un forte destro che batte l’incolpevole Pane. 1-0. Occasioni a sprazzi per il Barletta prima (Ferreira con Zappino che si distende in angolo), e per il Frosinone poi (uscita a vuoto di Pane, che però chiude bene sulla conclusione di Aurelio).

Nella ripresa, il Barletta è agguerrito e trova il pari al 48’ con l’ex di turno La Mantia che insacca sugli sviluppi di un corner battuto da Ferreira. Al 54′ ancora Barletta pericoloso, ancora Ferreira con un tiro da fuori e palla che sfiora il palo della porta difesa da Zappino. Al 66′ doppio giallo per il Barlettano Mazzarani, e ospiti in 10. Ad un quarto d’ora dalla fine, perfetto crosso di Aurelio dalla destra e ottimo stacco di Santoruvo che batte Pane e sigla il nuovo vantaggio canarino. All’82 infine, entra in campo Cesaretti per i padroni di casa e viene subito steso in area da Romeo. Rigore trasformato da Ganci per il definitivo 3-1. Frosinone dunque a 16, e Barletta sempre più distante da resto del gruppo fermo a 3.

A 3 punti anche la Carrarese, che dopo la prima vittoria nel precedente turno ai danni del Prato, si arrende facilmente al Perugia nel posticipo della domenica. Al Curi dura appena 8 minuti la resistenza toscana. Sugli sviluppi di un corner, infatti, Rantier insacca per i grifoni. 1-0. Al minuto 39 raddoppio per i biancorossi, con un gran destro di Ciofani dal limite dell’area di rigore. Chiude i conti il solito Politano, che palla al piede parte dalla propria metà campo, e conclude l’azione con un tiro dal limite dell’area che si insacca alle spalle del portiere ospite. 3-0 il risultato finale e Perugia che sale a 13 in compagnia di Viareggio ed Avellino.

Non si fanno del male infatti le due squadre nello scontro diretto, e la gara termina con il punteggio di 1-1. Vantaggio ospite con un rigore di Biancolino al 16′, pareggio dei bianconeri con Maltese al 47′. Un punto sopra a questo trio il Gubbio, corsaro a Prato grazie a un gol di Radi al 34′. Resta a 9 quindi la squadra toscana. Non trova pace la Nocerina, che sprofonda nel sentitissimo derby contro la Paganese. Gli ospiti, in vantaggio con Girardi (6′), dilagano con Calvarese e Scarpa (20′ e 63′). Molossi che accennano ad una timida reazione e vanno in rete al minuto 77 con Negro (subentrato all’impalbabile Corapi ad inizio ripresa). Ma è tardi, e gli azzurrostellati calano il poker ancora con Scarpa a otto minuti dalla fine. Da segnalare, l’errore dal dischetto di Merino (Nocerina) alla mezzora del primo tempo sul punteggio di 2-0. Rossoneri fermi a 10, superati dalla Paganese che sale a 12 punti in classifica.

Poker anche del Pisa ai danni del Catanzaro, alla terza sconfitta consecutiva (quarta in gare ufficiali). Primo tempo sotto una pioggia battente con poche emozioni. Tutto accade nella ripresa: Catanzaro avanti con un’autorete di Mingazzini (direttamente su corner di Quadri), ma urlo in gola per 400 tifosi giallorossi giunti all’Arena-Garibaldi. Un minuto dopo (56′) Favasuli trasforma il penalty assegnato dall’arbitro Cifelli per il fallo di mano di Sirignano, che nell’occasione viene anche espulso. Ma la beffa non basta, passa un altro minuto e Buscè porta i neroazzurri in vantaggio. Il Catanzaro sparisce dal campo: ancora Favasuli all’84′ e Perez tre minuti dopo liquidano la praticai conti. chiudono i conti. 4-1 il punteggio finale col Pisa che sale a 15 e mantiene il secondo posto, e il Catanzaro fermo a 5 sempre distante dalla zona tranquilla.

Nell’altro derby campano di giornata fra Sorrento e Benevento, succede tutto in 2 minuti. Rossoneri in vantaggio con Cesarini al 12′ e pareggio ospite con Altinier al 14′. Sorrento a 6 punti e Benevento a 10.

Vito Tortorella

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