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L’Avellino ferma la corsa del Catanzaro

Scritto da Ivan Pugliese

Iemmello sbaglia il rigore della vittoria al 95′. I giallorossi si fanno rimontare due gol di vantaggio. Domenica il derby col Crotone

Non c’è posto per i cuori deboli in questa domenica pomeriggio al “Partenio” nel big match fra Avellino e Catanzaro, valido per l’undicesima giornata di campionato. I giallorossi la vincono, la pareggiano, rischiano di perderla, poi di rivincerla. Alla fine è un pareggio che consente al Catanzaro di mantenere un punto di vantaggio prima dello scontro diretto con il Crotone di domenica prossima al “Ceravolo”.

Due nobili decadute

È una sfida dal sapore antico, quella tra Catanzaro e Avellino, che dà lustro al terzo campionato professionistico. Due squadre dalla storia importante che hanno disputato in tutto 17 campionati in serie A. Le rigide norme sulla sicurezza negli stadi limitano la capienza del “Partenio” a 6.723 spettatori. Lo stadio registra il sold-out, con oltre cinquecento catanzaresi che affollano il settore ospiti e lo colorano di giallorosso. Le due tifoserie si rispettano e incitano le loro squadre per tutta la partita. Uno striscione della curva avellinese ricorda i tre ragazzi che hanno perso la vita nell’incendio di sabato scorso a Catanzaro. Tutto lo stadio si unisce in un caloroso applauso. Il settore ospiti ringrazia con un coro di ringraziamento per Avellino.

Partenza a razzo

Vivarini non pensa alla prossima sfida e manda in campo la solita formazione delle ultime partite. I diffidati Brighenti e Biasci sono regolarmente in campo, così come Ghion e Vandeputte che alla vigilia erano in dubbio. Per affermare la propria forza, al Catanzaro bastano pochissimi minuti. Con la consueta personalità la squadra giallorossa entra in campo e annichilisce letteralmente l’Avellino, caricato a mille dall’ambiente. Subito un palo di Biasci, assistito genialmente da Sounas. Poi il vantaggio del greco grazie un tiro dal limite dell’area e il raddoppio di Biasci dopo due miracoli di Pane ancora su Sounas. È tutto quello che accade nei primi otto minuti di gara.

La partita sembra in ghiaccio

Il resto del primo tempo è un incubo per i tifosi avellinesi e per lo stesso Rastelli. Il Catanzaro gioca davvero alla grande. Ogni duello in campo è vinto dai calciatori giallorossi che in fase di possesso e di non possesso dominano gli avversari. Ogni volta che i ragazzi di Vivarini superano la trequarti, con giocate a palla a terra, il pubblico presente e la panchina avellinese tremano. Verna, Sounas, Tentardini e Iemmello per due volte arrivano davanti a Pane, salvato dall’imprecisione degli attaccanti catanzaresi i quali calciano verso la porta con scarsa convinzione o sono poco lucidi nell’ultimo passaggio.

Troppi errori

Il primo tempo termina 2-0 con l’Avellino che solo una volta tira in porta, al 32′, con Murano dopo un lancio lungo di Franco. Il destro dell’attaccante è neutralizzato in angolo da Fulignati. Quando le squadre vanno al riposo l’Avellino tira un sospiro di sollievo per essere rimasto miracolosamente in partita. I tifosi catanzaresi hanno il grande rammarico per aver ammirato una grande squadra che però spreca davvero ghiotte occasioni. La regola che nel calcio le partite bisogna chiuderle si conferma a inizio ripresa. Rastelli cambia modulo e passa con una difesa a tre. Infoltisce il centrocampo e, oltre a Gambale entrato nel primo tempo al posto dell’infortunato Murano, entrano Moretti e Matera.

La svolta

L’Avellino spera in una svolta. Il primo campanello d’allarme per la porta di Fulignati arriva al 9′ della ripresa con un colpo di testa di Moretti che termina di poco a lato. Il “Partenio” spinge i propri beniamini e il Catanzaro inspiegabilmente si siede, non riesce a uscire palla al piede e aspetta gli attacchi avversari. Le seconde palle che prima erano tutte appannaggio dei giallorossi adesso sono degli uomini di Rastelli. Sounas, Ghion e Vandeputte spariscono dalla contesa e anche il motorino Verna da solo non riesce a tappare i buchi che si creano in mezzo al campo, che consentono agli avellinesi di spingere. Gli attacchi avellinesi arrivano in particolare dalla fascia sinistra. Lì a difendere ci sono l’ammonito Martinelli (fallo veniale nel primo tempo) e l’affaticato Sounas che aveva svolto con grande dispendio d’energie la doppia fase insieme a Vandeputte. Da considerare qualche difficoltà emersa sui palloni alti, ben calciati a tagliare nell’area di rigore da Russo e Tito. In più Brighenti sembra frenato dalla diffida, mentre Biasci e Iemmello, messi a difesa del primo palo sui calci piazzati, non hanno la fisicità per contrastare il gioco aereo.

Furore Avellino

Il gol dell’Avellino è nell’aria. A trovarlo è Gambale, proprio da palla inattiva, causata da un fallo dello stanco Vandeputte. Il centravanti raccoglie di testa una bella punizione calciata da Russo, arrivata dal lato debole del Catanzaro. Siamo al 15′ e adesso l’Avellino ci crede. Vivarini effettua i primi cambi togliendo Ghion, Tentardini e Biasci in luogo di Pontisso, Katseris e Cianci. Il Catanzaro ha pochi minuti per ritrovare il filo della partita. L’inerzia della sfida adesso è tutta a vantaggio dell’Avellino che crede nell’impresa. Due volte i lupi creano grattacapi al Catanzaro, prima di raggiungere l’insperato ma meritato pari con l’ex di turno. I giallorossi perdono l’ennesima palla in uscita e generano un fallo laterale per gli irpini. Sounas, stremato, non chiude su Tito, libero di mettere al centro indisturbato un pallone che Brighenti spizzica per Kanoute. L’ex giallorosso brucia Vandeputte e fulmina Fulignati con un piattone da due passi. È inspiegabile comunque che a marcare lo sgusciante Kanoute sia stato lasciato Vandeputte, rientrato a sinistra dopo l’ingresso di Katseris.

Iemmello sbaglia il rigore della vittoria

È 2 a 2, il “Partenio” esplode. A otto minuti dalla fine Vivarini toglie dal campo gli ormai stremati Vandeputte e Sounas per Curcio e Welbeck. Gli ingressi di forze fresche consentono al Catanzaro, con un centrocampo rigenerato, di controllare meglio la partita, sfruttando anche i lanci lunghi per l’ariete Cianci. A un minuto dal termine l’Avellino, sempre dalla solita fascia, riesce a perforare con Russo che semina Katseris, ma Garetto, più o meno dalla stessa posizione di Kanoute, non riesce a ribadire in rete. Nei quattro minuti di recupero il Catanzaro ha l’occasione per vincere. Ilanes con una gomitata stende Cianci su un cross innocuo di Iemmello già finito nelle mani del portiere. È lo stesso Iemmello che si presenta sul dischetto ma calcia malamente. Pane diventa l’eroe della partita. Iemmello sbaglia il secondo rigore dei quattro battuti a Catanzaro.

Imparare la lezione del “Partenio”

L’avvincente ed emozionante match si conclude. Un tempo a testa ed un pareggio giusto per l’andamento della partita. Il Catanzaro, fermo restando i meriti dell’Avellino di non arrendersi, deve recriminare sui suoi errori. Quando la supremazia è lampante è necessario chiudere le partite senza dare spazio agli avversari di credere nella rimonta. I giallorossi hanno un ritmo altissimo e tenere 90 minuti non è facile per nessuno. Per questo bisogna avere la capacità di centellinare le forze, lasciare spazio ogni tanto anche alla quantità oltre alla qualità. Il rigore fallito al 95′ ci può stare. Succede. Da un top player della categoria ci si aspetta sempre qualcosa di più. Pesano forse di più le occasioni fallite del primo tempo, due volte davanti al portiere, o qualche ultimo passaggio sbagliato. Servono convinzione e cattiveria agonistica. Ora ci aspetta il doppio impegno settimanale al “Ceravolo”. L’antipasto sarà la sfida di Coppa Italia con il Potenza, mercoledì alle 19:30. Poi il derby col Crotone, distanziato di un solo punto. Il Catanzaro dovrà recuperare un po’ di forze e giocare, come sempre, consapevole della propria forza e con la voglia di riscatto per la beffa di Avellino.

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Ivan Pugliese

13 Commenti

  • Pure i cornuti degli arbitri fermano la corsa, ieri un rigore regalato ai cutornisi, un gol validissimo del Picerno, mah..c’è davvero la malafede.

    • Esatto albatros. Rigore assolutamente inesistente. Il problema è che quella merda di chiricò li sa tirare, al contrario di qualcun’altro. Purtroppo Kargbo è un treno sulla fascia e se dio non voglia ci viene una paralisi come quella del secondo tempo di Avellino (con Vivarini che osserva compiaciuto), è meglio pregare che finisca pari.

  • Amici tifosi, amico aska, ammesso che chiricò lo sappia battere ,ieri lo ha tirato quell altra merdaccia di gomez. Sul fatto che loro di riffa o di raffa il golletto lo facciano sempre, è risaputo il loro metodo mafiosetto cutronise.
    Dopodiché volevo dire due cose: primo, a palla in movimento quando gli avversari cercano di avvicinarvi alla nostra area di rigore noi siamo fortissimi,pressoché imbattibili.
    A palla ferma ferma invece, intendo punizioni calci d’angolo e quindi da fermo abbiamo qualche problemino checchè ne dica il mister, Dopodiché siamo una grandissima squadra, in un girone quest’anno mediocre/scarso e per questo motivo ancor più difficile, perché oltre a noi che vinciamo sempre ci sono anche i lordoni di kr e il pescara, poi c’è il nulla in tutti i sensi.
    Però noi dimostreremo negli scontri diretti che siamo superiori
    Forza aquile.

    • Dall’anno scorso dico che siamo troppo deboli sui tiri piazzati degli avversari. Al contrario noi realizziamo raramente su calci d’angolo e punizioni. Che io ricordi, correggetemi se sbaglio, solo un gol di Curcio di testa su tiro d’angolo. L’anno scorso in molte partite con 13-14 calci d’angolo zero gol segnati, il contrario le squadre avversarie contro di noi. Purtroppo nessuno è perfetto e Vivarini non sa impostare difesa e attacco sui calci da fermo.

  • Ma perché Cuomo del Crotone espulso domenica non è stato squalificato??
    La nostra società potrebbe segnalarlo al giudice sportivo (giudice per modo
    di dire !!!) ????

  • La nostra società dorme sonni tranquilli. Mai una voce fuori dal coro, mai una giusta rimostranza contro questi arbitri di merda. Quelle merde mafiose di Crotone che tutto il mondo conosce per il traffico di cocaina, eroina, armi etc, si permettono anche dii fare commenti nonostante gli aiuti evidenti che ricevono ogni domenica. E noi stiamo a guardare e ci mangiamo i rigori al 93esimo.

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