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La dedica speciale di Carlini per il gol vittoria

Il “Conte Max” ha usato parole commoventi verso il padre scomparso 12 anni fa

Un grande uomo, prima di essere un giocatore dalle doti tecniche indiscusse.

Siamo al 72’ di Catanzaro-Foggia. Il punteggio è fermo sull’1-1 per effetto dei gol nel primo di Evacuo per i giallorossi e Curcio su rigore per i rossoneri. Mister Calabro, tra il primo ed il secondo tempo, ha tolto Verna e Di Piazza per far entrare Carlini e Curiale. Modulo più offensivo per un Catanzaro che vuole vincere ma i satanelli tengono bene il campo.

Poi al 72’26”, usando le parole del telecronista di Eleven Sports, Matteo Pirritano: “Fazio, con le mani per battere questa rimessa laterale, su Casoli, lo scambio fra i due. Il cross, all’interno dell’area di rigore, bellissimo di Fazio… Carlini al volooo! Carlini al volooooo! Catanzaro 2, Foggia 1, il gol bellissimo del Conte Max”.

Nel giorno del ricordo del “Sindaco” Fabrizio Ferrigno, l’ha decisa il “Conte” da una mattonella di campo che quel numero 8 avrebbe occupato su un traversone del genere proveniente dalla destra.

Non è un gol come tutti gli altri, anche per lo stesso Carlini che ha voluto celebrarlo, condividendo il video della rete sul proprio account Instagram e commentandolo con queste parole: “Non sono un tipo scaramantico, a certe cose difficilmente ci credo ma quello che è successo ieri ha veramente dell’incredibile …. esattamente 12 anni fa il 17 ottobre venne a mancare il mio papino …. da quel giorno quel 17 ha sempre rappresentato un numero per me non bellissimo. Ieri se guardate il video al minuto 72.35 esatti la palla supera la linea di porta (se sommate i numeri vedrete che farà esattamente 17) il video continua per altri 20 secondi e si interrompe al minuto 72.53 (se sommate fa ancora una volta 17) INCREDIBILE VERO?

Da lassù sei sempre con me nel mio cuore vivrai per sempre ……

E in tuo nipote Massimo Carlini che porta il tuo nome e cognome una parte di te continuerà a camminare con noi”.

Parole profonde quelle usate dal “Conte Max” che non possono non commuovere.

Autore

Ferdinando Capicotto

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